vincenzo de luca gennaro sangiuliano

“SANGIULIANO? E’ IL MINISTRO DELLE CERIMONIE”, “DE LUCA SEMBRA WANDA OSIRIS, VUOLE L’APPLAUSO” - BOTTA E RISPOSTA TRA IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA E IL MINISTRO DELLA CULTURA, CHE POTREBBE ESSERE IL CANDIDATO IN REGIONE PER IL CENTRODESTRA - DE LUCA AZZANNA: “OGNI FINE SETTIMANA IL MINISTRO STA QUI PER 3-4 CERIMONIE. MI SONO PERMESSO DI SEGNALARE AI CAMPANI, COMUNIONI, MATRIMONI, IL MINISTRO VI PORTERÀ FIORI, PASTARELLE”. LA REPLICA DI SANGIULIANO: “A ME DE LUCA DIVERTE, FA UN’OTTIMA IMITAZIONE DI CROZZA CHE FA UN OTTIMA IMITAZIONE DI DE LUCA. È UN MOVIMENTO CIRCOLARE”

Estratto dell’articolo di Alessio Gemma per www.repubblica.it

 

MATTEO RENZI - AUGUSTO MINZOLINI - VINCENZO DE LUCA

Prove di Regionali, volano fendenti tra potenziali sfidanti. «Vedo prevalere i ministri delle cerimonie rispetto a quelli della sostenza», attacca Vincenzo De Luca puntando su Gennaro Sangiuliano, dato come candidato della Destra a Palazzo Santa Lucia. Gli replica a stretto giro il ministro della Cultura: «De Luca mi sembra Wanda Osiris, vuole l’applauso. Pensasse agli ospedali e alla Vesuviana».

VINCENZO DE LUCA

 

Lo scontro va in scena alla prima giornata de Il Riformista, all’Hotel Romeo. Con Matteo Renzi, senatore di Italia Viva, direttore editoriale della testata, che fa da anfitrione e si diverte a tirare per la giacca Gaetano Manfredi, un altro ipotetico candidato del centrosinistra alle Regionali.

 

gennaro sangiuliano

A dare fuoco alle polveri, lo Sceriffo di Salerno: «Ogni fine settimana il ministro sta qui per 3-4 cerimonie. Mi sono permesso di segnalare ai campani, comunioni, matrimoni, il ministro vi porterà fiori, pastarelle». De Luca va via e arriva Sangiuliano, i due non si incrociano. Ma per la prima volta il ministro replica alle battute del governatore: «A me De Luca diverte, fa un’ottima imitazione di Crozza che fa un ottima imitazione di De Luca. È un movimento circolare.

 

vincenzo de luca 1

De Luca mi sembra Wanda Osiris , gli piace scendere lo scalone e avere l’applauso. Io ministro delle cerimonie proprio no, se andiamo alla Floridiana o all’Albergo dei poveri, vediamo quello che sto facendo. Di solito non replico mai: faccio querele e qualcuna comincio a vincerla. Se fossi De Luca, mi occuperei più degli ospedali. Grandi istituzioni certificano la qualità della sanità campana: 1 su 2 non riesce a curarsi. O lo porterei sulla Vesuviana, una cosa inenarrabile. Comunque da parte mia nessuno contro, io sono sempre per la collaborazione istituzionale».

 

gennaro sangiuliano foto di bacco (3)

E qui si consuma il siparietto più gustoso della giornata. Il ministro chiama in causa Manfredi in prima fila: «Confermi che collaboro?». E il sindaco replica: «Vero, sempre». Renzi, seduto accanto all’ex rettore, punzecchia: «Manfredi, ma guarda che paraculo». Lo stesso epiteto che il senatore fiorentino affibbia a Manfredi quando il professore sguscia cosi dalla domanda sulla sua candidatura alle Regionali: «Io faccio il sindaco...».

 

Sul suo futuro politico, Sangiuliano prova a zigzagare: «Sono candidato a fare il ministro, fino al 2032 anche col secondo governo Meloni. Poi avrò 70 anni e me ne andrò in pensione, riprendo a scrivere libri». Per poi aggiungere, senza chiudersi le porte: «Comunque, ho una leader che si chiama Meloni e faccio quello che mi dice».

 

vincenzo de luca e le smart card per il covid 1

De Luca invece risponde così a chi gli chiede se intende fare il terzo mandato in Regione, le Europee o il segretario del Pd: «Spero in una buona condizione di salute. Per il resto divertiamoci, teniamo aperti tutti scenari. […]». Intanto il governatore non perde l’occasione per infilzare la segretaria del suo partito, Elly Schlein, che a Napoli il giorno prima gli aveva consigliato di cambiare titolo al suo libro: da “Nonostante il Pd” a “Grazie Pd”.

 

gennaro sangiuliano arriva alla cena di fdi a palazzo brancaccio

De Luca rimarca: «Io darei un altro titolo, grazie a De Luca, grazie a cui anche il Pd vince qualche volta». Poi il solito refrain contro Schlein: «Non rappresenta il rinnovamento - attacca l’ex sindaco di Salerno - dietro di lei tutti i capicorrenti. L’unico vero rinnovatore del Pd sono io, non avendo correnti, padroni, sono un uomo libero». […]

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