
BARCHETTE DI CARTA IN LAGUNA – A VENEZIA, SI SGONFIA IL BUSINESS IMMOBILIARE DI CALTARICCONE, CHE COSI’ VUOLE VENDERE IL ‘’GAZZETTINO’’ – IN POLE POSITION GLI INDUSTRIALI DEL VENETO, CHE PUNTANO A CREARE UN UNICO GRANDE QUOTIDIANO DEL NORDEST
Carlotta Scozzari per Dagospia
Dimenticare Venezia. Il gruppo Caltagirone medita di vendere il Gazzettino, il quotidiano veneto che l'ingegnere romano aveva rilevato nel 2006. Ai tempi, cioè, delle vacche grasse dell'economia e della finanza, quando Calta-mattone aveva in mente progetti immobiliari ambiziosi nella Laguna.
Ma, complice una crisi economica senza precedenti, l'editore e costruttore romano si è trovato costretto a ridimensionare fortemente i propri piani. Tanto più che il gruppo Caltagirone sembra puntasse, nell'ambito del progetto, a cambiare la destinazione d'uso della sede dello stesso Gazzettino, operazione per la quale tarda il via libera del Comune di Venezia.
Insomma, una revisione generale dei piani per Venezia e dintorni risalenti al 2006 che potrebbe portare Francesco Gaetano Caltagirone a uscire anche dall'editoria locale. A patto, naturalmente, che al quartier generale di Roma arrivi un'offerta interessante.
Trattative ufficiali, al momento, non ce ne sono, ma qualche osservatore fa notare che il giornale diretto da Roberto Papetti, che ha perso decine di migliaia di copie attestandosi intorno alle 70 mila, ma che tutto sommato si è comportato meglio dei concorrenti, potrebbe far gola agli industriali di Venezia, Padova e, in generale, delle città venete escluse Verona e Vicenza.
Confindustria Verona e Vicenza, infatti, hanno già in mano la quota di maggioranza di Athesis, l'editrice del Giornale di Vicenza e de L'Arena, oltre che controllante del quotidiano Brescia-Oggi. A Nordest qualcuno sostiene che, seguendo il modello di Athesis, gli imprenditori delle altre città venete, tra cui Padova e Venezia, potrebbero decidere di entrare a gamba tesa nell'editoria, comprando il Gazzettino, per poi, in un secondo tempo, magari tentare di fare nascere un grande quotidiano del Nordest che faccia capo a Confindustria Veneto e che riunisca sotto un unico cappello anche il Giornale di Vicenza e L'Arena.
C'è poi anche chi indica il presidente della Popolare di Vicenza, Gianni Zonin, come molto attento agli sviluppi della partita sul Gazzettino, nella possibile veste di futuro acquirente, non è chiaro se attraverso la banca o se per conto proprio. Sembra piuttosto irrealistico che Zonin di questi tempi possa puntare a rilevare il 100% di un giornale, mentre più plausibile sarebbe un suo ingresso con una quota di minoranza, magari nell'ambito del progetto di Confindustria Veneto.



