IL CORANO NON SI BRUCIA - STAVOLTA NON SONO 4 FANATICI IN FLORIDA: IN UNA BASE IN AFGHANISTAN I SOLDATI USA SI METTONO A BRUCIARE MATERIALE RELIGIOSO, TRA CUI COPIE DEL CORANO - ESPLODE LA PROTESTA: A KABUL, SPARI E LANCIO DI MOLOTOV, ALMENO UN MORTO E 20 FERITI - DATO ALLE FIAMME IL COMPOUND DOVE VIVONO 1500 STRANIERI, CHIUSA L’AMBASCIATA USA, MENTRE PER STRADA SI URLA “MORTE ALL’AMERICA” - VIOLENZE ANCHE A JALALABAD E HERAT, DOVE CI SONO GLI ITALIANI…

1 - AFGHANISTAN: BRUCIATE COPIE CORANO IN BASE USA, RIVOLTA
Maurizio Salvi per l'ANSA - L'incredibile decisione presa da alcuni addetti della base aerea americana di Bagram (a nord di Kabul) di distruggere con il fuoco materiale religioso islamico, fra cui almeno quattro copie del Corano, ha suscitato veementi proteste in Afghanistan e costretto il generale John Allen, capo della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf), a chiedere "sentite scuse al nobile popolo afghano".

L'episodio ha riportato alla memoria dell'opinione pubblica una serie di incidenti che negli ultimi tempi hanno creato imbarazzo e messo in cattiva luce la missione dell'Isaf, come i soldati ripresi ad orinare su cadaveri dei talebani, o gli altri colti quando si facevano 'toccare' da bambini afghani. La gente, forse 2.000 persone, è spontaneamente scesa in strada all'ingresso della base quando alcuni dipendenti afghani che avevano svolto il turno notturno hanno riferito che militari stranieri in servizio avevano raccolto una gran quantità di materiale religioso, fra cui varie copie del Corano, e lo distruggevano tra le fiamme.

La polizia ha faticato non poco, facendo anche uso di proiettili di gomma, a tenere a bada questi dimostranti che hanno lanciato bombe molotov e sassi con rudimentali fionde, gridando violenti slogan antiamericani e sciogliendosi soltanto qualche ora dopo. Un'altra manifestazione, meno numerosa ma ugualmente decisa, é subito stata convocata a Kabul, dove per un breve periodo qualche centinaio di partecipanti, hanno bloccato la trafficata statale che collega la capitale con Jalalabad, nell'est del paese al confine con il Pakistan. Qui uno di questi dipendenti della base, identificatosi come Mohammad Nabi di 45 anni, ha detto secondo l'agenzia di stampa Pajhwok che "due lavoratori afghani sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco quando hanno cercato di impedire la distruzione dei libri sacri".

Il presidente Hamid Karzai, che oggi aveva preparato la sorpresa di annunciare un invito ufficiale per i talebani a partecipare ad un "negoziato diretto" con il governo per far avanzare il processo di pace e riconciliazione, ha ordinato "una approfondita inchiesta" sull'accaduto. Da parte sua il generale Allen reagendo immediatamente ai fatti, ha preso carta e penna per tentare una spiegazione dell'accaduto e scusarsi per il dolore provocato. "Ho ordinato una inchiesta - ha assicurato - su informazioni ricevute la notte scorsa secondo cui personale Isaf della base di Bagram avrebbe fatto un uso improprio di un ingente materiale religioso islamico, fra cui copie del Corano".

"Vi assicuro...ve lo garantisco - ha proseguito riuscendo a stento a nascondere un evidente imbarazzo - che ciò non é stato in alcun modo intenzionale. Non appena sono venuto a conoscenza di queste azioni sono intervenuto per fermarle. Ed il materiale recuperato sarà appropriatamente gestito dalle autorità religiose". Come secondo passo, il comandante dell'Isaf ha diramato una nuova direttiva a tutti i responsabili militari di area per un addestramento straordinario "entro il 3 marzo" della truppa sul modo come trattare in modo appropriato il materiale religioso.

2 - AFGHANISTAN:CORANO BRUCIATO, NUOVE PROTESTE A KABUL, FERITI
(ANSA-reuters) - Migliaia di persone a Kabul e nella provincia orientale di Nangarhar sono scese in piazza anche stamane per manifestare contro la decisione di ieri di alcuni addetti della base aerea americana di Bagram (a nord di Kabul) di bruciare materiale religioso islamico, fra cui almeno quattro copie del Corano. Secondo testimoni sono stati sentiti spari e ci sarebbero diversi feriti.

3 - AFGHANISTAN: CORANO BRUCIATO, CHIUDE AMBASCIATA USA
(ANSA-REUTERS) - L'ambasciata Usa a Kabul è stata chiusa e lo staff è rimasto bloccato al suo interno a causa delle violente manifestazioni di stamane a Kabul per protestare contro le copie del corano bruciate ieri in una base Usa.

Con un twitter l'ambasciata ha annunciato la chiusura e il fatto che "ogni viaggio è sospeso". Ed ha invitato tutti quelli che si trovano fuori dalla sede diplomatica a mettersi al sicuro, mentre in strada i protestanti gridano "morte all'America".

4 - DECINE FERITI TRA MANIFESTANTI - SI SPARA STRADE KABUL, MACCHINE DATE ALLE FIAMME
(ANSA-AFP-REUTERS) - Almeno undici di manifestanti anti-americani sono stati ricoverati in ospedale per colpi d'arma da fuoco sparati durante le violente proteste in corso a Kabul, dopo che copie del Corano sono state bruciate in una base militare statunitense. La BBC riferisce di quattro poliziotti feriti. Testimoni hanno raccontato di automobili date alle fiamme e negozi devastati. Sono almeno un migliaio gli afghani scesi nelle strade della capitale afghana al grido di 'morte alla America'.

5 - MEDICO, ALMENO 1 MORTO
(ANSA-AFP) - Una persona è morta e almeno 21 sono rimaste ferite da colpi di arma da fuoco durante le violente manifestazioni di stamane a Kabul per protestare contro i corani bruciati in una base militare Usa. Lo ha reso noto un medico dell'ospedale di Jalalabad, assicurando di aver visto il corpo all'ospedale. "Si tratta - ha detto - di un giovane che partecipava alla manifestazione". La polizia afghana ha smentito di aver sparato sulla folla.

6 - A FUOCO COMPOUND STRANIERI
(ANSA-REUTERS) - I manifestanti che protestano contro i corani bruciati in una base Usa hanno dato fuoco ad un compound riservato a contractor stranieri a Kabul. Secondo un testimone le fiamme hanno danneggiato parte della guesthouse nel complesso del Green Village, dove vivono e lavorano 1.500 contractors stranieri.

7 - CORANO BRUCIATO, PROTESTE ANCHE A HERAT
(Adnkronos/Aki) - Arrivano a Herat, nell'Afghanistan occidentale, le proteste scoppiate ieri in Afghanistan dopo la notizia della profanazione di alcune copie del Corano in una base americana. Lo riferisce la tv locale Tolo senza precisare in quale zona della citta' si registrino le manifestazioni. A Herat sono dispiegati la maggior parte dei militari italiani in Afghanistan nell'ambito della missione della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf). Intanto proteste sono in corso anche nella periferia della capitale Kabul, dove si registrano dieci feriti, e a Jalalabad. In quest'ultima citta', nell'Afghanistan orientale, un medico interpellato dalla Bbc ha denunciato l'uccisione di una persona e il ferimento di altre dieci.

 

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