zingaretti franceschini

CONTE, GIU' LE MANI DA ZINGARETTI: “HA LE IDEE MOLTO CHIARE” - TE CREDO, IL CLIMA DI SCISSIONE NEL PD (E NEL M5S) È LA SUA ASSICURAZIONE SULLA VITA - L’ATTACCO DI GORI SCONGELA PURE ORLANDO MA ECCITA IL MALUMORE DEGLI EX RENZIANI E GLI EX DS PER L'APPOGGIO INCONDIZIONATO DI ZINGA A CONTE – I TANTI CHE VORREBBERO CACCIARLO DEVONO SAPERE CHE HA FATTO UN PATTO CON FRANCESCHINI: IO FACCIO IL SEGRETARIO, TU COMANDI NEL GOVERNO…

 

orlando zingaretti

1 – MEMENTO GORI: QUANTO DURA ZINGARETTI? - LA MANO DEL COLLE SULLA TESTA DI FRANCESCHINI: MATTARELLA TEME CHE LA SITUAZIONE DEL PAESE GLI SFUGGA DI MANO E IMPONE LO STATUS QUO - MA GORI HA RAGIONE: SE ZINGA CONTINUA A SUPPORTARE CONTE, IL PD RISCHIA DI PERDERE LA SUA IDENTITA'

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/memento-gori-quanto-dura-zingaretti-mano-colle-testa-240076.htm

 

 

2 – «CHE ASTUZIA» «IL PD A PICCO» ORLANDO-GORI, DUELLO AL VELENO

Dal “Corriere della Sera”

La polemica apertasi nel Partito democratico dopo l'uscita di Giorgio Gori non accenna a placarsi. Il sindaco di Bergamo insiste, ma i vertici dem non ci stanno. È di ieri un duro botta e risposta sul tema del cambio di rotta tra Andrea Orlando e Gori.

cristina parodi giorgio goripremio e' giornalismo 2018 11

 

Questa volta la polemica corre sui social, via Twitter. Il vicesegretario del Pd ha criticato il sindaco di Bergamo, snocciolando i dati degli ultimi sondaggi e osservando: «È scritto nei manuali.

 

Se dopo una pandemia (forse non ancora conclusa) nel pieno di una crisi economica e dopo due scissioni un partito riesce quasi a raggiungere la principale forza avversaria, la cosa migliore da fare è una discussione su un congresso che non c'è. #astuzia».

 

Gori ha subito replicato, sempre su Twitter: «L'ultimo sondaggio Swg dà il Pd al 19%, 4 punti sotto le Europee, al livello del disastroso risultato del marzo 2018, il peggiore di sempre. Nel frattempo la destra si è rimescolata (ma è sempre vicina al 50%). I 5 Stelle si sono dimezzati ma il Pd non ha guadagnato nulla. Vedi tu».

andrea orlando 4

 

Immediata controreplica del vicesegretario democratico Orlando: «Comunque vedrai, dopo questo dibattito aperto così (c'è stata una direzione pochi giorni fa) e in questo momento (nel pieno della manovra economica più difficile della storia recente), che balzo in avanti!».

 

Zingaretti, che ieri ha ricevuto molti messaggi di solidarietà e incoraggiamento non vuole invece attardarsi nelle polemiche: «Concentriamoci ancora di più sul rilancio dell'economia e delle politiche per il lavoro», è stato il suo invito al partito.

 

3 – PD ZINGARETTI FINISCE NEL MIRINO LUI: CHIACCHIERE. ASSIST DI CONTE

Simone Canettieri per “il Messaggero”

 

Non vuole rispondere. Per non aprire un dibattito - ora - sul futuro del Pd. La consegna del silenzio come scelta politica, per far cadere cioè le critiche del sindaco Giorgio Gori alla sua leadership, le richieste di un congresso anticipato, certi «voci di dentro» poco incoraggianti per il futuro.

nicola zingaretti

 

Per molti, le prove di un assalto al quartier generale in una seconda fase. Ma a fine serata Nicola Zingaretti cambia strategia. E fa trapelare due concetti. Prima bolla come «chiacchiericcio» questo nuovo fronte che rischia di logorarlo, poi fa sapere di aver ricevuto «con grande piacere centinaia di messaggi». Tutti con lo stesso tenore: «Vai avanti».

 

IL FRONTE

Intanto, da Villa Pamphilj, ecco l'assist del premier Conte al segretario del Pd: «Ha le idee molto chiare ogni volta che abbiamo un confronto». E le parole ostili arrivate addosso al leader del Nazareno dai suoi compagni di partito? «Che ci sia stata qualche notazione critica avviene in tutte le famiglie. Nel Pd, come negli altri partiti, trovo una forza consapevole del momento che stiamo attraversando», è la blindatura del premier, e a doppia mandata. D'altronde, l'argomento potrebbe coinvolgerlo.

 

NICOLA ZINGARETTI GIORGIO GORI

Un asse che spinge Zingaretti a un commento pubblico sugli Stati Generali appena terminati. Un'occasione per rivendicare il ruolo dei dem («Fulcro della svolta europeista e principale forza di rinascita del Paese»), ma anche per mandare un messaggio interno.

 

Che suona così, come la canzone di Vasco Rossi: «Eh già, io sono ancora qua».

Eppure, le critiche di Gori, in qualche modo, hanno aperto se non una breccia almeno un dibattito sul futuro del Partito democratico. Il vicesegretario Andrea Orlando ironizza sull'«astuzia» tattica del sindaco di Bergamo e tra i due sono scintille su twitter. La sindrome autolesionista che ha caratterizzato e usurato tutte le guide dei partiti di sinistra è dietro l'angolo, fa capire il numero 2 del Nazareno.

franceschini zingaretti

 

Gori non riceve il sostegno nemmeno da Base riformista, cioè la corrente a cui fa riferimento, anche se i suoi esponenti parlano di «tempi sbagliati» scelti da Gori. Anche se il leader di Bs e ministro della Difesa Lorenzo Guerini tiene a precisare due aspetti: il congresso non ci sarà adesso, però «non perdiamoci in polemiche che non servono, ma non liquidiamo questioni di merito che è bene affrontare».

LORENZO GUERINI GIUSEPPE CONTE

 

Dunque sì il dibattito sì, ma senza chiasso. Con l'europarlamentare Irene Tinagli che aggiunge: «Non credo sia il momento di riaprire la corsa alla leadership Pd, ma i temi sollevati da Giorgio Gori sono rilevanti, specie la necessità di una linea più incisiva su imprese e crescita».

 

tinagli irene

Nessuno dei collaboratori più stretti di «Zinga» riesce a scacciare il retropensiero che certi attacchi, alcuni distinguo velenosetti, arrivino anche con la soddisfazione di un altro ex segretario: Matteo Renzi.

 

Le prove non ci sono, ma gli sfoghi dei collaboratori del segretario sì. Per esempio, c'è chi ricorda come il Pd nell'ultimo anno abbia subito due scissioni (Renzi e Calenda) tenendo comunque nei sondaggi e come, allo stesso tempo, in dieci mesi di esperienza giallorossa sia ormai chiaro a tutti chi guida l'esecutivo tra i dem e i grillini. «Altro che subalternità», si sfogano al Nazareno.

 

renzi calenda

Le parole di Gori, controluce, sembrano aver lasciato un segno. E messo in moto anche possibili candidature alternative, magari da fantapolitica. Con domande del tipo: e se l'anti-Nicola fosse un altro governatore come Bonaccini?

 

Qualcosa nei sotterranei del partito forse si muove. O forse no. Tuttavia Andrea Marcucci, capogruppo del Pd in Senato, non ha problemi a dire che non si è può mettere in discussione la segreteria del partito, ma «adesso le priorità sono altre».

nicola zingaretti stefano bonaccini

La partita non è finita, comunque. Anzi forse deve ancora iniziare: a settembre ci saranno le elezioni in sei regioni. Un bilancio poco lusinghiero per il Pd potrebbe far ripartire la discussione, magari con altri toni. Salvo altre priorità, come appunto un peggioramento dei dati economi del Paese: l'arrivo della recessione.

 

 

MATTEO RENZI ANDREA MARCUCCIgiuseppe conte giorgio gori a bergamoNICOLA ZINGARETTI AL TERMOSCANNER

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…