novari malagò

“FUI CACCIATO PERCHÉ CONTESTAI IL CONTRATTO CHE IMPONEVA DELOITTE. MALAGÒ MI DISSE: FARAI SALTARE I GIOCHI” - L'EX AD DELLA FONDAZIONE MILANO-CORTINA VINCENZO NOVARI, INDAGATO PER CORRUZIONE, A MAGGIO ERA STATO INTERROGATO PER NOVE ORE, CON 294 PAGINE DI TRASCRIZIONE: “HO FATTO IL DIAVOLO A QUATTRO PER I COSTI NEBULOSI E INSOSTENIBILI” – I PACCHI DI CURRICULUM: “CHIUNQUE C’AVEVA QUALCUNO DA PORTARMI. MA MALAGÒ NON MI HA MAI OBBLIGATO A PRENDERE NESSUNO…” – I CASI DELLA NIPOTE DI DRAGHI, DEL FIGLIO DI LA RUSSA, DELL’EX DIRETTORE DEL TG2, ANTONIO MARANO E DELL’EX COMMISSARIO AGCOM MARTUSCIELLO…

Luigi Ferrarella per corriere.it - Estratti

 

 

vincenzo novari

L’indagato ex amministratore delegato della Fondazione Milano-Cortina, Vincenzo Novari, afferma ai pm di essere stato «allontanato» nel 2022 per «la mia posizione molto critica nei confronti del Comitato olimpico internazionale sul contratto “Pisa”», che imponeva Deloitte per i servizi tecnologici al costo di «180 milioni di piattaforma più 70 milioni di consulenze, circa il 24%» dell’accordo globale fatto dal Cio con Deloitte per le prossime quattro Olimpiadi:

 

«E lì io faccio una storia», rivendica Novari, per i «costi totalmente nebulosi» e «l’insostenibilità economica, fisicamente non avevamo cassa per gli obblighi impostici. Ho cercato di contrattare cose che non si dovevano negoziare, ho fatto il diavolo a quattro», e «lì c’è stato l’inizio del problema con il presidente del Coni membro del Cio, Giovanni Malagò. Gli ho detto: “Io devo guardare gli interessi della Fondazione», e Malagò mi ha detto: “Ti prendi la responsabilità di far saltare le Olimpiadi”».

 

E’ quanto si ricava dalle 294 pagine di trascrizione della registrazione dell’interrogatorio di Novari il 28 maggio, alla quale a mezzanotte,

giovanni malago a casa italia di parigi 2024

 

(...) La colloquialità degli scambi verbali offre a volte spunti curiosi, come quando, appunto dopo la frase attribuita da Novari a Malagò sul «ti prendi la responsabilità di far saltare le Olimpiadi», nella registrazione si sente il pm Cajani ironizzare: «Ah, le dissero la stessa cosa che dicono a noi… Solidarietà tra indagato e ufficio inquirente...».

 

(...)

 

Da Malagò, aggiunge Novari, ma anche «da tutto il mondo, ogni settimana arrivavano pacchi di curriculum… Politici, non politici, imprenditori, amici, figlio, cugino, chiunque c’aveva qualcuno da portarmi. Dopodiché Malagò, devo dire a onor del vero, non mi ha mai obbligato o imposto di prendere nessuno. Mi ha sempre detto: “Guarda, guarda con attenzione questi curriculum arrivati, poi decidi tu”». È il caso — esemplifica Novari — di Livia Draghi, nipote dell’ex premier, «vidi che era esattamente quello che cercavamo per i contenuti video».

 

vincenzo novari

Idem per il senatore Ignazio La Russa, da cui «ricevetti la segnalazione di suo figlio Lorenzo che si doveva laureare in legge ed era un organizzatore di eventi a Milano, mi chiese se c’era la possibilità, senza nessun tipo (fu estremamente esplicito) di obbligo in cui mi dovessi sentire per fargli questa cortesia. Io analizzai il curriculum, ci poteva stare». Invece «il portavoce del governatore Fontana, Paolo Sensale, mi dette una cartellina con tutti questi curriculum, ma mi raccomandò caldamente Lavinia Prono (già nella segreteria di La Russa, ndr), responsabile di un club di hockey, cosi mi fu presentata, e credo Alessandro Cova, che lavorava nel marketing di Rcs Sport.

 

giovanni malago a casa italia di parigi 2024

E questi due, vista la segnalazione così forte del portavoce del governatore Fontana… Si raccomandò molto, mi disse: “A questi ci tengo molto, sono molto importanti”». «Come verbalizziamo», gli domandano qui i pm, «lei ci ha detto una volta “caldamente” e una volta “forte”». «Scegliete una delle due», risponde Novari, e infine concorda su «caldamente».

 

Quanto all’ex deputato ed ex direttore del Tg2, Antonio Marano, fu preso per «la sua esperienza in Rai Pubblicità e conoscenza dei grandi clienti italiani, mi servivano per le sponsorizzazioni e in più aveva il vantaggio di spianarci la strada nelle relazioni con Rai; mentre Antonio Martusciello «era stato un commissario dell’AgCom, aveva un passato in Publitalia, lo ritenni ottimo candidato per gestire i clienti istituzionali Eni, Enel, Ferrovie».

 

Sulla corruzione imputatagli, poche domande: «Somme da Tomassini o tramite Zuco che gli era legato?». «Assolutamente no — sbotta Novari —. Cioè ho venduto a Tomassini un progetto, ma nel 2018, le Olimpiadi nemmeno erano state assegnate». 

Vincenzo Novari

 

(...)

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…