renzi d alema dalema

D’ALEMA PENSA A LANCIARE ANATEMI (“FINCHE' ESISTO, RENZI NON POTRA' STARE TRANQUILLO”) MA TRA IL SUO PARTITO E PISAPIA LA CONVIVENZA NON DECOLLA – COSI’ SPERANZA RAGIONA SE I FUORIUSCITI DAL PD POSSANO FUORIUSCIRE ANCHE DAL GOVERNO – OGGI LA RIUNIONE DEI PARLAMENTARI CHE HANNO SEGUITO BERSANI E BAFFINO

 

 

Monica Guerzoni per il Corriere della Sera

 

DALEMA RENZIDALEMA RENZI

«Finché mi sarà dato di esistere, non potrà stare tranquillo...». L' anatema che D' Alema indirizza a Renzi da Marina di Pietrasanta non lascia preludere nulla di buono per i rapporti elettorali tra i fuoriusciti e il Pd. Il fondatore di Articolo 1-Mdp, furioso per essere stato sostituito alla guida delle Fondazioni europee, accusa i dem di aver esercitato «forti pressioni» sui socialisti e medita rivincite: «Renzi si è vendicato della mia esistenza, ma la mia esistenza sarà per lui un problema».

 

L' ex premier non lo dice, ma i suoi assicurano che D' Alema ha tutta l' intenzione di candidarsi per togliere voti al Pd al Sud, dove «ogni volta che parla riempie le sale e le piazze». E lo stesso ha in mente Bersani, che in Emilia-Romagna ha ancora un forte seguito. «Metteremo nelle liste un mix di forze giovani e politici di esperienza - è il piano di D' Alema -. Con il proporzionale faremo un risultato a due cifre».

bersani epifani dalemabersani epifani dalema

 

A sinistra si respira un' aria da regolamento di conti e non solo tra D' Alema e Renzi, che il predecessore a Palazzo Chigi accusa di essere «sempre in giro a fare guai». Tensioni e incomprensioni si registrano anche tra Campo progressista di Pisapia e Mdp, nonché all' interno del movimento di D' Alema e Bersani. A sentire i renziani i due ex ds sono ai ferri cortissimi, non tanto per antiche gelosie, quanto per importanti divergenze di linea politica.

PISAPIAPISAPIA

 

Massimo avrebbe interpretato le parole di Pier Luigi dal palco di piazza Santi Apostoli come la disponibilità a sciogliere Mdp e a mettersi, da subito, al seguito di Pisapia leader di Insieme. Ma D' Alema vuole prima rafforzare il movimento a colpi di tessere e poi allargare il campo, e sarebbe stato questo sfasamento temporale a provocare scintille.

 

Pippo Civati si appella alla generosità dei compagni: «Queste eventuali divisioni fanno male. Il lavoro che dobbiamo fare è tenere insieme tutti». Ma i bersaniani soffrono i «troppi portavoce autogestiti» di Pisapia e lo spronano a battere un colpo: «Se lui è il federatore, ci federi...».

bersani pisapiabersani pisapia

 

Nodi destinati a venire al pettine oggi, quando Roberto Speranza riunirà parlamentari e amministratori locali. Felice per il nuovo acquisto di Gianluca Busilacchi, che era capogruppo del Pd nel consiglio regionale delle Marche, il coordinatore smentisce attriti: «Tra D' Alema e Bersani c' è totale sintonia, non ci sono ambiguità». Proverà a mediare tra chi vuole sciogliere Mdp e chi rafforzarlo? «Non ce n' è bisogno - stempera le tensioni Speranza -. Parlare di scioglimento è sbagliato, nessuno ci ha chiesto di farlo. Ma alle Politiche dovremo arrivare con un nuovo soggetto, non con un cartello elettorale».

SPERANZA ROSSISPERANZA ROSSI

 

Enrico Rossi non teme rese dei conti in assemblea, eppure ammette qualche difficoltà: «C' è il problema di rendere più trasparenti i rapporti con Pisapia». L' altro fronte si aprirà presto con il governo, che per Rossi è «la brutta copia di quello di Renzi». L' uscita dalla maggioranza è questione di settimane. «Siamo in difficoltà - riconosce Speranza -. Oggi ne parleremo».

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – CHE È SUCCESSO A GIORGETTI? È PASSATO DALLA GRISAGLIA AI GILET DA PESCATORE IN STILE SANPEI, TRASFORMANDOSI IN FIERO OPPOSITORE DEL RIARMO – IL CAMBIO DI ROTTA REPENTINO NON SI DEVE A UN RIAVVICINAMENTO IMPROVVISO AL TRAMPUTINIANO SALVINI, MA AL PERSONALE ORGOGLIO DI AVER MANTENUTO LA SPESA PUBBLICA SOTTO CONTROLLO – CON 3MILA MILIARDI DI DEBITO PUBBLICO, E LA FATICA FATTA PER FRENARE LE SPESE, FAR SALTARE I CONTI DELLO STATO È UN BOCCONE CHE IL BOCCONIANO GIORGETTI NON VUOLE INGOIARE…

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...