al sisi papa

IL PAPA E' COPTO A PUNTINO - BERGOGLIO ATTERRATO IN EGITTO: “VENGO COME PELLEGRINO DI PACE” – IL VIAGGIO PER RIPARARE LE “GAFFE” DI RATZINGER A RATISBONA QUANDO AVEVA ATTACCATO MAOMETTO – FRANCESCO HA SUBITO INCONTRATO AL SISI, POI VEDRA' IL GRANDE IMAM ED IL PATRIARCA COPTO

 

Sergio Rame per Il Giornale

 

bergoglio cairo1bergoglio cairo1

L'abbraccio al grande imam di Al-Azhar, Ahmed al-Tayyeb, per sciogliere definitivamente il gelo con il più autorevole centro teologico dell'Islam sunnita. Quello iniziato oggi in Egitto è un viaggio storico viaggio."Al Cairo - ha scandito papa Francesco - vengo come pellegrino di pace, per incontrare la comunità cattolica e i credenti di diverse fedi".

 

L'invito è arrivato dal presidente della Repubblica di Egitto, dal patriarca copto, papa Twadros, dal patriarca dei copti cattolici e dallo stessi grande imam di Al-Azhar. "È un viaggio di unità e di fratellanza - ha messo in chiaro Bergoglio - meno di due giorni ma molto intensi".

 

UN VIAGGIO "PER I CREDENTI DI DIVERSE FEDI"

PAPA BERGOGLIO IN EGITTOPAPA BERGOGLIO IN EGITTO

Questa mattina, lasciando il Vaticano, papa Francesco ha incontrato per un breve saluto nove immigrati egiziani, accompagnati dall'elemosiniere Konrad Krajevskj. Al suo arrivo al Cairo, invece, ad attenderlo c'era una delegazione di oltre cento deputati musulmani e cristiani. E la deputata egiziana cristiana Evelin Matta ci ha tenuto a esprimere riconoscenza al Santo Padre per "aver confermato la sua visita, laddove molti prevedevano che l'avrebbe cancellata a causa della situazione di sicurezza e degli ultimi attentati alle chiese di Alessandria e Tanta" il 9 aprile scorso. Lo stesso Pontefice, una volta atterrato, ha rimarcato di essere arrivato al Cairo "per incontrare la comunità cattolica e i credenti di diverse fedi".

bergoglio ratzingerbergoglio ratzinger

 

LA ROTTURA CON BENEDETTO XVI

Il 23 maggio scorso papa Francesco aveva ricevuto il grande imam di Al-Azhar, Ahmed al-Tayyeb, in udienza, accogliendolo con una frase emblematica: "Il messaggio è l'incontro". Il rapporto tra il centro egiziano e la Santa Sede si era rotto nel 2011, dopo alcuni interventi pubblici di papa Benedetto XVI che avevano infastidito sia il governo egiziano sia i vertici di Al-Azhar.

Ahmed al-Tayyeb in VaticanoAhmed al-Tayyeb in Vaticano

 

Il primo nel 2006, in occasione di una lectio magistralis all'Università di Ratisbona, quando Ratzinger aveva accusato Maometto di aver introdotto solo "cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede". Il 10 gennaio 2011, pochi giorni dopo una attentato ai copti di Alessandria, al tradizionale discorso al Corpo diplomatico della Santa Sede, Benedetto XVI aveva chiesto ai "governi della regione" di adottare, "malgrado le difficoltà e le minacce", "misure efficaci per la protezione delle minoranze religiose".

 

Al-Azhar e le autorità politiche del Paese vi avevano letto un appello all'Occidente a intervenire in Egitto per difendere i cristiani. In quell'occasione il Cairo aveva richiamato l'ambasciatrice, Aly Hamada Mekhemar (rientrata poi alla fine del mese di febbraio), e aveva accusato la Santa Sede di "ingerenza inaccettabile".

 

GENERALE EGIZIANO AL SISSI GENERALE EGIZIANO AL SISSI

 

IL LEGAME CON PAPA FRANCESCO

A maggio il Vaticano e il grande imam si sono impegnati insieme per il "rifiuto della violenza e del terrorismo", ma anche per garantire la protezione dei cristiani in Medio Oriente. I due leader spirituali avevano rimarcato l'importanza del dialogo fra la Chiesa cattolica e l'islam. E il viaggio di Francesco è su questa linea: carico di significati interreligiosi ed ecumenici, ma anche di vicinanza alla comunità cattolica.

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...