IL SINDACO MARZIANO E I MAFIOSI CAPITOLINI – LA COOP DI BUZZI E CARMINATI IN AFFITTO DAL COMUNE DI ROMA CON UN CANONE RIBASSATO DELL’80% – IL CONTRATTO ERA FERMO DA TRE ANNI ED È STATO FIRMATO DALLA GIUNTA MARINO

Mauro Favale e Giovanna Vitale per “la Repubblica

 

ignazio marinoignazio marino

Giaceva da tre anni, chiusa in un cassetto, la pratica con la quale la cooperativa “29 giugno” chiedeva in concessione dal Campidoglio il complesso immobiliare di via Pomona, «5 locali di circa 1.000 mq coperti, nonché 2.456 scoperti », poi rivelatosi il quartier generale della mafia capitale. Per tre anni la pratica è rimasta stranamente incagliata, nonostante la familiarità di Salvatore Buzzi con l’allora sindaco Alemanno e i suoi uomini.

 

A scongelarla ha provveduto la giunta Marino su proposta del vicesindaco con delega al Patrimonio Luigi Nieri. Con una delibera, la 312, varata proprio alla vigilia della maxi-retata ordinata dalla procura. Un mese e mezzo prima, il 24 ottobre, «vista la valenza sociale delle attività svolte dalla cooperativa intema di inserimento nel mondo del lavoro di persone in difficoltà (giovani, emarginati, invalidi, ex detenuti, etc.)», l’esecutivo guidato dal sindaco-chirurgo ha infatti regolarizzato l’utilizzo, risalente al lontano 1985, del complesso edilizio. Ma a condizioni assai più favorevoli rispetto a quelle fino a quel momento stabilite.

 

massimo carminati massimo carminati

Il tempo della concessione è passato da 3 a 6 anni rinnovabili, è stato dunque raddoppiato, mentre il costo dell’affitto risulta abbattuto di quasi l’80%, come stabilito da una vecchissima delibera del consiglio comunale datata 1983. Secondo l’ufficio stime del Dipartimento Patrimonio, sulla base di una perizia consegnata nel novembre 2013, il canone annuale da versare al Campidoglio — calcolato a prezzi di mercato — avrebbe dovuto essere di 73.764 euro, pari a una rata mensile di 6.147 euro.

 

Ma poiché la 29 giugno «è una cooperativa con finalità sociali, iscritta all’albo delle so- cietà cooperative, da ritenersi onlus di diritto», recita la delibera n.312, la cifra è stata abbassata ad appena 14.752,80 euro l’anno, pari a 1.229,40 euro mensili. Finito? Manco per sogno: la decorrenza che fa scattare la concessione seiennale viene retrodata al 1 marzo 2014.

SALVATORE BUZZI SALVATORE BUZZI

 

Ovviamente la cooperativa ha anche degli obblighi: deve garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria degli spazi, la loro sorveglianza e custodia, nonché — ovviamente — assumere persone svantaggiate. E in più destinare una parte degli immobili a “Centro di accoglienza temporanea notturna per persone in condizioni di grave disagio economico, familiare e sociale”. Solo una la condizione stabilita per la decadenza della concessione, ovvero il venir meno di uno dei seguenti requisiti: iscrizione all’albo delle società cooperative; perseguimento esclusivo di finalità sociali.

 

Ora è evidente che nessuno dei due requisiti rimarrà in piedi alla luce dell’inchiesta sul Mondo di Mezzo. Per cui è assai probabile che, se la giunta non revocherà subito la concessione, questa decadrà nel giro di qualche settimana. Una rogna in più per i circa mille lavoratori della 29 giugno, che rischieranno il posto di lavoro in tutti i sensi. Non solo non avranno più un’occupazione, ma neppure una sede dove andare.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...