ANDREA STROPPA? MENO UNO! “MI PRENDO UNA PAUSA DAL DISCORSO PUBBLICO” – PRIMA DI ABBANDONARCI AL NOSTRO MISERO DESTINO, IL TROMBETTIERE IN ITALIA DI MUSK POSTA SU “X” UNA GROTTESCA AUTOINTERVISTA – RESO IL DOVUTO OMAGGIO ALLA MELONI (“IO SONO PER L’ITALIA DI ENRICO MATTEI, CHE RICORDAVA CHE GLI ITALIANI NON SONO SECONDI A NESSUNO”), ECCOLO IDENTIFICARSI COME MARTIRE DIGITALE DELLA PATRIA: ‘’HO PARLATO E PASSATO TEMPO CON DONNE E UOMINI CHE LAVORANO IN MEZZO AL MARE A DIFENDERE I MERCANTILI DAGLI ATTACCHI DI DRONI PER DIFENDERE LA BANDIERA NEL SILENZIO PIÙ ASSOLUTO E DIGNITOSO” – E DATO CHE NON C’È IL POLITICO SENZA RELIGIONE, CHIUDE COSÌ IL PIPPONE: “LA GIOIA? QUELLO CHE È SCRITTO NEL VANGELO DI GIOVANNI: “CONOSCERETE LA VERITÀ E LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI” (AMEN)
L’interesse Nazionale: interrogatorio di terzo grado alla mia coscienza
— Andrea Stroppa ? Claudius Nero's Legion ? (@andst7) January 11, 2025
Come va?
Bene e mi prendo una pausa dal discorso pubblico. Però prima di andarmene ti racconto – in breve - dell’anno e più di vita donatomi. Sono grato a tutte le persone che ho conosciuto in questo…
Dal profilo “X” di Andrea Stroppa
L’interesse Nazionale: interrogatorio di terzo grado alla mia coscienza
Come va?
Bene e mi prendo una pausa dal discorso pubblico. Però prima di andarmene ti racconto – in breve - dell’anno e più di vita donatomi. Sono grato a tutte le persone che ho conosciuto in questo Paese. Ho imparato molto.
A chi ti riferisci?
Alle donne e uomini in divisa, ai medici, alle persone della protezione civile, agli ingegneri, agli studenti, ai piccoli e medi imprenditori del nostro paese e anche ai giornalisti, ovviamente.
E che c’entrano?
C’entrano, c’entrano. Ho parlato e passato tempo con donne e uomini che lavorano a migliaia di km da casa per difendere la bandiera nel silenzio più assoluto e dignitoso. In mezzo al mare nella notte a difendere i mercantili dagli attacchi di droni, nei cieli lontani a pattugliare i confini o fra le terre più martoriate.
Con i medici italiani che attraverso la telemedicina supportano i colleghi e ne formano di nuovi in Africa a Gaza o nel nostro stesso Stivale nei luoghi più remoti. Alle persone della protezione civile che durante l’alluvione dell’Emilia-Romagna sono andati eroicamente con dei piccoli gommoni a cercare di salvare vite umane.
GIORGIA MELONI - DONALD TRUMP - ELON MUSK - IMMAGINE CREATA CON L IA E PUBBLICATA DA ANDREA STROPPA
Agli ingegneri italiani che contribuiscono a tutto questo. Rimasti in Italia. Partiti per gli Stati Uniti, ma anche loro con sempre nel cuore questo strano Paese.
Agli studenti che ho incontrato: delle università, ma in particolare delle scuole elementari. Curiosi di capire, di vedere, di chiedere con gli occhi di chi non ha pregiudizi. I piccoli medi imprenditori che già collaborano e quelli che chiedono di aprire l’Italia al futuro. Quasi l’80% delle Pmi del settore aerospaziale fatturano pochi milioni l’anno e non crescono.
Perché? Aspettano di poter prendere il volo e di guardare oltre gli orizzonti che gli sono stati imposti. E poi i giornalisti: quelli indipendenti, liberi, curiosi che si sono messi a studiare e hanno cercato di capire senza le lenti dei pregiudizi.
Tutto qui?
andrea stroppa a laria che tira 2
No, anche diversi politici di estrazione e partiti diversi. Perché la politica è l’arte suprema di indirizzare il bene comune. E ne abbiamo bisogno.
E di tutte queste polemiche?
Fanno parte del nostro DNA. È la nostra storia con però una differenza sostanziale rispetto a centinaia di anni fa. Che prima le polemiche fra Guelfi e Ghibellini parlavano di una terra comune: quella che oggi fa parte dell’Italia. E anche nel corso dei secoli anche se “noi fummo da secoli calpesti, derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi” ha visto prevalere alla fine l’interesse nazionale difeso dall’eroismo.
ELON MUSK GIORGIA MELONI ANDREA STROPPA
Negli ultimi decenni invece c’è stato un racconto che mi convince poco: che il nostro interesse coincide sempre con quello dei paesi vicini. Può anche non coincidere.
L’Italia nel settore aerospaziale negli ultimi anni ha finanziato l’EU con una media di circa un miliardo di euro l’anno direttamente, più altri indirettamente. Terzo contributore netto. 18 miliardi di euro spesi per il sistema navigazione satellitare Galileo e il programma di osservazione della Terra Copernicus.
IL POST DI ANDREA STROPPA SU X IN CUI ANNUNCIA DI PRENDERE UNA PAUSA dal discorso pubblico
Galileo ha avuto enormi ritardi, sprechi, errori (come lanci in orbite sbagliate utilizzando razzi russi). Aziende private europee che, quando hanno visto le brutte si sono ritirare e hanno lasciato l’aggravio degli errori alle finanze pubbliche. Ne ha parlato più volte la Corte dei conti europea. Soldi nostri, miliardi nostri. Stessa cosa avvenuta con il vettore di lancio Ariane6 – 4 miliardi di euro.
Perché nessuno ha chiesto conto? E nessuno si è mai chiesto: cosa è tornato indietro da questi investimenti? Cosa per i nostri giovani? Per le nostre imprese? Per i cittadini? Nessuno si è mai messo con la bilancia a pesare ciò che ha dato e ciò che ha ricevuto (do ut des)
Perché lo spazio non è far fare i viaggi ai miliardari sulla Luna: ma è scienza, medicina, chimica, fisica, filosofia, economia, geopolitica. Guardiamo alla NASA: da lì arrivano i contributi alla medicina: il laser medico, le mammografie, l’ottimizzazione di tecniche già esistenti come la risonanza magnetica, i filtri per depurare l’aria, le tecniche di sterilizzazione degli ambienti, i medicinali per l’osteoporosi, gli studi sul cuore e la pressione arteriosa, e sui tumori, un male ancora non sconfitto.
Ma non solo: i cuscini, i materassi foam che molti hanno nelle loro case, nascono dagli studi che facciamo per lo spazio. Il GPS, i nuovi metalli, le camere dei nostri cellulari (cmos sensor), i depuratori per l’acqua inquinata. E tante centinaia di altre scoperte e invenzioni. E ovviamente lo spazio è anche esplorazione: quello che fin dai tempi antichi dimora in tutti noi: la curiosità di vedere cosa c’è oltre il conosciuto.
Io sono per l’Italia di Enrico Mattei. Quello che ricordava che noi siamo l’Italia e gli italiani non sono secondi a nessuno. E dobbiamo crederci, veramente. Io sono per l’Italia di Enrico Fermi. Che nonostante il Fascismo, nonostante i pochi denari ha dimostrato ai nostri vicini fisici europei che il genio italiano non è mito: è realtà viva e tangibile.
einstein, enrico fermi e la bomba atomica
Dobbiamo trovare la strada per tornare a correre. Per recuperare gli anni persi. Per toglierci quel senso di inferiorità che ci siamo fatti cucire e ci siamo cuciti addosso.
Possiamo farlo in due modi: continuare a fare come abbiamo fatto fino a oggi. Oppure aprirsi a nuove alleanze e lavorare per il presente e per un futuro migliore.
Per il presente: rilasciando risorse e libertà ai nostri scienziati, alle nostre istituzioni, ai nostri imprenditori di potersi esprimere e lavorare liberamente senza condizionamenti ideologici. Stringendo partnership forti e convenienti per i nostri interessi.
E per il futuro: programmando investimenti nazionali per il nostro Paese e per i nostri cittadini.
Qualcuno dirà che da soli non è possibile.
È vero: all’inizio non costruiremo i nostri razzi, non faremo la nostra rete Starlink, ma inizieremo mattone dopo mattone e arriveremo anche lì.
Tutto questo significa uscire dall’Europa? No, significa rendersi conto che per decenni abbiamo messo soldi e aspettato le briciole sotto al tavolo. Ha funzionato? No. Ha senso continuare? No. Rimaniamo amici? Sì, rimaniamo amici, come volete voi, ma iniziamo a guardare ai nostri interessi. All’interesse nazionale.
Un rammarico e una gioia?
Chi dice di voler difendere l’interesse nazionale sta invece calpestando l’intelligenza e l’onore delle nostre donne e uomini nelle istituzioni. Pensando che, come scimmie ammaestrate, dicono sì a un sistema straniero come Starlink (di un Paese alleato, certo!) senza pensare, aver studiato il dossier (per anni!), vagliato tutte le alternative e immaginato le conseguenze.
lancio satelliti starlink spacex
Politicizzando il dialogo il danno non è per il Governo – ma per chi serve la Nazione al di là dei colori politici. E’ evidente che a qualcuno non piace l’idea di una Italia che potrebbe trovarsi almeno 10 anni avanti a tutti gli altri paesi europei nel campo delle comunicazioni satellitari con ricadute economiche e occupazionali e prospettive inedite di investimenti nel settore aerospaziale.
E la gioia?
Che è vero!
Ma cosa?
Quello che è scritto nel Vangelo di Giovanni: “conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”
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