FERMI TUTTI: SU CONTE “PUNTO DI RIFERIMENTO FORTISSIMO DEI PROGRESSISTI", BETTINI INGRANA UNA PIETOSA RETROMARCIA - “UNA POLEMICA RIDICOLA. ZINGARETTI HA PRONUNCIATO QUELLE PAROLE, DA ME CONDIVISE, DURANTE LA FASE NELLA QUALE CONTE PRESIEDEVA UN GOVERNO PROGRESSISTA. ORA È TUTTO CAMBIATO, A PARTIRE DAL RUOLO DELL'EX PREMIER. IN QUESTO MOMENTO, PIUTTOSTO, SI TRATTA DI RICOSTRUIRE UN FUTURO UNITARIO PER TUTTE LE…”
Estratto dell’articolo di Giovanna Vitale per “la Repubblica”
giuseppe conte al compleanno di goffredo bettini 1
[…] Conte che gioco ha fatto? Anche secondo lei ha tramato con Salvini?
«No. Non ho avvertito nessuna trama. Ha svolto la sua legittima iniziativa politica».
Ma, almeno in alcuni passaggi, come il via libera a Frattini, non si è rivelato un alleato inaffidabile?
«Rispondo con le parole del mio segretario Letta: mi fido di Conte. Ha sempre mantenuto una strategia unitaria con il Pd e ha portato il suo partito su posizioni europeiste, di governo, di fiducia nella scienza, senza tradire i suoi principi».
giuseppe conte al compleanno di bettini
Quindi vale ancora la definizione di "punto di riferimento fortissimo dei progressisti"?
«Questa è una polemica ridicola. Zingaretti ha pronunciato quelle parole, da me condivise, durante la fase nella quale Conte presiedeva un governo progressista, che andava tutelato e aiutato per il bene dell'Italia.
Ora è tutto cambiato, a partire dal ruolo dell'ex premier. In questo momento, piuttosto, si tratta di ricostruire un futuro unitario per tutte le energie democratiche».
I 5S sono spaccati: visto quanto accaduto, non sarebbe Di Maio l'interlocutore naturale del Pd?
«Di Maio ha un ruolo decisivo nel governo Draghi, in quanto ministro degli Esteri. Conte è il leader del M5S: l'interlocutore principale rimane lui. C'è un confronto dentro il Movimento e va seguito con rispetto; nella consapevolezza che saranno i loro iscritti, gruppi dirigenti, eletti a dover dirimere i nodi con i metodi e le regole che decideranno. Il tifo esterno aumenterebbe la confusione. L'importante, per me, è che il partito di Conte rimanga ben piantato nel campo democratico».
giuseppe conte alle agora di bettini 2
Come si è mosso Letta? Insistere su Draghi ha irrigidito le posizioni e impedito di trovare una soluzione condivisa?
«Bene. Con trasparenza, accortezza e pazienza. Draghi e Mattarella sono stati sempre presenti come soluzioni possibili. Stiamo parlando di due grandi "garanzie" per la Repubblica. Letta, tuttavia, ha cercato soluzioni unitarie e autorevoli, senza alcuna rigidità».
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