silvio berlusconi ricoverato al san raffaele

BERLUSCONI HA LA LEUCEMIA DA DUE ANNI - LA MALATTIA È STATA TENUTA SOTTO CONTROLLO FINO ALLA FINE DI MARZO, QUANDO SI È RESO NECESSARIO IL PRIMO RICOVERO – LA CHEMIOTERAPIA HA DEBILITATO L’ORGANISMO DI SILVIO E PORTATO ALLA POLMONITE BILATERALE ACUTA CHE HANNO COSTRETTO IL CAV A TORNARE AL SAN RAFFAELE – LA SITUAZIONE E’ PER ORA STAZIONARIA - GLI EFFETTI COLLATERALI E IL PERICOLO COMPLICAZIONI

Dagonews

 

SILVIO BERLUSCONI RICOVERATO AL SAN RAFFAELE

La diagnosi di leucemia mielomonocitica cronica su Silvio Berlusconi risale a due anni fa. La malattia è stata tenuta sotto controllo fino alla fine di marzo, quando l’aggravarsi dei problemi al sangue ha destato preoccupazione rendendo necessario il primo ricovero al San Raffaele.

 

In quell’occasione il Cav è stato sottoposto al primo ciclo di chemioterapia per contrastare questa particolare forma di leucemia.

 

Si tratta di una terapia molto pesante che ha debilitato l’organismo dell’ottantaseienne Silvio e portato alla polmonite bilaterale acuta. Le difficoltà respiratorie del Cav (“Mi manca l’aria”) lo hanno costretto a un secondo ricovero al San Raffaele. Berlusconi, arrivato in ospedale alle 5 del mattino, è stato sottoposto a un secondo ciclo di cure chemioterapiche. Il “vecchio leone” di Arcore starebbe reagendo positivamente alle cure. La situazione, per ora, resta stazionaria…

 

 

BERLUSCONI

Estratto da open.online

 

(...) 

 

SILVIO BERLUSCONI

La chemioterapia
L’esperto spiega che la chemioterapia è la cura necessaria: «Si usa in genere la azacitidina, una terapia demitilante che si somministra per via sottocutanea per sette giorni al mese». Si deve poi somministrare periodicamente. L’obiettivo è portare alla guarigione il midollo osseo in tempi lunghi. Sperando che non dia tossicità. Invece in caso di leucemia acuta si usa il trattamento d’urto, quello per via endovenosa. Tra gli effetti collaterali Pagano spiega che il paziente può andare incontro all’aplasia post chemioterapica.
 
«Si tratta di un periodo di 15 giorni durante il quale non ha difese nei confronti delle infezioni perché i globuli bianchi sono molto bassi», aggiunge il dottore. «In queste condizioni si possono sviluppare infezioni di tipo batterico o fungino», fa sapere. E il paziente può rischiare una sofferenza cardiaca e un numero crescente di episodi emorragici. Tra cui il più pericoloso è quello cerebrale. Oltre al rischio di polmoniti e sepsi.

silvio berlusconi bacia marta fascina durante il discorso di giorgia meloni

 
 
La pastiglia
Il Corriere della Sera invece scrive che Berlusconi sta assumendo la chemioterapia tramite una pastiglia. Che non comporta, dice, la nausea e la caduta dei capelli. I dolori alla schiena che hanno afflitto l’ex Cavaliere invece sono una delle conseguenze della malattia. E sono legati alla leucemia anche i rischi di processi infiammatori a cascata. Come la polmonite, curata con gli antibiotici e che dovrebbe avere i primi effetti a breve. (...)
 
Prognosi e diagnosi La particolarità della forma che ha colpito Silvio Berlusconi è che la malattia è caratterizzata dall’aumento di una particolare popolazione di globuli bianchi: i monociti. Il trattamento è richiesto quando le cellule cancerose aumentano così tanto da bloccare la produzione di globuli rossi, piastrine e globuli bianchi normali da parte del midollo osseo. La prognosi associata alle neoplasie del sangue sta migliorando significativamente in tutte le fasce d’età. Le immunoterapie, i farmaci a bersaglio molecolare e gli approcci intercellulari stanno modificando la storia clinica del trattamento dei tumori. Sebbene il tasso di successo sia ancora molto variabile, queste nuove prospettive fanno davvero ben sperare.

SILVIO BERLUSCONI

barbara berlusconi al san raffaele PAOLO BERLUSCONI AL SAN RAFFAELELuigi Berlusconi AL SAN RAFFAELEpaolo berlusconi all uscita del san raffaele

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…