CAMERON A GAS - ALT ALL’INVASIONE DI ROM E DISPERATI DA ROMANIA E BULGARIA - SE GLI IMMIGRATI “CHIEDERANNO L’ELEMOSINA O DORMIRANNO ALL’APERTO, VERRANNO ESPULSI E NON POTRANNO RIENTRARE PER 12 MESI”

Enrico Franceschini per "La Repubblica"

IL LIBERO movimento in Europa, uno dei principi cardine della democrazia, deve diventare «meno libero». Lo proclama David Cameron, dalle colonne del
Financial Times e poi dall'aula della camera dei Comuni di Londra. L'obiettivo immediato è fermare o limitare una nuova ondata di immigrati dall'Europa orientale.

Un'ondata prevista a partire dal primo gennaio prossimo quando anche i cittadini di Bulgaria e Romania avranno gli stessi diritti di lavorare e risiedere in qualunque altro paese dell'Unione Europea, compreso il Regno Unito. Il quale, dice il premier britannico, si è battuto fin dalla caduta del muro di Berlino per aprire le frontiere alle nazioni rimaste prigioniere dietro la cortina di ferro sovietica: «Ma le cose sono andate a finire male», osserva il leader conservatore.

«Dal 2004 abbiamo assistito alla più grande migrazione in Europa in tempo di pace. Nel caso della Gran Bretagna, ora un milione di persone provenienti dall'Europa orientale vivono qui. Molti miei compatrioti sono preoccupati. Lo sono anch'io».

Cameron propone quindi una serie di limitazioni immediate per rendere più difficile l'accesso dei nuovi immigrati al welfare britannico, a sussidi di disoccupazione e benefici per gli alloggi e la famiglia: dovranno passare tre mesi prima che bulgari e rumeni possano usufruirne; e tali diritti cesserebbero del tutto, se dopo sei mesi i nuovi arrivati non saranno in grado di dimostrare di avere un lavoro. Se gli immigrati «chiederanno l'elemosina o dormiranno all'aperto», aggiunge il primo ministro, «verranno espulsi e non potranno rientrare per 12 mesi».

Nel lungo termine il primo ministro immagina misure più severe: «L'Unione Europea di oggi è molto diversa da quella di trent'anni fa», osserva. «Dobbiamo ammettere che la libertà di movimento ha messo in moto vasti movimenti di popolazioni causate da enormi differenze di reddito. È tempo di un nuovo accordo, che riconosca che il libero movimento è un principio centrale della Ue, ma non può essere completamente senza regole». E per il futuro Cameron pensa a regole di questo genere: «Richiedere che un paese raggiunga un certo reddito medio pro capite prima che sia consentito libero movimento ai suoi cittadini».

Norma che, se applicata all'Europa del passato, avrebbe per esempio impedito ai lavoratori italiani di emigrare in Francia, in Belgio, nella stessa Gran Bretagna.
La reazione alle parole del premier britannico non si è fatta attendere. La libertà di movimento delle persone «non è negoziabile, è il pilastro fondamentale del mercato unico, un mercato unico di cui la Gran Bretagna si avvantaggia quando si tratta di libertà di movimento di capitali, beni e servizi, o si prende tutto o non si prende niente», dichiara la vicepresidente della Commissione Europea, Viviane Reading.

E il presidente della Commissione, Manuel Barroso, ribadisce che si tratta di «uno dei principi più importanti». Studi recenti indicano che l'immigrazione crea ricchezza attraverso tasse e consumo e che gli stranieri non tolgono posti di lavoro ai britannici, casomai riempiono un vuoto. Cameron, cavalcando il populismo che scarica sugli immigrati la colpa della disoccupazione interna, tuttavia promette battaglia: «Noi metteremo ai voti le scelte sul nostro futuro in Europa». Il referendum è fissato per il 2017. Se il leader conservatore vincerà le elezioni del 2015, due anni dopo il suo paese potrebbe lasciare la Ue, a meno che la Ue non gli dia quello che vuole.

 

Hassanal Bolkiah con David Cameron POLIZIA DI FRONTIERA INGLESE NEL REGNO UNITO ILLEGALMENTE VATTENE A CASA O SARAI ARRESTATO IMMIGRATI IN REGNO UNITO IMMIGRATI IN REGNO UNITO NEL REGNO UNITO ILLEGALMENTE VATTENE A CASA O SARAI ARRESTATO NEL REGNO UNITO ILLEGALMENTE VATTENE A CASA O SARAI ARRESTATO

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