UN PIZZINO DA POGGIOREALE - PAPA MANDA UN MESSAGGIO AL CAVALIER SPOMPATO (E PER CONOSCENZA AGLI AMICI DEGLI AMICI): “MI SCARCERANO SE PARLO DI TE, DI LAVITOLA E FINMECCANICA” - TRADOTTO: LA MIA PAZIENZA TRABALLA, FA’ QUALCOSA - IL DEPUTATO PDL AVREBBE CHIESTO AL BANANA UN APPUNTAMENTO PER SUA MOGLIE - LE PRESUNTE PRESSIONI SUBITE DA WOODCOCK & CO. PUZZANO DI BLUFF: I PM LO HANNO INCONTRATO SOLO IN PRESENZA DEL GIP E DEI DIFENSORI…

Fulvio Bufi per il "Corriere della Sera"

La prima lettera dal carcere di cui si venne a sapere, Alfonso Papa la scrisse a Renato Farina, ex giornalista, ex agente dei Servizi e oggi, come lui, deputato del Pdl. L'ultima, invece, l'ha consegnata ieri a quattro parlamentari del centrodestra che sono andati a fargli visita a Poggioreale, dove Papa è detenuto dal 20 luglio scorso perché coinvolto nell'inchiesta sulla cosiddetta P4 di Luigi Bisignani. In mezzo ce n'è stata almeno un'altra, inviata direttamente a Silvio Berlusconi.

Le lettere sono diventate una specie di ossessione per l'ex magistrato (sospeso dal Csm) e unico deputato per il quale la Camera abbia votato l'autorizzazione all'arresto. Ne scrive molte ma il tenore è quasi sempre lo stesso: denuncia di essere vittima dei pm che lo hanno inquisito. Prima sosteneva che lo avessero preso di mira per vecchi rancori risalenti a quando anche lui era in servizio alla Procura di Napoli, poi ha cambiato registro e dice che lo ricattano.

Nel testo diffuso ieri da Silvano Moffa e Giancarlo Lehner (due di quelli che sono andati a Poggioreale), Papa accusa il pm Henry John Woodcock di avergli «fatto sapere che sarebbe disponibile a farmi scarcerare a patto che ammetta almeno uno degli addebiti mossimi e renda dichiarazioni su Berlusconi e Lavitola o almeno su Finmeccanica». Dice anche di aver presentato un esposto alla Procura di Roma, ma i suoi avvocati, Giuseppe D'Alise e Carlo Di Casola, non ne sanno niente.

Anche a Farina Papa scrisse che «i pm mi hanno fatto sapere che posso farmi anche tutta la custodia cautelare in carcere se non confesso (...) ma io non posso e non potrò mai confessare cose false sotto estorsione». A Berlusconi, invece, secondo quanto riportato sotto pseudonimo su Libero dal giornalista Franco Bechis, che sostiene di aver «potuto fortunosamente vedere» la lettera, il deputato, oltre a raccontare al presidente del Consiglio di aver subito pressioni dai pm per accusarlo, gli avrebbe chiesto un appuntamento per sua moglie Tiziana Rodà, e lo avrebbe anche informato - o avvertito - che la sua resistenza al regime di detenzione è ormai agli sgoccioli.

Che Papa stia soffrendo lo sostengono da tempo i suoi avvocati, e infatti hanno ottenuto dal gip, dopo il rigetto dell'ennesima istanza di scarcerazione, il consenso a farlo sottoporre a perizia da uno psichiatra. Pure Moffa e Lehner dicono di averlo visto messo molto male. «Mi ha detto che non sa se dal carcere uscirà vivo», racconta Moffa. E Lehner riferisce di aver saputo dai suoi compagni di cella che ogni notte delira.

Ma alle sue accuse la Procura oppone la secca replica del capo Giovandomenico Lepore: «Se la lettera è vera non merita commenti». E se l'esposto esiste davvero, o se la pubblicità data alle accuse dovesse portare a un'indagine, Papa dovrà spiegare quando i pm gli avrebbero fatto le pressioni, visto che lo hanno incontrato solo in presenza del gip e dei difensori. A meno che il suo non sia un tentativo di mandare segnali all'esterno, e nello stesso tempo, in vista del processo che si aprirà il 26 ottobre e anticipando un punto del ddl sulle intercettazioni in discussione alla Camera, spingere i pubblici ministeri ad astenersi.

 

Berlusconi e Alfonso Papa Silvano MoffaGiancarlo LehnerJohn Henry Woodcock LAVITOLA E BERLUSCONI INSIEME A PANAMATIZIANA RODA, MOGLIE DI PAPAlepore

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA”. MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...