1. FERMI TUTTI! LA VEDOVA DI BRUNO MARTINO, IL CELEBRE AUTORE Di “E LA CHIAMANO ESTATE”, SI PRESENTA AL TRIBUNALE DI ROMA PER BLOCCARE L’USCITA NELLE SALE (PREVISTA PER IL 22 NOVEMBRE) DI “E LA CHIAMANO ESTATE” DI PAOLO FRANCHI CON ISABELLA FERRARI PER “LE SUE SCENE A CARATTERE PORNOGRAFICO E LA SUA TRAMA SCABROSA CHE, SINCRONIZZATE ALLE MUSICHE DEL MAESTRO BRUNO MARTINO, LEDEREBBERO GRAVEMENTE IL PATRIMONIO MORALE, CULTURALE E ARTISTICO DEL MAESTRO” 2. SORPRESA! ‘’L'OSSERVATORE ROMANO’’ CRITICA IL FILM ("CASO DA MANUALE DI PSICANALISI SU UNA PERVERSIONE”) MA DIFENDE LA FERRARI: NON MERITAVA LE VIOLENTE ESPRESSIONI DI DISSENSO DI CUI È STATA VITTIMA AL MOMENTO DELLA PREMIAZIONE
IL TRAILER DI "E LA CHIAMANO ESTATE" DI PAOLO FRANCHI CON ISABELLA FERRARI
VIDEO: http://bit.ly/10neVUg
BRUNO MARTINO LIVE - "E LA CHIAMANO ESTATE"
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BRUNO MARTINO - "E LA CHIAMANO ESTATE" - VERSIONE DEL DISCO
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1. RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La Sig.ra Fiorelisa Calcagno Martino, vedova del Maestro Bruno Martino, autore e compositore dei celebri brani musicali "Estate" e "E la chiamano Estate", per il tramite del suo Avvocato Prof. Pieremilio Sammarco, ha depositato in data 19 novembre 2012 presso il Tribunale di Roma un ricorso cautelare d'urgenza ex art. 700 c.p.c. diretto ad inibire la proiezione e distribuzione nelle sale del film "E la chiamano Estate" del regista Paolo Franchi con l'interpretazione dell'attrice Isabella Ferrari, recentemente presentato al Festival del Cinema di Roma tra mille polemiche per le sue scene a carattere pornografico e la sua trama scabrosa che, sincronizzate alle musiche del Maestro Bruno Martino, lederebbero gravemente il patrimonio morale, culturale e artistico del Maestro Bruno Martino. La decisione è attesa nei prossimi giorni.
2. ISABELLA FERRARI, ANCORA FISCHI PER IL SESSO HARD, MA LA CHIESA LA DIFENDE
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"Caso da manuale di psicanalisi su una perversione, è un film poco riuscito come tanti altri, che dunque non meritava i premi vinti, ma nemmeno i fischi da stadio ricevuti da un pubblico forse imbarazzato dalla rappresentazione esplicita dell'argomento sessuale, che però non diventa mai celebrazione, ma rimane sempre entro i confini della descrizione di un malessere". E' severo, ma non senza appello il giudizio dell'Osservatore Romano su "E la chiamano estate" di Paolo Franchi, premiato dalla giuria per la miglior regia, di Paolo Franchi, e la migliore interpretazione femminile, di Isabella Ferrari.
Per il giornale vaticano, e quindi per i vescovi, la Ferrari non meritava quindi le violente espressioni di dissenso di cui è stata vittima al momento della premiazione, con una bordata di fischi che coprivano i pochi applausi, al momento della consegna del premio per il film più criticato del Festival.
"La settima edizione del Festival internazionale del film di Roma ha deluso pubblico e critica" scrive ancora l'Osservatore Romano sottolineando che sarebbe stato meglio modificare la formula trasformando l'appuntamento romano in una semplice "vetrina", in quanto "la premiazione ha reso persino più marcato lo scarto tra l'idea iniziale e le attese. Da subito - spiega Gaetano Vallini, che firma il commento - era parso evidente che proprio la sezione dei film in concorso fosse l'anello più debole. Le proiezioni non hanno fatto altro che confermarlo".
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