VIA I CAPEZZOLI! “AMERICAN APPAREL” SI CONVERTE E CANCELLA CAPEZZOLI E PELO PUBICO DALLE FOTO DELLE SUE MODELLE ADOLESCENTI (STAVOLTA SI INCAZZANO LE FEMMINISTE)
Alexandra Klausner per “Daily Mail”
“American Apparel” sta cercando di ripulirsi la reputazione. La catena di abbigliamento è spesso censurata o criticata per mostrare modelle minorenni troppo sexy o per mettere in pelo pubico in bella vista. Nel tentativo di prendere le distanze dall’ex CEO Dov Charney e dalle sue famigerate pubblicità, questa settimana l’azienda ha cominciato a photoshoppare i capezzoli e peli di alcune sue modelle, facendole sembrare manichini di plastica.
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La nuova CEO Paula Schneider sta cercando di rendere il marchio “rilevante per gli adolescenti, ma senza scadere nel pornografico”. Molti accoglieranno bene la decisione, ma le femministe continuano a difendere l’esposizione dei capezzoli, altrimenti si ritrae un mondo di manichini.
Michelle Lytle, co-fondatrice di “Ta Ta Top”, il bikini con i capezzoli disegnati, crede che censurare il corpo delle donne le renda uguali a bambole e le depotenzi e le induca a vergognarsi delle zone intime: «E’ ridicolo pensare che rimuovere i capezzoli dalle foto sia il miglior modo per distanziarsi dalle discutibili campagne pubblicitarie. E’ un passo nella direzione sbagliata che contribuisce alla sessualizzazione”.
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