ALCOA, OCCUPATO IL TRAGHETTO - SONO STATI QUASI 350 GLI OPERAI CHE QUESTA MATTINA HANNO OCCUPATO LA NAVE CHE LI HA RIPORTATI DA ROMA A OLBIA DOPO LA MANIFESTAZIONE TENUTA IERI DAVANTI AL MINISTERO PER LO SVILUPPO ECONOMICO. -SI È TRATTATO DI UNA OCCUPAZIONE PACIFICA PER "DARE UN SEGNALE AL GOVERNO PERCHÉ DA OGGI SINO ALLA CHIUSURA DELLA VERTENZA CI SARÀ UNA MANIFESTAZIONE AL GIORNO"…

Ansa.it

Dopo alcune ore di occupazione gli operai Alcoa sono scesi dalla nave Sharden: nei loro occhi rabbia, delusione, poca la voglia di parlare. Dopo le 9 gli operai hanno abbandonato la nave. "Una manifestazione pacifica, così come avevamo assicurato all'equipaggio, al quale va il nostro ringraziamento. La Tirrenia ci è stata vicina e noi vogliamo ringraziarli", ha spiegato Luciano Fenu, della Rsu Alcoa.

Nel piazzale del porto di Olbia, l'Isola Bianca, sono state fatti esplodere anche alcune bombe carta e petardi, ma non si sono registrati particolari situazioni di tensione. "Stiamo ripartendo, al momento la destinazione è Portovesme. Siamo molto amareggiati, ma non concluderemo la nostra battaglia sino all'ottenimento del risultato. Non abbiamo piani precisi, ma durante il tragitto è sicuro che decideremo il da farsi", ha aggiunto Fenu.

Sono stati quasi 350 gli operai che questa mattina hanno occupato la nave che li ha riportati da Roma a Olbia dopo la manifestazione tenuta ieri davanti al Ministero per lo Sviluppo economico. Si è trattato di una occupazione pacifica e la Sharden dovrebbe ripartire regolarmente alle 12.

Per gli operai si tratta di "dare un segnale al Governo - ha detto il sindacalista Rino Barca della Fim-Cisl - perché da oggi sino alla chiusura della vertenza ci sarà una manifestazione al giorno". L'occupazione pacifica è stata messa in atto all'alba quando la nave della Tirrenia ha attraccato al molo numero 4 dell'Isola Bianca. Al momento non si registrano contrasti con il personale di bordo o con le forze dell'ordine ma solo il forte malumore dei lavoratori che, dopo la giornata di alta tensione trascorsa ieri nella capitale, continuano oggi in Sardegna a manifestare la propria disapprovazione contro la possibile chiusura dell' impianto.

Dopo che i passeggeri sono scesi dalla nave, gli operai hanno issato la bandiera dei 4 Mori in segno di occupazione. Dalla Capitaneria di Porto, in contatto con il comandante della nave, assicurano che la situazione a bordo è tranquilla. A terra uomini della Capitaneria di Porto, della Polizia e dei Carabinieri. Il traghetto occupato dovrebbe ripartire alle 12.

Circa 350 lavoratori hanno occupato la nave per due ore, protestano battendo gli elmetti. "Ieri - spiega Bentivogli - al termine dell'incontro dopo l'illustrazione dell'esito dei verbali sottoscritti dal ministero dello Sviluppo economico, dalla Regione Sardegna e dalla Provincia Carbonia Iglesias tra i lavoratori si è diffusa una grandissima delusione per il risultati raggiunti". Un approdo "non giudicato sufficiente dai sindacati, che non lo hanno sottoscritto", aggiunge il dirigente sindacale. A suo avviso, "é urgente fare assolutamente un passo in avanti nella direzione di una soluzione".

 

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