paolo gentiloni giorgia meloni teatro la scala carlo fuortes beppe sala dario franceschini rai viale mazzini

DAGOREPORT! CALMA E GESSO: SENZA IL TEATRO LA SCALA, FUORTES NON SI DIMETTERÀ. ECCO PERCHÉ SI INFITTISCONO LE PRESSIONI SU GIUSEPPE SALA CHE, COME SINDACO DI MILANO, HA IN MANO IL CDA DELLA SCALA. PRESSIONI NON SOLO DA PARTE DEL GOVERNO, MA ANCHE DA PARTE DELL’ENTOURAGE DI DARIO FRANCESCHINI. COSA PENSA DI OTTENERE IN CAMBIO CON LO SBARCO A VIALE MAZZINI DI GIAMPAOLO ROSSI E CAMERATI? - C’È UN ALTRO PERSONAGGIO PIDDINO CHE SI STA DANDO DA FARE PIÙ DEL NECESSARIO PER CORRERE IN SOCCORSO DELL’ARMATA BRANCALEONE DELLA MELONI ALLE PRESE CON IL DISASTRO DEL PNRR: PAOLO “SAPONETTA” GENTILONI…

DAGOREPORT

 

carlo fuortes foto di bacco

Calma e gesso: senza la Scala, Fuortes non si dimetterà. Anche in caso di bocciatura del bilancio consuntivo a fine aprile, per fargli mollare la poltrona dovrebbe dimettersi il Cda. Ma i consiglieri sanno bene che da un tale reset rischierebbero di finire tutti in mezzo a una strada. L’unico che potrebbe accompagnare alla porta Fuortes è il ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti, in quanto lo Stato ha in mano il 99 per cento del capitale Rai (l’1% è in mano Siae).

 

Ecco perché si infittiscono, giorno dopo giorno, le pressioni su Giuseppe Sala che come sindaco di Milano ha in mano il Cda del Teatro della Scala. Finora Sala le ha rispedite seccamente al mittente: non capisce perché un sindaco di sinistra deve togliere – “a gratis” - le castagne dal fuoco a un governo talmente di destra che l’ha liquidato come “fascista”.

 

giorgia meloni alla prima della scala 2022.

La cosa inesplicabile però è un’altra: se Meloni e Sangiuliano fanno la loro parte, non si comprende il motivo delle chiamate dell’entourage di Dario Franceschini a Sala per perorare l’arrivo di Fuortes alla Scala. Perché lo sponsor che ha portato Elly Schlein alla conquista del Pd, ha così a cuore la questione Fuortes? Cosa pensa di ottenere in cambio con lo sbarco a viale Mazzini di Giampaolo Rossi e camerati? Ah saperlo…

 

P.S.

chiara bazoli beppe sala prima scala 2022

Del resto c’è un altro personaggio piddino che si sta dando da fare più del necessario per correre in soccorso dell’Armata Brancaleone della Meloni alle prese con il disastro del Pnrr: Paolo “Saponetta” Gentiloni. Il commissario europeo dell’economia sta infatti portando avanti un comportamento affettuosamente esagerato verso l’Italia, cosa che sta facendo imbufalire gli altri membri della commissione di Bruxelles. Però va capito: il prossimo anno, con il voto europeo, l’unico politico che è riuscito a infinocchiare Matteo Renzi sarà accantonato. Magari, con un po’ di savoir faire politico, l’esecutivo meloniano potrebbe dargli una mano….

RAFFAELE FITTO E PAOLO GENTILONIdario franceschini foto di bacco (2)raffaele fitto giancarlo giorgetti paolo gentilonicarlo fuortesBRUNO VESPA CARLO FUORTES BY MACONDO CARLO FUORTES MEME BY CARLI MELONI CON IL BRACCIONE DA BOSCAIOLA ALLA SCALA

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…