TRAGEDIA GRECA – TREMONTI COME VAROUFAKIS: DIECI ANNI DI EUFORIA CON SOLDI POMPATI DALL’EUROPA E MERCI VENDUTE DALLA GERMANIA – “POI, CON LA CRISI, GLI AIUTI SONO ANDATI A TUTTI TRANNE CHE AI GRECI”

Franco Bechis per “Libero quotidiano

 

Giulio Tremonti in versione Alexis Tsipras: l’ex ministro dell’Economia ha spiegato senza mezzi termini in Senato davanti a Matteo Renzi come sia stata fregata la Grecia in questi anni, correggendo una miriade di luoghi comuni che hanno raccontato la vicenda: da quello dei greci che hanno vissuto al di sopra delle proprie possibilità, agli europei che si sono svenati per aiutare Atene.

Giulio Tremonti Giulio Tremonti

 

Ecco i passaggi principali del discorso di Tremonti…“Il problema non è che la Grecia è entrata in Europa, ma che l’Europa è entrata in Grecia. Le cause della crisi non sono, come alcuni dicono, riferite all’oscuro e opaco bilancio pubblico greco.Il vero dramma sulla Grecia è venuto dal lato della finanza privata, e a partire dall’euro. In una dimensione di euforia, a partire dal 2002, un enorme flusso di capitali è andato a credito, dalle banche europee alla società greca, così allegramente finanziando Olimpiadi, piscine e auto (queste non precisamente made in Grecia) e varie illusioni. Per un decennio l’allegria è stata bilaterale, dal lato dei debitori ma anche dal lato dei creditori che incassavano enormi flussi di interessi attivi. Fatalmente è venuta la crisi. (…)

 

Vedete, in base alle leggi dell’economia di mercato, se falliscono i debitori falliscono anche i creditori. Nel caso della Grecia è stato l’opposto. E’ così che gli aiuti alla Grecia, anche aiuti da noi generosamente elargiti, hanno aiutato tutti, in specie hanno aiutato le banche tedesche e francesi creditrici della Grecia, tutti, tranne che i greci. Dopo le cure europee, il debito pubblico greco è salito, il Pil greco è sceso. E ancora, in modo

tsipras per mano con junckertsipras per mano con junckerdraghi tsiprasdraghi tsipras

compulsivo, dall’Europa si chiedono alla Grecia più privatizzazioni, più liberalizzazioni; guardando le presenti condizioni del popolo greco, interventi di questo tipo non li chiederebbe neppure Margaret Thatcher! …”

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