guido crosetto roberto vannacci

SALVATE IL SOLDATO CROSETTO – IL MINISTRO DELLA DIFESA NON NASCONDE LA SUA AMAREZZA PER LE CRITICHE RICEVUTE DA DESTRA SULL'AFFARE VANNACCI – SU TWITTER SI SFOGA: “SIAMO DIVERSI, E MOLTO”. IL RIFERIMENTO È ALL'AMPIA FRANGIA DI FRATELLI D'ITALIA CHE HA BOLLATO COME UN CEDIMENTO AL "POLITICAMENTE CORRETTO" LA DECISIONE DI DESTITUIRE IL GENERALE – CROSETTO RIVENDICA LA SCELTA FATTA SOTTO L’OMBRELLONE DEL QUIRINALE – DIETRO AGLI ATTACCHI CI SONO I TIMORI DI PERDERE CONSENSO NELL'ELETTORATO “DURO E PURO”, MENTRE ALEMANNO E "FORZA NUOVA" SOFFIANO SUL FUOCO ...

Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”

 

guido crosetto

Adesso, dopo 72 ore di tweet, note ufficiali, un certo attivismo e una certa prontezza decisionale, raccontano di un Guido Crosetto parecchio amareggiato. «Siamo diversi, e molto», scrive sempre sul social di Elon Musk, rispondendo a chi lo critica da sinistra e da destra per tutta la sua gestione dell’affare Vannacci. Se nel primo caso la diversità era ovvia, nel secondo le parole hanno il sapore di uno sfogo.

 

Il ministro infatti si era mosso con il consenso del Quirinale, cioè con il capo delle forze armate. Del resto Sergio Mattarella, quando nel 2000 era ministro della Difesa, rimosse un generale a pie’ pari per una intervista in cui faceva delle critiche alla politica militare italiana in Kosovo, quindi ha ben chiari la delicatezza e il contesto.

 

E invece, sia in privato sia in pubblico con le parole di Giovanni Donzelli e Galeazzo Bignami, Crosetto si è trovato sotto attacco dai compagni di partito per aver ceduto al cosiddetto “politicamente corretto”. Scoppiato il caso, il ministro della Difesa aveva bollato i contenuti del libro del generale come «farneticazioni» e poi, il giorno dopo, ne aveva benedetto la rimozione dal comando dell’Istituto geografico militare decisa dallo Stato maggiore dell’Esercito.

 

guido crosetto sergio mattarella alla parata del 2 giugno 2023

[…] Crosetto non si aspettava però i distinguo di due pezzi da novanta di FdI che condividono con la presidente del Consiglio un lungo percorso, una lunga militanza, più della sua per intenderci. E che difficilmente si espongono senza prima essersi confrontati con la presidente. Visto il tutto dal proprio punto di osservazione, però, non si poteva fare altrimenti: l’Esercito ha regole e prassi che ne garantiscono la tenuta; il saggio autopubblicato del generale è uscito il 10 agosto, la sua comunicazione ai superiori — e senza allegare alcuna bozza — sarebbe avvenuta quattro giorni prima, in cui si annunciava l’uscita di un generico volume dai contenuti personali.

 

roberto vannacci a soldati ditalia 1

[…]  Vannacci nel libro parla in termini più che positivi della Russia, cita Nato e Ucraina, argomenti doppiamente sensibili in questa fase. Anche da dentro le forze armate Crosetto aveva ricevuto delle sollecitazioni ad intervenire perché le parole di Il mondo al contrario mina(va)no la credibilità stessa dell’Esercito.

 

Ma la crepa tra il ministro e i maggiorenti della fiamma tricolore ha delle ragioni di consenso. Siccome il mondo militare è assai eterogeneo, quello più vicino a FdI — l’ardimentoso Vannacci non ne è certo estraneo, perlomeno culturalmente — a propria volta ha protestato perché «bisogna avere idee forti e non subire timorosi le decisioni, come quelle di Von der Layen e Mattarella, nume tutelare della sinistra», è il messaggio inviato da un alto ufficiale ad alcun big del partito.

 

guido crosetto giorgia meloni parata 2 giugno 2023

Racconta un dirigente di spicco di FdI: «Le chat di base sono esplose, i social sono pieni di nostri elettori che attaccano Crosetto per essere stato troppo sbrigativo, basandosi solo su quello che era uscito sui giornali, senza aver letto il libro. Per i nostri significa agire sotto dettatura della sinistra. Le uscite di Donzelli e altri servono a riequilibrare a destra senza comunque scaricare il ministro».

 

Non solo: da una parte l’attivismo di Vannacci dopo il gran baccano, e anche l’idea che sia stato aiutato nello scrivere il saggio. Dall’altra le proposte di candidatura dell’estrema destra che gli sono state recapitate.

 

giovanni donzelli

FdI sente il fiato sul collo di una concorrenza da destra, movimenti e aree pronte ad approfittarsi del governismo e dai toni giocoforza meno strillati del passato di Meloni e compagnia. Il generale che ora può solo dipingersi come scomodo, inviso ai “poteri forti”, è un’ottima carta per un elettorato di destra deluso e alla ricerca del nuovo uomo forte che dice-le-cose-come- stanno. La manovra Vannacci come una Opa ostile insomma, con primo sospettato Gianni Alemanno. […]

il mondo al contrario roberto vannacciroberto vannacci 2giovanni donzelli 1GIANNI ALEMANNO A ORVIETO PRESENTA IL FORUM DELL INDIPENDENZA ITALIANAroberto vannacci 3

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