CERCA UNA FIGURACCIA E TROVERAI UN RENZIANO - LA CONSIGLIERA DI ITALIA VIVA IN REGIONE LOMBARDIA SE LA DÀ A GAMBE PRIMA DELLA CONFERENZA STAMPA DELLE OPPOSIZIONI CONTRO FONTANA. BECCATA DA UN CRONISTA DI ''REPUBBLICA'' DOPO AVER DETTO DI AVERE UNA ''VISITA MEDICA'', OGGI PATRIZIA BAFFI SI METTE IL BERRETTO GARANTISTA: ''NON AMO I PROCESSI SOMMARI''
Le opposizioni incontrano stampa per coordinare azioni contro Fontana. «Ma la consigliera di Italia Viva?», chiede un collega. «È a una visita medica...», risponde il capogruppo Pd. Qui sotto la foto scattata in quell’istante della consigliera di Iv: in realtà si stava dileguando pic.twitter.com/ud2xHZRnf9
— Matteo Pucciarelli (@il_pucciarelli) July 27, 2020
LA CONSIGLIERA RENZIANA «GIOCA» DA SOLA: SFIDUCIA? DICO NO A PROCESSI SOMMARI
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Giampiero Rossi per il ''Corriere della Sera''
«Non condivido un modus operandi fatto di processi sommari». Tra i consiglieri regionali dell' opposizione al Pirellone, Patrizia Baffi - che dopo essere stata eletta con il Pd ha aderito a Italia viva - è l' unica a non aver sottoscritto il documento comune in cui si parla anche di una mozione di sfiducia quale strumento «per scrivere la parola fine» sulla giunta di Attilio Fontana.
Consigliera Baffi, perché ha scelto di non schierarsi con tutti gli altri gruppi di minoranza che annunciano una mozione di sfiducia?
«Ho grande fiducia nella magistratura credo che tutti gli aspetti giudiziari vadano affrontati e chiariti in quella sede. Questa vicenda non può essere utilizzata per fare un processo sommario su una stagione complessa come quella dell' emergenza sanitaria in Lombardia. Ritengo che la posizione degli altri gruppi di opposizione sia il frutto di una elencazione di fatti ancora sommari e la cui analisi non può essere completa ed esaustiva: una analisi seria e le conseguenti valutazioni politiche su un' emergenza che è tutt' ora in corso potremo farla solo quando avremo tutti gli elementi utili. E poi vorrei sottolineare che non mi risulta sia stata presentata alcuna mozione. Io sono rimasta coerente, gli altri meno».
E secondo lei come si dovrebbe agire allora?
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«Da settimane sollecito il varo della commissione di inchiesta, perché si tratta di studiare cosa è accaduto e i correttivi al nostro sistema sanitario. È sotto quella lente di ingrandimento che devono finire le scelte compiute nei mesi scorsi e le valutazioni sugli interventi correttivi per il nostro sistema sanitario: dal rafforzamento della medicina territoriale alla rivalutazione della rete socio-sanitaria. Questa è la responsabilità di noi amministratori: trovare soluzioni, non fare processi».
La sua scelta è stata concordata con il partito?
«Io sono consigliera regionale della Lombardia e ho aderito da subito a Italia viva perché noi siamo garantisti, anti-populisti e orientati a dare risposte politiche serie e sempre nel merito delle questioni. Vuole forse che ci mettiamo a fare processi in aula nel bel mezzo di una pandemia?».
Ma questo significa che lei si sta avvicinando alla maggioranza di centrodestra?
«Io sono stata eletta sulla base di un programma che è risultato sconfitto alle urne e infatti siedo tra i banchi della minoranza. Quando voterò qualche provvedimento che contraddice il programma che ho sottoscritto allora si potrà obiettare».
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