IL GOVERNO MESSICANO SI AFFIDA A DIO PER FERMARE IL MASSACRO - I CITTADINI POTRANNO CONSEGNARE LE ARMI ALL'INGRESSO DELLE CHIESE, IN CAMBIO DI SOLDI E SOSTEGNO LEGALE - DALLA FINE DEL 2006 IL PAESE È MARTORIATO DA UN SUSSEGUIRSI DI STRAGI CAUSATE DAI NARCOS CHE "GOVERNANO" INTERE FETTE DI PAESE - SECONDO LE AUTORITÀ LA DIMINUZIONE DI ARMI IN CIRCOLAZIONE POTREBBE AIUTARE A DIMINUIRE IL NUMERO DEI MORTI...
(ANSA) - Nell'ambito di un piano annunciato dal governo messicano per ridurre la violenza nel Paese, verranno installati moduli negli atri dei templi cattolici per consentire alla popolazione di consegnare armi in cambio di incentivi economici e legali.
Secondo le autorità, esiste un legame tra il traffico illegale di pistole, fucili e mitragliatrici, provenienti quasi interamente dagli Stati Uniti, e la spirale di violenza che scuote il Messico dalla fine del 2006, quando fu lanciata una controversa lotta militare contro i trafficanti di droga.
LOTTA AI CARTELLI DELLA DROGA IN MESSICO
"Si tratta di collocare negli atri delle chiese luoghi dove le persone possano recarsi per consegnare volontariamente le proprie armi in cambio di risorse economiche", ha affermato la presidente Claudia Sheinbaum in conferenza stampa. Il capo dello Stato ha spiegato che il programma 'Sì al disarmo, sì alla pace' garantisce che chi consegna le armi non verrà sottoposto a "nessuna indagine".