bersani renzi

BERSANI METTE A DIETA IL DUCETTO – ALTRO CHE 40%! IN CASO DI SCISSIONE IL PD DI MATTEO RACCATTA UN MISERO 27%. E C’E’ CHI IPOTIZZA UN 22% - D’ALEMA & CO. POTREBBE PUNTARE AL 10% E PIU’: OLTRE A VENDOLA RACCOGLIEREBBE CONSENSI PURE TRA I PENTASTELLATI – SECONDO I SONDAGGI, NESSUNO ACQUISIREBBE IL PREMIO DI MAGGIORANZA – LARGHE INTESE INEVITABILI

 

Monica Rubino per la Repubblica

 

DALEMA RENZIDALEMA RENZI

Se la scissione non si riuscisse a evitare, il Pd renziano reggerebbe l'urto. Sul tavolo del segretario (quasi dimissionario) Matteo Renzi arriva infatti un sondaggio che dà il suo partito senza la sinistra al 27%. Mentre un'ipotetica lista da Bersani-D'Alema a Vendola arriverebbe al 7%.

 

Sebbene ancora del tutto virtuale, si tratta comunque di una prima fotogafia di quanto potrebbe valere un Pd scisso a guida renziana. A scattarla l'istituto di ricerche Emg diretto da Fabrizio Masìa, il sondaggista di Enrico Mentana arruolato lo scorso autunno anche da Palazzo Chigi ("dopo aver vinto una regolare gara", tiene a specificare). Per la precisione, il sondaggio è stato condotto la scorsa settimana su un campione rappresentativo di italiani composto da oltre 2000 persone.

BERSANI RENZIBERSANI RENZI

 

"Il Pd, che attualmente si attesta attorno al 31%, con la scissione perderebbe 4 punti - spiega Masìa - in compenso la lista di Bersani e D'Alema potrebbe intercettare anche una piccola quota di elettori del M5S, quei rivoli di sinistra presenti in un soggetto trasversale come i Cinque Stelle che ritornano alle origini, magari attratti dalla presenza di big storici. Ovviamente questo è un dato iniziale, tutto da costruire: il potenziale potrebbe essere superiore e salire fino al 10-12%.

 

NICKI VENDOLA NICKI VENDOLA

O inferiore: pensiamo ad esempio alle ultime amministrative a Torino e Roma dove la sinistra di Airaudo e quella di Fassina non hanno superato il 4%, un risultato al di sotto delle aspettative. In ogni caso il Pd reggerebbe il colpo della scissione".

 

Ma un altro sondaggio, quello di Ipr Marketing-Tecné, presentato il 30 gennaio durante il programma Porta a Porta è più generoso nei confronti di un'ipotetica lista D'Alema-Bersani, che otterrebbe almeno l'11% per cento. Mentre senza D’Alema e il resto della minoranza dem, il Pd si attesterebbe intorno a un più modesto 22%. Inoltre, se si andasse a votare subito con la legge elettorale modificata dalla Consulta, nessun partito raggiungerebbe la soglia del 40 % necessaria a ottenere il premio di governabilità, nemmeno il M5S che comunque da solo raggiungerebbe il 30%.

 

PIERLUIGI BERSANI E MATTEO RENZIPIERLUIGI BERSANI E MATTEO RENZI

"Ovviamente, tutto dipenderà anche dal sistema elettorale - chiarisce ancora Masìa - se ragioniamo in una logica proporzionale, una lista una separata può avere buoni risultati. Mentre in un sistema maggioritario potrebbe risultare schiacciata".

 

matteo renzi giuliano pisapia a milano pranzo con la modamatteo renzi giuliano pisapia a milano pranzo con la moda

Nella guerra dei sondaggi Giuliano Pisapia per il momento è fuori dai giochi, escluso dal conteggio in attesa delle sue prossime mosse (martedì ha lanciato il suo movimento Campo Progressista a Milano e ieri ha incontrato Renzi): "La lista di Pisapia è ancora un'incognita: bisognerà capire se preferirà dialogare con i vendoliani di Sel o con

 

il Pd renziano", afferma il direttore di Emg, che conclude: "La situazione è ancora molto liquida: va monitorata la ricomposizione del quadro politico all'interno dei Cinque Stelle e si dovrà vedere anche come si riorganizzerà il centrodestra".

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...