DAL CAMPO LARGO AL CAMPOSANTO E’ UN ATTIMO! CONTE TENDE A SOTTRARSI A UN PATTO PD-M5S PERCHÉ I GRILLINI LO RIFIUTANO (MA SENZA ALLEANZA NE’ PD, NE’ M5S SONO COMPETITIVI). POI PEPPINIELLO MANDA A DIRE AI DEM CHE SI VINCE SOLO QUANDO I CANDIDATI SONO CINQUESTELLE - INFATTI NELLA SCONFITTA IN ABRUZZO PESA L'ASTENSIONISMO DEGLI ELETTORI M5S - MASSIMO FRANCO: "L’IMPRESSIONE È CHE LE ATTUALI OPPOSIZIONI SIANO DESTINATE A VITE SEPARATE E CONFLITTUALI…"
Massimo Franco per il “Corriere della Sera” - Estratti
Con un eufemismo, il leader della Sinistra Italiana Nicola Fratoianni parla di alleanza «in altalena». È un eufemismo perché dopo la sconfitta in Abruzzo il cosiddetto «campo largo» sta già perdendo pezzi. L’unica a insistere, e giustamente dal suo punto di vista, è la segretaria del Pd, Elly Schlein, premiata come partito dall’elettorato. Da un M5S ridotto a un terzo dei voti del 2019, invece, arriva un commento misurato di Giuseppe Conte sul «risultato modesto» dei grillini: reazione che non esclude un negoziato ancora più puntuto con la sinistra.
giuseppe conte alessandra todde elly schlein
Il responsabile regionale dei Cinque Stelle ieri si è dimesso. E quando Conte ricorda l’affermazione in Sardegna e l’elezione di una presidente del Movimento, aggiunge che «è da lì che bisogna ripartire». Dunque, dice implicitamente al Pd che si vince se i candidati sono dei Cinque Stelle: la guida deve toccare a loro. E, come in Sardegna, l’alleanza non deve essere annacquata con l’inclusione dei centristi di Carlo Calenda. Il fatto che dal resto del M5S arrivi un silenzio pesante lascia presagire un rilancio sulle candidature fin dalla Basilicata.
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Difficile pensare, dunque, che l’alleanza che ha preso forma in Abruzzo possa essere replicata. Con toni ecumenici, il fondatore dell’Ulivo ed ex premier Romano Prodi insiste sul «campo largo». Vede che i «contadini sono aumentati parecchio ma non sono ancora abbastanza». In realtà, la crescita che Prodi fotografa è avvolta da ambiguità e contraddizioni.
E riflette uno schema che ritiene inevitabile un patto Pd-M5S, al quale Conte tende a sottrarsi: perché molti grillini lo rifiutano. Per questo l’impressione è che le attuali opposizioni siano destinate a vite separate; e probabilmente conflittuali. Oltre tutto, le Europee di giugno sono segnate da un sistema proporzionale che esalta gli egoismi di partito rispetto alle logiche di coalizione. E comunque, il grillismo accetta le intese se le sinistre esaltano il suo protagonismo e il proprio gregariato rispetto al Movimento.
Sotto questo aspetto, l’Abruzzo ha detto il contrario. E non a caso, nella sconfitta del candidato indicato dal Pd brillano astensionismo e crollo del voto del M5S.
giuseppe conte elly schlein roberto speranza foto di baccoCONTE SCHLEINgiuseppe conte alessandra todde elly schlein 1