matteo salvini mosca piazza rossa vladimir putin russia

“CAPITONE” ARROSTO – LORENZO PREGLIASCO (“YOUTREND”): “SI STA MATERIALIZZANDO LO SCENARIO PEGGIORE PER LA LEGA: DIETRO A FRATELLI D’ITALIA ANCHE AL NORD” – L’ALA GOVERNISTA DEL CARROCCIO PREPARA L’AVVISO DI SFRATTO PER SALVINI: DOPO LA FIGURACCIA SUL VIAGGIO A MOSCA E IL FLOP REFERENDUM, L’EX MINISTRO DELL’INTERNO FINIRÀ AI GIARDINETTI DAVANTI AL CREMLINO?

 

 

 

 

Emilio Pucci per “il Messaggero”

 

matteo salvini al seggio per i referendum sulla giustizia

L'ala governista lo ha avvisato da tempo, l'invito a Salvini è quello di evitare fughe in avanti sulla guerra in Ucraina, di non isolarsi con atteggiamenti che vengono interpretati come filo-putiniani e soprattutto di valorizzare quanto sta facendo la Lega al governo senza giocare a destabilizzare Draghi; ma anche dai fedelissimi è arrivato un messaggio chiaro: la strategia sul conflitto deve essere maggiormente condivisa, basta affidarsi ad esponenti fuori dal partito e soprattutto ora si deve lavorare per riorganizzare la Lega, in particolar modo al Sud.

 

matteo salvini giancarlo giorgetti by macondo

Il Capitano si troverà tra due fuochi al Consiglio federale di oggi. Da un lato la batosta dei referendum, su cui Matteo ha messo la faccia, dall'altra il caso Russia, che dopo il boomerang del al blitz ai confini della Polonia, ha creato un nuovo solco. Salvini ieri è tornato sulla nota dell'ambasciata: «Il viaggio è stato pagato dalla Lega, io non ho dei rubli quindi non posso fare un biglietto aereo pagando con quella moneta». L'intenzione è quella di non arretrare: «Sto lavorando per la pace a testa alta a nostre spese, economiche e politiche.

 

mattarella e mario draghi al quirinale

Non mi fermo e farò ancora di più di quello che ho fatto aggiornando Draghi e Mattarella». Dunque la consapevolezza è che il ritorno delle sue mosse sulla guerra in Ucraina sia un saldo negativo a livello politico, «mi faccio carico di qualsiasi bugia, attacco o critica», ma «la pace merita tutto». Detto questo, «non ho mai creduto a inquinamenti elettorali».

 

A dargli una grossa mano è Berlusconi, secondo cui il caso Salvini «non esiste, mi sembra che sia una polemica del tutto inutile e senza senso», spiega il Cavaliere, ricordando di aver provato a chiamare il presidente russo diverse volte, «se io fossi stato eletto presidente della Repubblica avrei potuto andare da Putin e ripetere quello che ho fatto nel 2008 quando sono riuscito a fermare l'invasione in Georgia».

matteo salvini a desenzano 2

 

L'ASSE CON SILVIO

Affermazioni che confermano un asse non solo sul fronte della giustizia sempre più forte tra il presidente di FI e l'ex ministro dell'Interno. Il Copasir una delegazione è volata a Washington per un piano di collaborazione con l'intelligence statunitense ha acceso i riflettori sull'attività dell'avvocato Capuano, il timore nella Lega è che ci possano essere altre ripercussioni non solo per Salvini ma di conseguenza anche per il partito.

matteo salvini federico sboarina giorgia meloni luca zaia

 

Per questo motivo oggi si definirà sì il pacchetto di misure da portare all'attenzione del governo, in vista del nuovo decreto aiuti e della legge di bilancio, con il rilancio sulla richiesta di una pace fiscale. Ma nel vertice di via Bellerio i big dovranno fronteggiare l'eventuale sorpasso di Fratelli d'Italia. Salvini non ha alcuna intenzione di farsi commissariare e sarà lui a stilare le liste, rintuzzando ogni attacco di chi ritiene necessario un cambio della guardia, ma la prima linea gli chiede di calibrare meglio la linea.

 

matteo salvini a desenzano.

E di fermarsi, tra l'altro, con il progetto della federazione perché il convincimento è che non solo i posti si ridurrebbero ancora di più e con questa prospettiva ci sarebbe un ulteriore travaso di voti verso la Meloni. Ma il punto resta la strategia. I governisti non hanno alcuna intenzione di avvalorare un ritorno di fiamma delle tesi anti-Ue di Borghi e Bagnai e in vista del voto sulle risoluzioni del 21 giugno per le comunicazioni di Draghi in Parlamento chiederanno di evitare ulteriori polveroni sul tema delle armi a Kiev.

matteo salvini giorgia meloni federico sboarina matteo salvini al seggio per i referendum sulla giustizia matteo salvini referendum sulla giustizia 1 matteo salvini a buccinascomatteo salvini giorgia meloni federico sboarina

Ultimi Dagoreport

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI)  - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI. E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – DELLE DUE, L'UNA: O GIUSEPPE DEL DEO HA FATTO SPIARE CAPUTI DI SUA SPONTE (E ALLORA DOVREBBE DIMETTERSI DA VICE DEL DIS), O HA RICEVUTO L'ORDINE DI FARLO. E SE COSÌ FOSSE, DA CHI?

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…