VIENI AVANTI, RENATINO – BRUNETTA RISPONDE A GIULIO TREMONTI SULLA LETTERA INVIATA AL GOVERNO ITALIANO NEL 2011 DALLA BCE (TRICHET-DRAGHI) CHE CONDANNÒ A MORTE IL GOVERNO BERLUSCONI: “NON SONO STATO L'ESTENSORE DELLA LETTERA, COME SOSTIENE TREMONTI. SONO STATO, INVECE, A DIFFERENZA SUA, IL MINISTRO CHE IL 4 AGOSTO 2011 VENNE A CONOSCENZA DELL'ESISTENZA DELLA MISSIVA, NATA A FRANCOFORTE, E CHE INFORMÒ PRONTAMENTE E RESPONSABILMENTE BERLUSCONI”…
Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, risponde all'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti sulla lettera inviata al governo italiano nel 2011 dal presidente della Bce Jean-Claude Trichet e dal presidente designato Mario Draghi affermando di non essere l'estensore della missiva ma di avere responsabilmente informato l'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
«Oggi, in un'intervista al Corriere della Sera , il professor Giulio Tremonti si ostina a riproporre una ricostruzione falsa e arbitraria dell'origine della lettera che il 5 agosto 2011 l'allora presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, e l'allora presidente designato, Mario Draghi, governatore della Banca d'Italia, inviarono al governo italiano guidato da Silvio Berlusconi». Così il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta in una nota diffusa per correggere la versione del suo ex collega.
«Un puntuale, mai smentito, resoconto della vicenda è contenuto nel mio libro "Berlusconi deve cadere" (maggio 2014). Non sono stato l'estensore della lettera, come sostiene Tremonti, allora ministro dell'Economia e delle Finanze. Sono stato, invece, a differenza sua, il ministro che il 4 agosto 2011 venne a conoscenza dell'esistenza della missiva, nata a Francoforte, e che informò prontamente e responsabilmente il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, alla presenza del sottosegretario Gianni Letta. Ogni altra versione dei fatti è priva di fondamento», conclude il ministro da poco uscito da Forza Italia.
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