BONO QUESTO! - IL “PIZZINO” A RENZI, AI FAN DEGLI U2 NON È PIACIUTO. “DOPO L’APPOGGIO DELLA P2 ANCHE QUELLO DEGLI U2?” - “ABBIAMO CAPITO CHE IN QUESTI GIORNI BONO VOX NON HA UNA FAVA DA FARE” - RAI, IL RIPETITORE ANZALDI E LA DIFFUSIONE DEL VERBO
Bono con Portia De rossi e Ellen Degeneres
Gianluca Roselli per Il Fatto quotidiano
“Caro Mateo”. Inizia proprio così, con il nome sbagliato, la lettera di Bono Vox, il cantante degli U2, a Renzi. Un messaggio di plauso e sostegno. Anzi, un vero endorsement. “Una breve nota per congratularmi con te per aver consolidato gli italiani intorno alla propria grande creatività e una visione del futuro che include tutti. Siamo orgogliosi di vedere una delle nostre nazioni preferite avere la leadership che merita”, recita il testo, che ha fatto arrabbiare i fan italiani.
bono and u made a very rockstar appearance
Insomma, dopo essere andato a braccetto con Nelson Mandela, Bill Clinton, il Dalai Lama, Lula, Barack Obama e molti altri, ed essere anche ricevuto dal Papa, Bono scende qualche gradino, fino al rottamatore. Che sicuramente avrà gradito.
L’ex sindaco di Firenze è un grande fan degli U2. Tanto da averci scritto un libro. Nel 2006, infatti, per la casa editrice Giunti, l’allora presidente della provincia di Firenze dava alle stampe ‘’Tra De Gasperi e gli U2. I trentenni e il futuro’’. Un libercolo in cui il ragionamento di fondo di Renzi era che i ragazzi nati dopo il 1980 avessero imparato la politica più dalle canzoni del gruppo irlandese che dai discorsi dello statista democristiano.
Si può capire, dunque, l’emozione del premier nel ricevere un biglietto autografo del mito della sua giovinezza. E ce lo immaginiamo, il giovane Renzi, a un concerto degli U2. “I can’t believe the news todaaay... Sunday bloody Sundaaay...”.
Bono, del resto, è una delle rock star più politicizzate del pianeta. Dalla causa irlandese alle battaglie contro le dittature, dalle campagne per combattere la fame nel mondo (Live Aid nel 1985) a quella per l’abbattimento del debito. Tanto che i suoi critici l’hanno accusato di pensare più alla politica che alla musica.
La missiva a Renzi, però, ai fan non è piaciuta. E molti di loro hanno invaso Facebook e Twitter di messaggi. “Dopo l’appoggio della P2 anche quello degli U2?” cinguetta un utente. “Da amico era meglio se ti facevi li cazzi tua”, scrive un altro. “Abbiamo capito che in questi giorni Bono Vox non ha una fava da fare”.
“Non ci sono più i Bono Vox di una volta”. “La cosa che mi dispiace di più è constatare il cattivo invecchiamento di Bono Vox”. Per alcuni il messaggio del leader degli U2 “suona tanto come una presa per i fondelli”. “No caro Bono Vox - lo smentisce un tweet - l’Italia merita un leader migliore del logorroico fiorentino”.
Insomma, bocciato. Ma non è la prima volta che Bono dice la sua sulla politica italiana. Accadde, in negativo, nel 2010 quando propose la cacciata del nostro Paese dal G8 perché Silvio Berlusconi non aveva rispettato gli impegni presi per aiutare l’Africa.
Ora, invece, ci aspettiamo un bell’invito di Bono a Palazzo Chigi. Volete mettere l’impatto mediatico? La foto della stretta di mano tra il leader degli U2 e il presidente del Consiglio farebbe in un lampo il giro del pianeta. Qualche spiritosone, però, sempre sul web, fa notare che Bono avrebbe dovuto aggiungere un Post Scriptum: “Mateo, dimenticavo, visto che di cancellare il vostro debito pubblico non se ne parla, almeno cerca di far crescere il Pil...”.
2. RAI, IL RIPETITORE ANZALDI E LA DIFFUSIONE DEL VERBO
Il Fatto quotidiano
LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI RENZI A NAPOLI jpeg
Michele Anzaldi è uno di quei portavoce di politici che, dai e ridai, poi si ritrovano deputati. Non è l’unico, ce ne sono pure altri. Lui, ex addetto stampa di Francesco Rutelli, ora è diventato uno dei massimi custodi del culto renziano. Membro della Vigilanza Rai, in questi mesi si è fatto notare per la lettera scritta alla presidente della Rai per protestare contro l’imitazione di Maria Elena Boschi da parte di Virginia Raffaele. Ora, di fronte al messaggio di Bono a Renzi, Anzaldi deve aver avuto una sorta di orgasmo.
Tanto da scrivere sull’Huff. Post: “Verrebbe da coniare l’hashtag #Bonocambiaverso, sull’onda delle parole simbolo del cambiamento impresso da Renzi alla politica italiana. Un grande riconoscimento per quel giovane che nel 2006, nel suo libro Tra De Gasperi e gli U2, sosteneva che i giovani oggi si appassionano alla politica molto più seguendo un intervento di Bono Vox che non studiando le grandi figure del passato”.
Poi parte l’ordine di servizio per Viale Mazzini. “È una vera notizia”, scrive Anzaldi, “degna di attenzione dei servizi di cultura e politica di tutte le redazioni del servizio pubblico Rai, che siamo sicuri saranno già all'inseguimento di portavoce e uffici stampa del leader degli U2”. No comment.