1. COME SI TIENE IN PIEDI UNA CAMPAGNA ELETTORALE MENTRE L'ATTENZIONE DEI MEDIA GENERALISTI E DELLA TV È SATURA DELLE DIMISSIONI DEL PAPA (EVENTO PARAGONABILE ALL’11 SETTEMBRE 2001), INTASATA DELLE ‘’CROZZATE’’ DEL FESTIVAL DI SANREMO. E COME SE NON BASTASSE, SI STANNO IMPILANDO UNA SERIE DI SCANDALI (MPS, ENI, FINMECCANICA)? 2. TENTARE DI POLITICIZZARE L’ADDIO DI RATZINGER È DA PIVELLI. CI HA PROVATO SAVIANO, MA NON FUNZIONA. ALTRI TEMI, PERÒ, POSSONO ESSERE COLONIZZATI DALLA POLITICA, COME UN VIRUS. SANREMO È IL PRIMO DELLA LISTA. GIÀ LA SCELTA DI FAZIO LASCIAVA SPAZIO A OPERAZIONI DI DIROTTAMENTO. È LA CONTESTAZIONE A CROZZA NE È STATO IL PRIMO SEGNO. PIÙ DIFFICILE MUOVERSI SULLA POLITICIZZAZIONE DELLE VICENDE GIUDIZIARIE: L'IMPRESSIONE E CHE TUTTI I CANDIDATI, DI TUTTI I PARTITI, ABBIANO DA PERDERCI

Spin Doctor per Dagospia

L'abbiamo visto: le prime venti pagine di ogni quotidiano ieri erano dedicate al Papa. Oggi sono dieci, saranno cinque dopodomani. E tutta la settimana la tv sarà piena di approfondimenti sul Pastore Tedesco. D'altronde, quello a cui stiamo assistendo, in termini di comunicazione, è paragonabile a pochi altri eventi dei nostri tempi, come l'11 settembre 2001.

L'attenzione dei media generalisti e della tv è satura. E da ieri è arrivato il Festival di Sanremo, a intasare TV e talk show. Come se non bastasse, si stanno impilando una serie di scandali (MPS, Eni, Finmeccanica) che saturano anche le cronache giudiziarie. Insomma, si mettano l'anima in pace i candidati: i canali che finora hanno preferito per questa campagna - TV e stampa - saranno quasi impraticabili per questa settimana.

Come il vostro spin doctor ha già anticipato, a dannarsi per queste sfortunate coincidenze mediatiche sono soprattutto i candidati che hanno bisogno di risalire: Montimer e Banana in testa.
Ma come si risponde a una così imprevedibile invasione dei media? Come si tiene in piedi una campagna, proprio nel momento topico in cui gli elettori stanno per formare la loro decisione? politicizzando il non politico, differenziando i canali, e dotandosi di strumenti più sofisticati.

1. POLITICIZZARE IL NON POLITICO.
Tentare di politicizzare la vicenda di Ratzinger è da pivelli. Ci ha provato Saviano, ma non funziona. Altri temi, però, possono essere colonizzati dalla politica, come un virus. Sanremo è il primo della lista. Già la scelta di Fazio lasciava spazio a operazioni di dirottamento. È la contestazione a Crozza ne è stato il primo segno. Più difficile muoversi sulla politicizzazione delle vicende giudiziarie: l'impressione e che tutti i candidati abbiano da perderci.

2. DIFFERENZIARE I CANALI.
Se tv e giornali sono saturi, abbandonarli e scendere nelle piazze è la prima misura sensata. Il contatto fisico col candidato, mancato finora quasi del tutto (a parte per le adunate di Kim Yon-Grill) può servire molto nelle ultime settimane per far maturare la decisione. Decisione che, se lo ricordino i candidati, non è mai effetto di un gesto istantaneo e razionale, ma il risultato di una sedimentazione lenta e progressiva di impressioni positive e negative nella testa dell'elettore. Su cui il contatto fisico può influire fortemente. C'è poi la radio, riscoperta da tutti i candidati, banana in testa. E ci sono, infine, i social, con un rischio: distorcono la percezione dei rapporti di forza. Su twitter il futuro presidente del consiglio è Giannino.

3. STRUMENTI PIÙ SOFISTICATI.
Quando la campagna entra nel vivo, e ci si contendono i voti uno per uno, vince chi ha gli strumenti più sensibili per toccare ogni singolo elettore in maniera diretta e personale. Il guru americano dovrebbe spiegare a Mortimer che ciò che ha fatto vincere Obama non é stata tanto la polarizzazione dei toni, ma gli strumenti usati dai campaign manager per mappare le preferenze di ogni singolo cittadino. Al punto che, incrociando social network, database e conoscenze personali dei rappresentanti di partito, si poteva sapere se una signora aveva il figlio in Iraq, o il marito disoccupato, o la nonna disabile. E mandargli una mail o una lettera personalizzata sulle sue aspettative. Questo sì che sposta gli indecisi.

 

 

papa ratzinger benedetto giuseppe orsi SANREMO LA CONTESTAZIONE A CROZZA jpegGIUSEPPE MUSSARI

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