BYE BYE URSULA – SOCIALISTI E LIBERALI VANNO ALL’ATTACCO DELLA VON DER LEYEN, ORMAI SEMPRE PIÙ “OCA ZOPPA”: IL COMMISSARIO SPAGNOLO JOSEP BORRELL (DEL PSE) E IL FRANCESE THIERRY BRETON (RENEW) VANNO ALLO SCONTRO FRONTALE E ACCUSANO LA PRESIDENTE DI “FAVORITISMO” PER AVER NOMINATO IL TEDESCO MARKUS PIEPER COME RAPPRESENTANTE PER LE PMI (DI CUI IL PARLAMENTO UE OGGI HA CHIESTO LA REVOCA) - NEL MIRINO C’È ANCHE L’ISTITUZIONE DI UN INVIATO SPECIALE PER LA DIFESA. SONO SCUSE PER IMPEDIRE LA RIELEZIONE DI URSULA ORMAI MELONIZZATA (E INFATTI AVANZANO I CANDIDATI ALTERNATIVI DRAGHI E METSOLA)
IL PE CHIEDE LA REVOCA DI PIEPER DA INVIATO UE PER PMI
(ANSA) - L'Eurocamera ha approvato l'emendamento presentato dai Verdi al testo di valutazione definitiva del bilancio Ue in cui si chiede all'esecutivo Ue di revocare la nomina di Markus Pieper a inviato dell'Ue per le Pmi, scelta sulla quale la presidente della Commissione Ursula von der Leyen è stata oggetto di forti critiche. Nell'emendamento, passato con 382 voti favorevoli, 144 contrari e 80 astensioni viene osservato "con preoccupazione che il candidato prescelto è un deputato uscente del partito politico tedesco di von der Leyen e si invita la Commissione a porre rimedio alla situazione"
ursula von der leyen foto di bacco (3)
E' passato a larga maggioranza, quindi, l'emendamento presentato dai Verdi che, di fatto, sconfessa la nomina avallata da von der Leyen di Pieper, eurodeputato del Ppe e della Cdu, a nuovo inviato Ue per le piccole e medie imprese. In un estremo tentativo, il Ppe ha presentato un emendamento orale prima che si votasse la proposta dei Verdi in cui veniva difesa la nomina di Pieper sottolineando la necessità di un riferimento comune per le pmi europee. Tuttavia, la maggioranza dell'Aula si è opposta alla possibilità che l'emendamento venisse messo in votazione. La nomina di Pieper da giorni tiene banco nel dibattito a Bruxelles dopo che 4 commissari, in una lettera, hanno sottolineato la scarsa trasparenza della procedura appoggiando la tesi che gli altri due candidati in lizza avessero requisiti più idonei per ricoprire il ruolo per cui è stato scelto l'eurodeputato tedesco
PORTAVOCE, PIEPER? COMMISSIONE È AUTONOMA SU SCELTA STAFF
(ANSA) - La Commissione Europea insiste sul fatto che la nomina di Markus Pieper a inviato dell'Ue per le Pmi ha rispettato "la procedura appropriata" e ricorda che la Commissione "è autonoma per quanto riguarda la scelta del suo staff". Lo dichiara un portavoce dell'esecutivo Ue. L'Eurocamera ha approvato l'emendamento presentato dai Verdi al testo di valutazione definitiva del bilancio Ue in cui si chiede all'esecutivo Ue di revocare la nomina di Pieper. Il portavoce ha sottolineato che la Commissione "rispetta" le prerogative del Parlamento e risponderà "in generale" alla valutazione del bilancio, "come fa sempre", che "è positivo".
OLAF SCHOLZ URSULA VON DER LEYEN EMMANUEL MACRON
“NOMINE DI FAVORE AL PPE”: RIUNIONE DI FUOCO IN COMMISSIONE UE, VON DER LEYEN FINISCE SOTTO PROCESSO
Estratto dell’articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”
«Non è una questione di procedure, ma di collegialità politica». L’attacco è stato durissimo. Contro Ursula von der Leyen. Critiche esplicite mosse durante la riunione della Commissione che si è svolta ieri mattina. E a muoverle sono stati due commissari di peso: l’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, e il titolare del Mercato interno, Thierry Breton. Il primo socialista e il secondo liberale.
GIORGIA MELONI E URSULA VON DER LEYEN A FORLI
Non capita spesso una discussione così accesa durante le sedute ufficiali dell’esecutivo europeo. Ma ieri i colpi non sono mancati. Con tutti i commissari del Ppe, dal greco Schinas all’austriaco Hahn, schierati in difesa della presidente della Commissione.
Due gli oggetti della lite. Il cosiddetto “caso Markus Pieper”, l’europarlamentare popolare tedesco nominato proprio in questi giorni rappresentante speciale della Commissione per le piccole e medie imprese; e poi l’idea di istituire un inviato speciale per la “Sicurezza e la Difesa”.
Sul primo punto era stata già resa nota una lettera di protesta di quattro Commissari, i due che ieri si sono lamentati, insieme all’italiano Paolo Gentiloni e al lussemburghese, Nicolas Schmit, “spitzenkandidat” (candidato alla presidenza della Commissione) del Pse. Questi ultimi due non hanno partecipato alla riunione collegiale di ieri ma hanno delegato gli altri due colleghi a esprimere per loro conto la protesta.
È così accaduto che Borrell è andato dritto per dritto sulla possibile nomina di un rappresentante speciale per la sicurezza e la difesa. L’esponente spagnolo non solo ha contestato che quelle materie rientrano nel suo portafoglio ma anche che von der Leyen ha avanzato la proposta senza consultare né lui né il collegio.
Il francese, invece, se l’è presa con la vicenda Pieper. L’accusa è chiara: si tratta di una nomina di parte. Una lottizzazione a favore del Ppe e della Cdu tedesca. Effettuata alla fine del mandato della Commissione. […] Questa vicenda è stata sollevata anche nel Parlamento europeo perché i risultati del test sostenuto da Pieper sarebbero stati inferiori a quelli di altri due candidati.
ursula von der leyen josep borrell
[…] Von der Leyen si è difesa sostenendo di aver seguito alla lettera tutte le procedure e di non aver violato nessuna regola e nemmeno la collegialità della Commissione. In suo soccorso sono intervenuti quasi tutti i commissari espressione del Ppe.
Alla fine il vicepresidente della Commissione, lo slovacco Maros Sefcovic, ha ammesso lo scontro. E proprio per il suo ruolo istituzionale di ”vice”, pur essendo socialista, ha cercato di ridimensionare l’accaduto.
PAOLO GENTILONI - URSULA VON DER LEYEN - THIERRY BRETON
«Sono stato responsabile per cinque anni delle risorse umane e quindi so quanto sia importante seguire le regole e come rispettare il processo ha osservato - . Tutto ciò è stato fatto anche in questo caso». […] Ma è evidente che anche Sefcovic si è limitato a difendere la procedura burocratica, non la scelta politica. Anche perché la discussione rientra nello scontro elettorale ed una conseguenza della ricandidatura di von der Leyen.
La spaccatura dentro l’esecutivo europeo rischia di indebolire ulteriormente l’attuale presidente. Ormai si discute apertamente di candidature alternative: in particolare quelle di Draghi e Metsola. Dopo questi bracci di ferro sarà più difficile per i Socialisti accettare un suo bis. […]
Thierry BretonTHIERRY BRETON - EUROPEAN MEDIA FREEDOM ACT OLAF SCHOLZ URSULA VON DER LEYEN EMMANUEL MACRONURSULA VON DER LEYEN - GIORGIA MELONI - OLAF SCHOLZursula von der leyen e giorgia meloni a forli ursula von der leyen giorgia meloni 1URSULA VON DER LEYEN - ILLUSTRAZIONE DI POLITICOgiorgia meloni e ursula von der leyen bloccate dai manifestanti a lampedusa 17giorgia meloni e ursula von der leyen a lampedusa 1giorgia meloni e ursula von der leyen bloccate dai manifestanti a lampedusa 16giorgia meloni e ursula von der leyen bloccate dai manifestanti a lampedusa 13ursula von der leyen cdu