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BOLSONARO MEJO DEL DIVINO OTELMA - IL TRUMP BRASILIANO LEGGE IL FUTURO: “HO TRE ALTERNATIVE: ESSERE ARRESTATO, VENIRE UCCISO O VINCERE LE ELEZIONI DEL PROSSIMO ANNO” – IL PRESIDENTE, DIETRO A LULA NEI SONDAGGI, SI PORTA AVANTI DICENDO CHE NON ACCETTERÀ UN RISULTATO CHE LO VEDE PERDENTE, SFIDA I GIUDICI DELLA CORTE SUPREMA (CHE HANNO “SALVATO” LULA) A PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE ESPLOSIVA DEL 7 SETTEMBRE E INCORAGGIA I BRASILIANI AD ARMARSI (MA HA ANCHE DEI DIFETTI...)

Paolo Manzo per “il Giornale”

 

Jair Bolsonaro 1

«Ho tre alternative per il mio prossimo futuro: essere arrestato, venire ucciso o vincere le elezioni del prossimo anno». Ecco come vede i prossimi dodici mesi il presidente del Brasile Jair Bolsonaro che sabato sera ha parlato al primo «incontro fraterno dei leader evangelici», nella città di Goiânia, a 200 Km dalla capitale Brasilia.

 

Un discorso destinato ad aumentare le polemiche quello di Bolsonaro, che si trova ormai dietro nei sondaggi rispetto all'ex presidente Lula le cui condanne per corruzione sono state provvidenzialmente (per lui) cancellate dalla Corte Suprema verde-oro (STF). «Abbiamo un presidente che non desidera né provoca rotture, ma tutto ha un limite.

 

BOLSONARO LULA

Non possiamo continuare a convivere con questo», ha detto il Mito, così chiamano Bolsonaro i suoi supporter, di se stesso con chiaro riferimento ai giudici che nei giorni scorsi hanno paventato l'ipotesi di demonetizzare i canali Youtube di infuencer bolsonaristi, oltre che vietare alcune manifestazioni potenzialmente violente, il prossimo 7 settembre, data dell'Indipendenza del Brasile.

 

LA MASCHERINA DI BOLSONARO CON SE STESSO

Quel giorno si sa già che il Paese sudamericano si dividerà in due, con i bolsonaristi accompagnati dallo stesso presidente a Brasilia e a San Paolo da un lato, e dall'altro chi si oppone, supporter di Lula in testa. La tensione è molto elevata. Bolsonaro, dopo avere criticato le azioni di STF e Tribunale superiore elettorale (TSE) che hanno a suo giudizio «colpito» troppi bolsonaristi nell'ultimo periodo, si è appellato anche all'elettorato evangelico, già decisivo per lui alle presidenziali del 2018.

 

«So che la stragrande maggioranza dei leader evangelici parteciperà alla nostra festa dell'indipendenza del prossimo 7 settembre. Deve farlo perché il diritto a scendere in piazza è garantito dalla nostra Costituzione e spero che la giustizia non voglia prendere provvedimenti per reprimere questo movimento».

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In tono di sfida, Bolsonaro ha anche invitato i giudici del STF a partecipare alle sue manifestazioni in programma tra una settimana. «Invito anche solo uno degli undici giudici della Corte suprema a salire sul palco per parlare con il popolo brasiliano» per poi suggerire che non accetterà il risultato delle elezioni del 2022, se verrà sconfitto.

 

bolsonaro

E proprio per questo ha paventato le già citate alternative per il suo futuro: «Arrestato, ucciso o vincitore!». Non c'è però nessuna possibilità di arresto perché, a suo dire, «nessun uomo qui sulla terra mi spaventa». «Morto? Dipende da Dio.

 

E allora vincerò, con Dio al mio fianco». Nella parte finale del suo discorso Bolsonaro ha dichiarato di non voler fare un colpo di Stato come invece sostengono alcuni suoi oppositori e parte dei media brasiliani. «Sono già presidente, cosa dovrei fare, un golpe contro di me?», si è chiesto ironicamente rivolgendosi alla platea evangelica.

 

bolsonaro

Venerdì il presidente aveva incoraggiato la popolazione ad armarsi, confrontando l'acquisto di fucili e di fagioli, in un momento in cui il governo federale è criticato per i prezzi elevati del cibo. «Tutti devono comprare un fucile perché le persone armate non saranno mai ridotte in schiavitù». Il giorno dopo Bolsonaro aveva risposto sul web alle critiche di un internauta che aveva postato la foto di un fucile in un piatto con la frase «non ti nutre» dicendo che un fucile «ti garantisce la libertà di lavorare e nutrirti. Senza la libertà potrete solo dipendere dalle briciole dello Stato». Il 4 agosto, invece, aveva addirittura accennato all'ipotesi di un uscire dalle «quattro righe della Costituzione» per risolvere i suoi problemi con STF e TSE.

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