mario draghi boris johnson

“DRAGHI È UN ECONOMISTA STRAORDINARIO, È UN PIACERE ASCOLTARLO” - BORIS JOHNSON LODA SUPER-MARIO E RICORDA IL “WHATEVER IT TAKES”: “LA SENTII A LANCASTER HOUSE, ERA IL 2012. NON CHE IO FOSSI NECESSARIAMENTE D’ACCORDO NEL SALVARE L’EURO, MA FU UN SUCCESSO INCREDIBILE” - “DURANTE IL VERTICE DRAGHI CI HA ILLUSTRATO QUALCOSA DI FONDAMENTALE: COME RILANCIARE LE NOSTRE ECONOMIE, CON DINAMISMO…” – VIDEO

 

 

 

mario draghi e boris johnson con la moglie

1 - JOHNSON ELOGIA RUOLO DRAGHI NEL G7, 'GRANDE ECONOMISTA'

 (ANSA) - CARBIS BAY, 13 GIU - Boris Johnson ha evocato l'importanza di una relazione "molto stretta e speciale" fra Regno Unito e Italia a conclusione del vertice G7 di Carbis Bay. Ha poi sottolineato il rapporto con Mario Draghi, che ha definito "un economista brillante", evidenziandone il ruolo guida nella prima sessione del vertice e ricordando ancora una volta "la grande efficacia" del discorso del "whatever it takes" con cui l'attuale presidente del Consiglio annunciò da numero uno della Banca centrale europea l'intervento destinato a salvare l'euro.

SEI BELLA COME IL Whatever it takes di mario draghi

 

2 - LA BATTUTA DI JOHNSON SUL PREMIER ITALIANO: “BRAVISSIMO, MA IO NON AVREI SALVATO L’EURO”

Estratto dell’articolo di Antonello Guerrera per “la Repubblica”

 

«C'è una profonda special relationship tra Italia e Regno Unito, che si sta approfondendo sempre di più», spiega Johnson, «l'Italia è un incredibile partner e», rivela, «abbiamo appena firmato l'accordo bilaterale per i rapporti post Brexit, che regolerà sicurezza, tecnologia, commercio».

 

mario draghi e boris johnson

Poi su Mario Draghi e l'ispirazione del suo «whatever it takes » che ora Johnson ripete sempre nelle difficoltà: «Ricordo quella sua frase che salvò l'euro, la sentii a Lancaster House, era il 2012. Non che io fossi necessariamente d'accordo nel salvare l'euro», scherza, «ma fu un successo incredibile. Mario è un economista straordinario, è un piacere assoluto ascoltarlo».

mario draghi bce

 

«Durante il vertice», continua il primo ministro britannico, «Draghi ci ha illustrato qualcosa di fondamentale: come rilanciare le nostre economie, con dinamismo». Ma Johnson nei mesi scorsi ha fatto un altro annuncio cruciale: la sua " Global Britain" post Brexit punterà decisamente sull'Oriente e sull'Indo- Pacifico, tanto che ha inviato un'intera flotta militare: «È la zona del mondo dove nei prossimi 20-30 anni vedrete la più dinamica crescita economica, dove il peso della classe media crescerà decisamente.

 

Ora ci sono alcune tensioni nell'area », continua riferendosi alla Cina, «ma credo potremo placarle imponendo il rispetto delle regole internazionali nelle quali crediamo. E il Regno Unito, insieme ai partner del G7, Italia inclusa, è determinato a farlo».

MARIO DRAGHI.

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