carola rackete

ROMPERE I COJONI ALLA FINE PAGA - CAROLA RACKETE RIESCE A STRAPPARE UNA CANDIDATURA ALLE PROSSIME ELEZIONI EUROPEE - A DARLE SPAZIO E' IL PARTITO DE' SINISTRA TEDESCO “LINKE” CHE, CANDIDANDOLA, SPERA DI RISALIRE NEI SONDAGGI: L'IDEA E' SFRUTTARE LA "CAPITANA" DALL'ASCELLA VILLOSA, CHE NEL 2019 SPERONÒ UNA MOTOVEDETTA DELLA GUARDIA DI FINANZA A LAMPEDUSA, PER ABBINDOLARE L'ELETTORATO "GRETINO" - LA RACKETE PROMETTE CHE "SARÀ IL CANE DA GUARDIA PER LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE A BRUXELLES"

Estratto dell’articolo di Fausto Carioti per “Libero quotidiano”

 

carola rackete arrestata in germania vestita da pinguino

Tutte le rivoluzioni cominciano per strada e finiscono a tavola, diceva Leo Longanesi. Vale anche in tedesco: la battaglia di Carola Rackete è iniziata in mare, ma finirà in un seggio nel parlamento europeo, dove la candiderà il partito post (o meglio neo) comunista Die Linke.

 

carola rackete sull albero nella foresta

Lei deve capitalizzare in qualche modo, prima che evapori del tutto, la notorietà che si era costruita in Italia nel giugno del 2019, quando al timone della Sea-Watch 3 speronò una motovedetta della Guardia di Finanza per attraccare nel porto di Lampedusa. Fu arrestata, ma il suo arresto non fu convalidato dalla giudice per le indagini preliminari di Agrigento. Nel dicembre del 2021, su richiesta della procura, le accuse contro di lei vennero archiviate. Quanto ai compagni di Die Linke, arrancano nei sondaggi sotto al 5%, il minimo degli ultimi dieci anni.

 

carola rackete arrestata in germania vestita da pinguino

Lei e loro hanno un gran bisogno di aiutarsi a vicenda, insomma. Così la trentacinquenne figlia di un ex ingegnere e consulente militare ha annunciato via Twitter che si candiderà per l’eurocamera come ecologista apartitica, e che lo farà in una lista di sinistra-sinistra.

 

Scelta che ha motivato sostenendo che «il disastro socio-ecologico nel quale viviamo non si risolve da solo se non andiamo in parlamento, e non si risolve nemmeno senza un solido partito di sinistra». Per fermare l’apocalisse ambientale, ha spiegato, occorre «socializzare le aziende petrolifere, proteggere gli spazi naturali, ridistribuire la ricchezza e i sussidi (agricoli)».

 

carola rackete

Inoltre, ha aggiunto, quello che chiama «il partito fascista tedesco», ossia Alternative für Deutschland, alleato della Lega nel gruppo europeo Identità e democrazia, «deve essere fermato», e per questo «è essenziale un partito forte, antifascista, anticapitalista, con un forte impegno per i diritti umani e la protezione del clima». […]

 

Ora la sua idea, ha spiegato alla testata Der Spiegel, è quella di «essere a Bruxelles una sorta di watchdog per il clima», il cane da guardia delle sigle ambientaliste. «Si tratta di comunicare i contenuti dei movimenti e di far conoscere ai movimenti stessi ciò che viene deciso a Bruxelles».

 

Sarà una candidata indipendente, ma Die Linke le ha garantito una posizione di lusso, il secondo posto in lista, subito dopo Martin Schirdewan, co-presidente del gruppo della Sinistra al parlamento europeo. È «un chiaro segnale dalla dirigenza del partito, che vuole legare maggiormente la sinistra ai movimenti sociali», spiega Der Spiegel.

 

carola rackete

Lo stesso progetto che persegue Elly Schlein in Italia, insomma, con la differenza che il Pd è (o almeno era, prima che arrivasse la nuova segretaria) un partito con l’ambizione di governare, l’equivalente del Spd tedesco, col quale condivide la famiglia europea, e non un partitino minoritario costretto a inseguire sigle e contestazioni extraparlamentari, come invece fa Die Linke.

 

carola rackete all'europarlamento 5

Inevitabile il commento di Matteo Salvini: «Dallo speronare motovedette italiane della Guardia di Finanza alla candidatura per Bruxelles con la sinistra tedesca, è un attimo. Auguri, viva la democrazia». […]

CAROLA RACKETE carola rackete all'europarlamento 3

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…