CHE VITA A-GRAMA PER I VERTICI MEDIASET - IL PM CHIEDE AL TRIBUNALE UNA CONDANNA DI OLTRE TRE ANNI A TESTA PER PIER SILVIO E CONFALONIERI - L'ACCUSA E' FRODE FISCALE AGGRAVATA NEL CASO MEDIATRADE, CHE COINVOLGE IL SOCIO OCCULTO DI BERLUSCONI FRANK AGRAMA


Francesca Brunati per "Ansa"

Sarebbero stati a conoscenza del sistema dei diritti tv e pur avendo mostrato la "volontà di rimanerne fuori" non avrebbero "impedito" e si sarebbero "adeguati all'andazzo". Per questo il pm di Milano Fabio De Pasquale ha chiesto al Tribunale di condannare a 3 anni e 2 mesi e 3 anni e 4 mesi di carcere Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri, accusati di frode fiscale aggravata dalla transnazionalità per oltre 8 milioni nel processo sul caso Mediatrade.

Il pm, oltre alle condanne che vanno dai 2 ai 5 anni di reclusione per tutti i 10 imputati, ha chiesto la confisca di 133.890.968 di dollari, denaro ritenuto frutto dei proventi illeciti della compravendita a prezzi 'gonfiati' dei diritti televisivi e bloccato nella filiale di Ubs a Lugano su conti di società riconducibili a Frank Agrama. Per il produttore statunitense, considerato il "socio occulto" di Silvio Berlusconi ("si conoscono dal '76"), la richiesta è stata 3 anni e 8 mesi di carcere.

Durante la sua requisitoria De Pasquale, che rappresenta l'accusa assieme al collega Sergio Spadaro, ha ancora una volta evocato il leader di Forza Italia, condannato definitivamente nel procedimento parallelo sul caso Mediaset (sta scontando un anno in affidamento in prova ai servizi sociali) e prosciolto in udienza preliminare in quello che si sta celebrando ora a Milano. "Non può essere considerato sparito diventando innominabile - ha osservato -. In questa vicenda processuale non c'è ma comunque permane una influenza delle direttive di massima che ha dato all'inizio di questa vicenda. Vicenda che ha una storia lunghissima".

E a proposito del figlio ha aggiunto che "il suo nome, incarna questa situazione" e cioè il fatto che sul caso pesa "l'eredità del padre che ha dato le direttive". Per il pubblico ministero, poi, sebbene dal 2001 al 2006 Silvio Berlusconi fosse impegnato al Governo, e meno "operativo day by day" nella gestione del suo gruppo, è inverosimile pensare che Confalonieri e il figlio non sapessero quanto accadeva. Anzi, "almeno dal 2001 - prosegue - Confalonieri sapeva che c'era del marcio in Danimarca".

Infine, per giustificare le richieste di condanna del presidente e del vice presidente di Mediaset, De Pasquale ha sottolineato: "per loro è necessario trovare un punto di equilibrio tra la volontà di voler rimanere fuori e il dolo per non aver impedito ed essersi adeguati all'andazzo" e la "loro posizione formale" ai vertici delle società "rispetto ad una frode molto grande e protratta nel tempo".

Oltre a quella di Pier Silvio Berlusconi, di Confalonieri e Agrama, il pm ha inoltre chiesto le condanne degli ex manager, Giovanni Stabilini, Daniele Lorenzano, Gabriella Ballabio e Giorgio Dal Negro, rispettivamente a 4 anni, 3 anni e 2 mesi, 3 anni e 2 anni di carcere. E ancora 3 anni per il banchiere Paolo Del Bue (per lui il reato di riciclaggio cadrà il prescrizioneil prossimo 11 giugno) e 5 anni e 4 anni per Paddy Chan Mei-You e per Catherine Hsu May-Chun le due cittadine di Hong-Kong, anche loro accusate di riciclaggio, "attività compiuta - ha detto sempre il pm - nell'interesse del loro dominus Frank Agrama".

Il legale dell'agenzia delle entrate ha chiesto una provvisionale di 10 milioni da versare in solido tra gli imputati compresi i responsabili civili Rti e Mediaset. Le richieste di condanne hanno provocato una levata di scudi da parte del mondo della politica, in particolare Forza Italia. Per Deborah Bergamini le conclusioni del pm "rientrano, a tutti gli effetti, nella campagna elettorale" e per il senatore Lucio Malan, invece, "nel pieno stile sovietico la persecuzione contro Silvio Berlusconi si estende alla sua famiglia". Renato Brunetta ha parlato di "un vero e proprio abominio", mentre Altero Matteoli è ritornato ad insistere su "una riforma della giustizia urgentissima".

 

MEDIASET DAL PAPA - CONFALONIERI ADREANI PIERSILVIO, CRIPPA E GINA NIERIconfalonieri con marina e piersilvio berlusconi Frank Agramaberlu in tribunale Tribunale di Milano

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