antonio tajani matteo salvini mario draghi

“C’È UN’AMPIA DISPONIBILITÀ DI DRAGHI A RISOLVERE I PROBLEMI” - SALVINI E TAJANI HANNO INCONTRATO IL PREMIER A PALAZZO CHIGI E SEMBRA TORNARE IL SERENO SULLA DELEGA FISCALE: "CI SARÀ UNA SOLUZIONE" - IL GOVERNO HA DECISO DI VARARE UNA STRETTA ANTI-EVASIONE DA USARE COME ARMA NEGOZIALE IN PIÙ CON IL CENTRODESTRA: ANTICIPATA L’ENTRATA IN VIGORE DELLE SANZIONI PER GLI ESERCENTI CHE NON HANNO IL POS (CON MULTA-BARZELLETTA DA 30 EURO) E OBBLIGO DI FATTURAZIONE ELETTRONICA PER I FORFETTARI. NON PROPRIO DUE TEMI CARI AL CENTRODESTRA, MA CHE SERVONO PER PROVARE A TRATTARE…

ANTONIO TAJANI MATTEO SALVINI

1 - FISCO:TAJANI,INCONTRO POSITIVO, PENSIAMO CI SARÀ SOLUZIONE

(ANSA) - - "Abbiamo ribadito l'importanza di non alzare tasse. E' stato un incontro positivo. I tecnici si siederanno al tavolo per sistemare delle proposte. Ci rivedremo dopo Pasqua con il presidente del Consiglio e pensiamo che si possa chiudere positivamente" e si possa trovare "una soluzione". Lo ha detto il coordinatore di FI Antonio Tajani al termine dell'incontro con il premier Mario Draghi.

 

 

DANIELE FRANCO E MARIO DRAGHI

2 - FISCO: SALVINI, DRAGHI DISPONIBILE A RISOLVERE PROBLEMI

 (ANSA) - "C'è un'ampia disponibilità di Draghi a risolvere i problemi". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini al termine dell'incontro con il premier Mario Draghi a Palazzo Chigi. "Occorre tagliare le tasse", ha ribadito. "Oggi c'era tutto il centrodestra di governo, è stata una prova di compattezza notevole, spero che Pd e M5s la smettano con le provocazioni".

 

3 - LA STRETTA ANTI EVASIONE

Ilario Lombardo e Luca Monticelli per “la Stampa”

 

PAGAMENTI CONTACTLESS POS BANCOMAT SMARTPHONE

Sul fisco si decide il destino della maggioranza. L'odore della campagna elettorale diventa sempre più forte e in una manciata di ore potrebbe succedere di tutto, perché oggi si incroceranno decisioni già prese e quelle da prendere.

 

Il confronto politico sulla delega fiscale e sul catasto, innervosito dai veti di Lega e Forza Italia, dovrà tener conto delle scelte compiute dal governo, che il Consiglio dei ministri di questa mattina è chiamato a certificare.

 

MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO

Si tratta di norme anti-evasione: per Mario Draghi un'arma negoziale in più con il centrodestra che, a seconda di come verrà usata, potrebbe irrigidire le posizioni o permettere qualche concessione reciproca nelle trattative sulle tasse e sulla casa.

 

Oltre alle semplificazioni utili ad agevolare gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, nel decreto atteso in Cdm è previsto un pacchetto fiscale con alcune misure di contrasto all'evasione, coerenti con gli obiettivi del Pnrr. Il piatto forte sono le sanzioni agli esercenti che non hanno il Pos.

gli italiani amano i contanti 4

 

Sono anni che se ne parla: la norma, slittata al 2023, verrà anticipata al 30 giugno di quest' anno. Le sanzioni si applicano ai commercianti ma anche ai professionisti (medici, avvocati, tassisti e così via) che non consentono ai clienti di pagare con bancomat o carta di credito. La multa, stando alle anticipazioni, dovrebbe essere di 30 euro, come già deliberato, più il 4% del valore della transazione.

 

Al ministero dell'Economia non si nasconde un pizzico di apprensione. La guerriglia dei partiti, all'alba della lunga corsa elettorale, potrebbe essere ancora più esasperata. Quando si toccano temi come contante, evasione e casa, il conflitto è dietro l'angolo. Un altro intervento contenuto nella bozza del decreto stabilisce l'obbligo della fatturazione elettronica ai forfettari, ovvero le partite Iva che beneficiano della flat tax al 15%.

fatture elettroniche 24

 

Sia sulla fatturazione elettronica, sia sui Pos, la Lega in passato aveva fatto le barricate, tanto che il sottosegretario al Tesoro del Carroccio, Federico Freni, impegnato nella mediazione sulla delega fiscale, preferisce non commentare. Proprio la tassa piatta, insieme al catasto, è uno dei temi che ha bloccato la riforma del fisco alla Camera.

 

Il partito di Matteo Salvini, infatti, chiede uno scivolo di due anni per gli autonomi che superano i 65 mila euro - con una aliquota ad hoc da applicare su una soglia di reddito fino a 80 mila euro - prima di rientrare nel regime ordinario dell'Irpef.

 

lotteria degli scontrini

Nel decreto sul tavolo di Palazzo Chigi c'è poi una norma pensata per rafforzare il sistema anti frodi del bonus al 110% sulle ristrutturazioni edilizie che vincola il contribuente a presentare la documentazione all'Enea, prima di accedere al rimborso.

 

La novità sta nell'anticipo dei dati, che dovranno essere inviati prima all'Agenzia. Un'ulteriore stretta nei monitoraggi che potrebbe far storcere il naso ai più puristi tra i difensori del bonus nel M5S. Nel menu compaiono pure le nuove regole che riguardano la lotteria degli scontrini.

 

attenzione al bancomat

L'idea è quella di rivedere i premi e rendere più semplice il concorso, sostituendo il codice da presentare in cassa con uno scontrino dotato di Qr code da scansionare con un'apposita applicazione. Infine, nell'ambito della battaglia economica scatenata dall'Europa e dagli Stati Uniti dopo l'invasione dell'Ucraina per piegare Vladimir Putin e la sua corte, è prevista una sollecitazione dell'Agenzia delle dogane per facilitare i sequestri agli oligarchi russi.

DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI

 

I nodi giuridici non sono pochi. In queste settimane di guerra il ministero dell'Economia ha dato ordine alla Guardia di Finanza di procedere contro ville e yacht dei miliardari affiliati al Cremlino contenuti in una black list. Ora si pone, tra le altre cose, anche il tema di cosa fare dei beni congelati. Sia dal punto di vista societario, sia per quanto riguarda la gestione del patrimonio. Lo Stato attraverso il Demanio ha in carico i costi di manutenzione, cura e tutto il personale stipendiato, almeno finché la guerra non sarà finita e le sanzioni contro i paperoni di Mosca non verranno interrotte.

lotteria degli scontrini per limitare il contantepochi negozi si sono attrezzati per la lotteria degli scontrini

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…