rachel dolezal

BLACK IS BACK - RICORDATE RACHEL DOLEZAL, LA DONNA BIANCA CHE SI SPACCIAVA PER NERA PER INSEGNARE ''AFRICAN STUDIES'' ALL'UNIVERSITÀ E FARE L'ATTIVISTA PER I DIRITTI DELLE MINORANZE? HA PUBBLICAO UN LIBRO IN CUI RACCONTA: ''HO PERSO IL LAVORO, GLI AMICI E LA FAMIGLIA. NON SARÒ AFROAMERICANA MA SONO E MI SONO SEMPRE SENTITA NERA''. E GLI ATTACCHI RIPARTONO

Annalisa Chirico per il Giornale

 

 rachel dolezal si ritiene afroamericana rachel dolezal si ritiene afroamericana

Spacciarsi per nera al sol fine di fare carriera. È questa l' accusa che si abbatte su Rachel Dolezal: ti sei finta afroamericana, una di noi, pur non essendo affatto tale; ci hai raggirato, e ora che l' inganno è svelato pubblichi un libro per lavarti la coscienza e rifarti l' immagine. S' intitola «In full color» il memoir di Dolezal, fino a ieri attivista per i diritti dei neri, leader di una sezione locale della National Association for the Advancement of Colored People, oggi additata come «campionessa del travestimento» dagli stessi in difesa dei quali si è sempre battuta.

 rachel dolezal tutta lampada e extension rachel dolezal tutta lampada e extension

 

È bastata una foto su Instagram che preannunciava il lancio in libreria per innescare il putiferio social. «Spiegatemi, per favore, che ne sa lei di che cosa voglia dire essere una donna nera AUTENTICA?», ha commentato un utente. «Non conoscerai MAI le nostre lotte e non m' importa quanto spray scurente ti cospargi sui capelli», osserva un altro.

 

 «Non comprendi davvero l' Esperienza Nera perché nascondi ancora il tuo privilegio bianco». «Firmare un libro fondato su una bugia è uno schiaffo in faccia a tutte le donne nere che lottano e non riescono a pubblicare alcunché per via dei pregiudizi».

 rachel dolezal bionda e coi capelli lisci rachel dolezal bionda e coi capelli lisci

 

«Dolezal ha ottenuto un contratto con un editore mentre gli scrittori neri non riescono a farsi pubblicare neppure un articolo». Insomma, un' accoglienza gelida per la fatica letteraria della donna che a giugno dello scorso anno ha assistito, inerme, alla frantumazione del castello di carta edificato in anni e anni di assidua militanza. «Quest' uomo è suo padre?», le chiede inaspettatamente un cronista armato di microfono e telecamera. «Sì», risponde lei.

 

«Ma se lui è suo padre, lei è davvero afro- americana?». Cala il gelo, la voce s' incrina, Dolezal capisce la trappola e si dilegua. Come nel romanzo di Javier Cercas, in cui il protagonista si spaccia per un deportato nei campi di concentramento che non ha mai visitato, l'«impostore» non è tale in eterno. I genitori di Dolezal diffondono le sue foto da bambina, bionda, pelle chiara, stirpe caucasica fino al midollo.

 le ozze di rachel dolezal le ozze di rachel dolezal

 

 Le conseguenze per lei, che nel frattempo ha avuto un matrimonio di cinque anni con un uomo nero, ha costruito una carriera accademica attorno alle radici afro, si è specializzata nelle treccine che le contornano il volto scurito dal fondotinta, sono implacabili: la NAACP la obbliga alle dimissioni, la Eastern Washington University non le rinnova il contratto, chi la conosce smette di risponderle al telefono e lei rimane da sola con due figli da mantenere.

 

«Ho perso due terzi dei miei amici. Non ho ingannato nessuno. Se le persone si sentono raggirate, me ne dispiace, ma credo sia piuttosto una questione di definizioni. Io non direi che sono afroamericana, direi piuttosto che sono nera, questo fa una differenza», spiega a «Vanity Fair». «Io non sono una maschera. Non so come funzioni sul piano spirituale o metafisico, ma so che dacché ho memoria ho sempre avuto consapevolezza e connessione con l' esperienza nera, e ciò non mi ha mai abbandonato».

rachel dolezalrachel dolezal

 

Eppure nel tentativo estremo di riabilitazione, «In full color», nella speranza di essere riammessa all' interno della comunità alla cui causa ha dedicato mille battaglie, pubblicazioni e sit-in di protesta, Dolezal non supera l' esame del colore della pelle che non è nera quanto si conviene. Ha tradito, sì, forse. Ha omesso, certamente.

 

Ma ha pure lottato contro la discriminazione della quale adesso è vittima, suo malgrado. In un percorso inverso a quello della popstar Michael Jackson, ossessionato dalla pelle chiara e dalla forma affinata del naso, Dolezal ha inseguito il sogno di essere nera, pur non vantando neppure un grammo di sangue afro nelle vene. Un' assenza imperdonabile, se vuoi batterti in nome della Black Experience.

 

i genitori di rachel dolezali genitori di rachel dolezalrachelrachelrachel dolezal 1rachel dolezal 1rachel dolezalrachel dolezal rachel dolezal finta nera nel bosco rachel dolezal finta nera nel bosco rachel dolezal finta mulatta rachel dolezal finta mulattarachel dolezal 9rachel dolezal 9rachel dolezal 10rachel dolezal 10 rachel dolezal attivista per i diritti degli afroamericani rachel dolezal attivista per i diritti degli afroamericanirachel1rachel1

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...