DALL'ICE ALL'ACE. DITE A TREMONTI CHE ROMANI VUOLE CREARE UN'AGENZIA PER IL COMMERCIO ESTERO - PARATA RAI PER RICORDARE AGNES (GARIMBA VIDE LA LUX E QUASI SI GENUFLETTE DAVANTI A BERNABEI) - “IL VENERDÌ” EVITI EVITA (PER EVITARE FIGURACCE) - NON C’È CRISI PER LA PROTEZIONE CIVILE: RADDOPPIATE LE INDENNITÀ - EMMA SPIAGGIATA: I BALNEARI COME MARPIONNE MOLLANO CONFINDUSTRIA…,
Da Italia Oggi
1 - IL TESTIMONE PASSA DALL'ICE ALL'ACE. ROMANI PUNTA A CREARE UN'AGENZIA PER IL COMMERCIO ESTERO...
Può suonare come un gioco di parole. Ma secondo i piani che in questi giorni sta portando avanti Paolo Romani, ministro dello sviluppo economico, sembra proprio che dall'Ice si passerà all'Ace. Il titolare del dicastero di via Veneto, infatti, sta lavorando alla creazione di una nuova Agenzia per il commercio estero (Ace, appunto), ovvero di un ente che, sulla scia dell'ormai defunto Ice (l'ex Istituto per il commercio estero), si occupi di promuovere e sostenere i rapporti commerciali delle imprese italiane con l'estero.
Il tutto, secondo il ministro, dovrebbe essere inserito all'interno del decreto sviluppo atteso entro le fine del mese. L'operazione, però, rischia di scontrarsi con i piani del ministro degli esteri, Franco Frattini, che non ha intenzione di mollare la presa sulla rete estera dell'ex Ice. Del resto, dopo la soppressione voluta dal titolare del ministero dell'economia, Giulio Tremonti, quello che rimane dell'Ice dovrebbe essere spartito proprio tra i dicasteri dello sviluppo e degli esteri. Romani, dal canto suo, non si è mai convinto della bontà della soppressione dell'ex Ice, perfezionatasi in conseguenza di uno dei tanti decreti predisposti in questi mesi da Tremonti.
Anzi, a tal punto convinto della necessità di ripristinare in qualche modo l'istituto, soprattutto su input di alcuni imprenditori che hanno lamentato l'assenza di un interlocutore estero al quale rivolgersi, il ministro nelle scorse settimane ha addirittura «licenziato» il suo capo di gabinetto, Luigi Mastrobuono. Reo, in sostanza, di essersi speso per la soppressione dell'ormai defunto istituto (vedi ItaliaOggi del 17 settembre scorso).
Ora, proprio mentre Mastrobuono sta per essere sostituito come capo di gabinetto da Carlo Frati, attuale capo dell'ufficio legislativo dello Sviluppo economico, Romani sta cercando di imprimere un'accelerazione ai suoi piani. Il nome su cui in queste ore si starebbe ragionando è appunto Ace, che starebbe per Agenzia per il commercio estero. Certo non una grande novità , almeno da un punto di vista linguistico. Sta di fatto che questa nuova agenzia godrebbe di autonomia contabile e avrebbe un organico di circa 200-250 dipendenti, comunque inferiore alle 600 persone circa che erano in forza all'Ice.
Il problema, però, è capire in che modo questo nuovo ente si relazionerà alla rete estera dell'ex istituto, su cui adesso la competenza appartiene al ministero degli esteri guidato da Frattini. Il quale, a quanto sembra, non ha nessuna intenzione di mollare l'osso. Lo testimonia, tanto per fare un'esempio, una recente audizione parlamentare di Giampiero Massolo, segretario generale proprio del ministero degli esteri, il quale si è soffermato sul futuro post Ice. «Andrebbe costituita un'agenzia di scopo», ha esordito Massolo, che però dovrebbe essere «sottoposta alla vigilanza del ministero degli affari esteri.
Gli uffici dell'estero non dovrebbero essere autonomi, ma dovrebbero confluire nelle ambasciate e nei consolati. à un modello molto semplice, seguito anche da altri paesi, che auspicheremmo fortemente di vedere in capo al ministero degli affari esteri». Insomma, Romani è avvisato. (Stefano Sansonetti e Alessandra Ricciardi)
2 - PARATA RAI PER AGNES...
Paolo Garimberti quasi si genuflette davanti a Ettore Bernabei, nella romana residenza di Ripetta: sala piena, per celebrare la nascita della fondazione intitolata allo scomparso dg Rai Biagio Agnes. Garimberti, presidente della tv di stato, omaggia l'ex dg Bernabei. E in prima fila una coppia formata da due ottantenni, Ciriaco De Mita e Sergio Zavoli, discetta sulle sorti del Belpaese.
Gianni Letta e Walter Veltroni evocano il talento di Agnes, sotto gli occhi di Pippo Baudo, presentando il libro di Francesco Pinto, direttore del centro di produzione Rai di Napoli: titolo, «La strada dritta», edito da Mondadori. Pd, Udc, Pdl: in sala, la Lega è assente. Non a caso. Come tra i conduttori Rai. (Pierre de Nolac)
3 - IL VENERDI' NON EVITA EVITA...
Classico esempio di revisionismo, al Venerdì di Repubblica: nell'ultimo numero un articolo dedicato a Cristina Fernandez Kirchner illustra le vicende politiche dell'Argentina sovvertendo la storia della nazione sudamericana. Nel pezzo firmato da Simona Verrazzo si legge: "Come in una parabola shakespeariana, in lei sembra rivivere Evita Peron, che guidò l'Argentina dopo la morte del marito Juan Domingo".
Roba da brividi nella schiena, per tutti coloro che conoscono le vicende della famiglia Peron, e senza essere storici di professione. Maria Eva Duarte de Perón è morta nel 1957, Juan Domingo Perón Sosa nel 1974: dopo la sua scomparsa, a 79 anni in quel di Buenos Aires, la presidenza della nazione è andata alla terza moglie, Maria Estela, detta Isabelita. Altro che Evita! Maria Eva Duarte era la seconda moglie: urge un corso serale accelerato di storia, al Venerdì. (Sebastiano Luciani)
4 - IN TEMPO DI CRISI, RADDOPPIATE LE INDENNITA' ALLA PROTEZIONE CIVILE...
In questa valle di lacrime e sangue, tra crisi e tagli, qualcuno sorride. Sono gli uomini della protezione civile ai quali la presidenza del consiglio dei ministri aumenta l'indennità per festivi, domenicali e notturni del 100%. Una buona notizia per gli «angeli» del prefetto Franco Gabrielli, (a capo del Dipartimento della Protezione civile dal novembre dello scorso anno), proprio quando la crisi fa strage di forze dell'ordine, forze armate, precari, dipendenti pubblici, bidelli, insegnanti e via dicendo.
Il tutto in quattro righe mimetizzate nell'ordinanza del presidente del consiglio numero 3967 su disposizioni urgenti di protezione civile, pubblicata due giorni fa in Gazzetta ufficiale. Ebbene, palazzo Chigi stabilisce che l'indennità spettante al personale degli uffici del dipartimento della protezione civile impiegato nel sistema di allertamento nazionale e nel centro di coordinamento nazionale, denominato «Sistema», è aumentata nella misura del 100% in caso di impiego in giorni festivi, prefestivi e in orario notturno».
Insomma, si raddoppia quanto fu stabilito nell'ordinanza 3721 del 19 dicembre 2008: allora si attribuiva «una speciale indennità operativa forfetariamente parametrata su base mensile a 100 ore di straordinario festivo e notturno, commisurata ai giorni di effettivo impiego».
Tradotto, il personale della protezione civile prenderà il doppio di quanto prendeva tre anni fa. Qualcuno potrebbe giustificare l'aumento con la delicatezza dei compiti ai quali è chiamato il personale del coordinamento della Protezione civile. «Sistema», cui si fa riferimento, allerta le strutture preposte all'attivazione delle misure di prevenzione e delle fasi di gestione dell'emergenza coinvolgendo la struttura centrale della protezione civile, gli avamposti regionali e tutte quelle strutture, anche militari e di volontariato, che operano sul territorio interessato dall'evento calamitoso. (Emilio Gioventù)
5 - MARCEGAGLIA SPIAGGIATA...
Dopo la Fiat, Emma Marcegaglia perde anche le imprese turistiche balneari. Ieri è nata FederBalneari Italia, nuovo organismo di rappresentanza imprenditoriale presente sul territorio nazionale. La nuova organizzazione sarà integrata nel sistema Confimprese Italia - Confapi. L'organismo nasce, ha spiegato Renato Papagni, dalla volontà condivisa dai rappresentanti delle imprese balneari territoriali che hanno deciso di lasciare Federturismo-Confindustria e dare vita alla nuova federazione.
Gli associati usciti dal sistema Federturismo, che rappresentavano il 75% degli iscritti ad Assobalneari Italia, non hanno condiviso la mancanza di scelte a sostegno delle problematiche del turismo balneare. Le imprese che hanno aderito a FederBalneari Italia sono circa 800. (Pierre de Nolac)







