giuseppe conte beppe grillo

LA MOSSA DI CONTE CONTRO GRILLO: AL TAVOLO DELLA COSTITUENTE SI DISCUTERA’ DELL'ELIMINAZIONE DEL RUOLO DEL GARANTE - LA PROPOSTA E' NEL DOCUMENTO CHE VERRÀ DISCUSSO DAI 300 SAGGI. LA PROTESTA DEI MOVIMENTISTI FILO BEPPE: “SI TRATTA DI UN GRILLICIDIO A PORTE CHIUSE” - PAOLO BECCHI: “UN MODO PER VINCERE LA SUA BATTAGLIA CONTRO GRILLO CONTE LO HA TROVATO. BASTA ELIMINARE IL RUOLO DEL GARANTE PER PRENDERE DUE PICCIONI CON UNA FAVA” - IN DISCUSSIONE ANCHE IL SIMBOLO DEL M5S...

Emanuele Buzzi per corriere.it - Estratti

giuseppe conte beppe grillo

La svolta per il Movimento arriva a pagina 1. «Ridurre i poteri del garante (o eliminarlo del tutto)»:  per la prima volta si parla di cancellare il ruolo di Beppe Grillo. Un passo nero su bianco che i 300 «saggi» estratti a sorte dovranno discutere nel tavolo tecnico di questa settimana in vista dell'assemblea Costitutente. Il documento in questione contiene le proposte redatte da Avventura Urbana per i tavoli tecnici.

 

Nel documento si sottolinea come «nello Statuto attuale ci siano elementi di incompatibilità». E vengono suggerite anche diverse opzioni per risolvere il problema. «Ad esempio, possono essere elementi di incompatibilità il fatto che il Garante indichi i nomi dei componenti del Comitato di garanzia e che il Comitato di garanzia proponga a sua volta una rosa di tre nomi per il Garante; il fatto che l’interpretazione dello Statuto da parte del Garante non sia “insindacabile"», si legge.

 

GIUSEPPE CONTE VS BEPPE GRILLO

O ancora: «il fatto che il Garante sia nominato “a tempo indeterminato”, sebbene le sue condizioni possano variare nel tempo e il fatto che il principio della durata temporanea delle cariche è connaturato allo stato di diritto (si veda Ainis); il fatto che il Garante possa essere destituito solo dal Comitato di garanzia, che lui stesso ha nominato. E così via».

 

 

 

La mossa ha fatto scattare subito la protesta dell'ala movimentista. «Si tratta di un grillicidio a porte chiuse», dicono esponenti vicini al garante. Tra l'altro c'è chi evidenzia anche un'altra «diminutio» per Grillo. Si parla anche di «semplificare le modalità di voto per modificare lo Statuto evitando l'eccessiva ripetizione delle votazioni». Il garante al momento ha tra le sue facoltà proprio la possibilità di richiedere la ripetizione delle votazioni.

LOTTA CONTINUA TRA GIUSEPPE CONTE E BEPPE GRILLO - MEME BY EDOARDO BARALDI

 

(...) Anche l'ex ideologo M5S Paolo Becchi commenta su X «Un modo per vincere la sua battaglia contro Grillo Conte lo ha finalmente trovato. Basta eliminare il ruolo del garante per prendere due piccioni con una fava».

 

Non c'è solo il ruolo di Grillo in discussione. Ma anche il simbolo.  «Sia  il nome che il simbolo sono stati utilizzati con diverse varianti», si legge. E poi: «In fase di ascolto i contributi inviati hanno espresso la necessità di modificare o il nome  o il simbolo del movimento, adeguandoli ad una immagine che va rinnovata, in linea con le sue prospettive strategiche attuali» Viene anche sottolineato come la modifica «attualemente viene deliberata dal Consiglio nazionale».

conte e beppe grillo a roma alla manifestazione del m5s Conte Grilloconte grillo

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…