CAZZARI POWER – VENERDÌ IL SENATO HA ATTESO PER TUTTA LA NOTTE GLI EMENDAMENTI DEL GOVERNO AL DL ENTI LOCALI, MA DA PALAZZO CHIGI NON HANNO MANDATO UNA SOLA RIGA – E SULLE COPERTURE OCCHIO ALLO SCHERZETTO ACCISE

DAGOREPORT

COMMESSI 
SENATO
COMMESSI SENATO

 

Ma come? Anche voi eravate ancora svegli e vigili, nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 luglio, alle ore 23.52? Anche voi, come i membri della commissione Bilancio del Senato e i relativi tecnici, dirigenti, uffici e segretarie; i commessi al piano ammezzato, al piano terra e in portineria; gli uffici legislativi dei gruppi di palazzo Madama, i dipendenti della copisteria, i consulenti, gli esperti, i responsabili della sicurezza e delle pulizie del palazzo, e chi più ne ha più ne metta, aspettavate i famosi emendamenti annunciati dal governo al suo disegno di legge sugli enti locali? Bravi merli. 

 

Gli emendamenti in questione, che dovevano arrivare venerdì mattina per dare tempo ai senatori della Bilancio di esaminarli e presentare eventuali sub-emendamenti entro le 15 di lunedì 20 (il provvedimento sugli enti locali è previsto in aula per martedì 21), i famosi emendamenti, dicevamo, sono stati rinviati di ora in ora per tutto il giorno. Termine ultimo, ultimissimo, dato dalla commissione al governo dopo una intera giornata passata in un’attesa snervante: le ore 20 di venerdì. 

Renzi senatoRenzi senato

 

Alle ore 20 da palazzo Chigi non era ovviamente arrivato nulla. E manco alle 21. O alle 22. O alle 23.

Solo promesse.

Tra un quarto d’ora li mandiamo.

Tra dieci minuti.

Cinque.

 

Insomma: alle 23.52 in punto un imbarazzato Gian Carlo Sangalli, Pd, facente funzioni di presidente della Bilancio da quando Antonio Azzollini si è dimesso (causa richiesta d’arresto per il crac delle suore della Divina Provvidenza), ha detto ufficialmente basta. E ha spedito a tutti un laconico buonanotte: "Si comunica che gli emendamenti del Governo relativi al disegno di legge n. 1977, la cui scadenza era stata fissata per stasera alle ore 20, non sono ancora pervenuti in originale. Saranno pertanto trasmessi non appena disponibili, prevedibilmente nella mattinata di lunedì».

 

Prevedibilmente?

Con «soli» tre giorni di ritardo, e a poche ore dal voto in aula del provvedimento? Chi avrà il tempo di leggerli, studiarli, capirli, sub-emendarli?

GIAN CARLO SANGALLIGIAN CARLO SANGALLI

E quanto costerà poi agli italiani, in termini di stipendi, straordinari, uffici aperti, luci accese e aria condizionata, l’inutile attesa di un palazzo rimasto in servizio - fino alle ore 23.52 – aspettando un plico di testi che da palazzo Chigi non è mai arrivato?

 

Alle 23.53, mentre il popolo di Madama cominciava indignatissimo a sciamare verso l’uscita, per i corridoi si levavano commenti irreferibili: contro la scorrettezza del governo, la confusione istituzionale che regna sovrana, la mancanza  di rispetto per la Camera alta e le persone che ci lavorano.

Altro che spending review! 

 

SCHIFANI E AZZOLLINI SCHIFANI E AZZOLLINI

Già sabato mattina Cinzia Bonfrisco, la capogruppo dei fittiani, non ha perso l'occasione per invitare ironicamente il governo ad aggiungere ai suoi già noti problemi di bilancio anche il costo sostenuto per l’inutile apertura di venerdì notte, quando l’intero Senato si è girato i pollici per ore aspettando che Renzi trovasse (senza evidentemente trovarle) le coperture necessarie per il suo bel decreto.

 

Alla faccia dei trionfali risparmi annunciati dal solito cazzone di Palazzo Chigi, nel dl sugli enti locali c’è da segnalare, infatti, un dolente articolo 9 sui costi della sanità (ovviamente in aumento) e un micidiale articolo 14 sulle clausole di salvaguardia. Traduzione: se entro il 30 settembre il Mef non riesce a trovare i 1716 milioni già contabilizzati per il 2015, ma che ancora mancano all’appello, gli sciagurati autisti italiani si ritroveranno a doverli pagare tutti, e in soli tre mesi, con un aumento sanguinoso delle accise sulla benzina. Ma possono consolarsi con l'ennesimo annuncio del suddetto cazzaro:

CINZIA BONFRISCO CINZIA BONFRISCO

 

++ Renzi, tra 2016-2018 riduzione tasse senza precedenti ++

 

Faremo rivoluzione copernicana senza aumentare debito (ANSA) ++ Renzi, tra 2016-2018 riduzione tasse senza precedenti ++ Faremo rivoluzione copernicana senza aumentare debito (ANSA) MAT 18-LUG-15 12:37 NNNN

 

e con il simpatico commento della Cgia di Mestre:

 

matteo renzi gianni lettamatteo renzi gianni letta

Fisco: Cgia,con tasse Ue risparmio 900 euro anno ad italiano 

 

Pressione fiscale Europa al 40%, Italia sopra media, Francia top (ANSA) - VENEZIA, 18 LUG - Se il carico fiscale dell'Italia fosse in linea a quello medio europeo, ogni cittadino risparmierebbe 904 euro all'anno di tasse e contributi. Lo rileva la Cgia comparando la pressione fiscale nel 2014 dei principali Paesi Ue: gli italiani occupano le prime posizioni della graduatoria dei contribuenti più tartassati d'Europa. Al primo posto la Francia con una pressione del 47,8% del Pil, l' Italia al 43,4%. La media dei 28 Paesi Ue si è stabilizzata al 40%; 3,4 punti in meno che da noi.(ANSA).

 

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!