steve bannon donald trump

BANDIRE BANNON, NORMALIZZARE TRUMP - DOPO GLI STOP AI DECRETI ANTI-IMMIGRATI E ALLA RIFORMA SANITARIA, I NEMICI DEL RASPUTIN DI DONALD HANNO CHIESTO LA SUA TESTA - MOLTI REPUBBLICANI ERANO FURIOSI CHE L’EX BOSS DI BREITBART NEWS SI FOSSE ACCOMODATO NEL CONSIGLIO CHE ACCEDE AI DOSSIER PIÙ DELICATI

 

Massimo gaggi per il Corriere della Sera

 

steve bannonsteve bannon

Quando è stato sconfitto sulla riforma sanitaria con la quale voleva sostituire Obamacare, ha ammesso che non aveva capito quanto fosse complicato occuparsi della salute degli americani.

 

Privo di una strategia alternativa all' accordo sul nucleare iraniano da lui sempre demonizzato, Trump se l' è cavata ostentando la sua ultima scoperta: la situazione in Medio Oriente è molto complessa, «ho ereditato un macello». E, dopo aver accarezzato una possibile strategia di «realpolitik» in Siria d' intesa coi russi e con un Assad improvvisamente riabilitato, ieri il presidente Usa ha cambiato di nuovo rotta con disinvoltura: «Quelle immagini, bambini massacrati, mi spingono a un ripensamento. Che c' è di strano? Sono flessibile: faremo qualcosa contro i colpevoli, adesso è una nostra responsabilità».

donald trump e steve bannondonald trump e steve bannon

 

Come se questo fosse il primo attacco chimico di una guerra che dura da cinque anni e ha fatto mezzo milione di morti civili, spesso uccisi col gas.

 

L' improvvisa estromissione di Steve Bannon, il suo Rasputin, dal Consiglio per la sicurezza nazionale (Nsc), l' organo che forgia la politica estera della Casa Bianca, può essere fatta rientrare in questo stesso processo: la faticosa «curva di apprendimento» di un presidente a digiuno di politica estera che in campagna elettorale ha venduto agli americani ricette populiste seducenti ma impraticabili e ora impara in un' aula scolastica grossa come il mondo intero la dura realtà dei fatti.

 

bannon e julia hahn a destrabannon e julia hahn a destra

Alla Casa Bianca negano: dicono che quando, appena insediato, Trump prese la decisione senza precedenti di inserire un politico, l' ideologo Bannon, nel Nsc, lo fece essenzialmente per «sorvegliare» il suo leader, il generale Michael Flynn e per «disinfettare» l' organismo dalle residue influenze dell' era Obama.

 

Ci può essere del vero, ma la sostanza non cambia: affidando a un militare ideologizzato come Flynn e a un ideologo una istituzione-chiave per la sicurezza degli Usa e dell' Occidente, Trump fece un' operazione temeraria la cui insostenibilità è per fortuna emersa molto rapidamente. Prima col licenziamento di Flynn per il suo coinvolgimento nel «RussiaGate», poi con le pressioni del suo successore, il generale H.R. McMaster, per una normalizzazione della cabina di regìa della politica estera della Casa Bianca. Un' operazione attuata ora estromettendo Bannon e recuperando i capi militari e dei servizi segreti che erano stati esclusi.

STEVE BANNON  STEVE BANNON

 

Politica estera e difesa tornano nelle mani dei professionisti? Difficile fare previsioni con un leader imprevedibile e anti establishment come Trump che continua, comunque, ad avere al suo fianco, oltre all' attivissimo genero, Jared Kushner, lo stesso Bannon.

 

STEVE BANNON    STEVE BANNON

Che gode ancora della fiducia del presidente, ma ha commesso vari errori anche sul fronte interno: sua la pressione per varare in tutta fretta il primo decreto anti immigrati subito impallinato dai tribunali mentre sulla riforma sanitaria ha spinto per la linea dura con la destra radicale dei Freedom Caucus che ha prodotto la rottura (ora lo speaker Ryan sta tentando una difficile ricucitura). Guai, con Trump, a farsi la fama del «loser».

 

STEVE BANNON E TRUMPSTEVE BANNON E TRUMP

 

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...