ERRI A PEZZI – ERRI DE LUCA SI VANTA DELLA DENUNCIA “PER AVER ISTIGATO I SABOTAGGI” NO-TAV IN VALSUSA – “ESSERE ACCUSATO PER UN’OPINIONE È UN ONORE PER UNO SCRITTORE”

Simona Lorenzetti per "Il Giornale"

«Mi capita denuncia per mie convinzio¬ni a sostegno della Val di Susa: è un onore per uno scrittore essere imputato di re¬ato di opinione». Erri De Luca sfoggia tutta la sua sfrontatez¬za e tutto il suo orgoglio per commentare la decisione del¬la procura di Torino di aprire un fascicolo d'inchiesta sulle sue dichiarazioni a favore dei sabotaggi No Tav. La sua boria da cattivo maestro la esprime in meno di 140 caratteri su Twitter, ma certo è pronto a esi¬birla in ogni sede.

Per quanto si vanti di essere «imputato» ad oggi Erri De Luca non è ancora neanche indaga¬to. Di fatto contro di lui c'è una denuncia presentata da Ltf, la società italo francese che si sta occupando della realizzazione del tunnel geognostico del Tav a Chiomonte. Una denuncia di 4 pagine depositata lo scorso 18 settembre dall'avvocato di Ltf Alberto Mittone: «Riteniamo che De Luca abbia quantome¬no istigato a commettere sabo¬taggio». Ora la denuncia è giun¬ta sulla scrivania dei due pm che si occupano delle inchieste Tav e hanno aperto un fascicolo «esplorativo».

La denuncia è l'ultimo atto di una polemica che si è aperta al¬cune settimane fa dopo le di-chiarazioni del procuratore ca¬po di Torino Gian Carlo Caselli che, commentando l'arresto di due attivisti No Tav in possesso di un arsenale di razzi e molo¬tov, si scagliò contro i cattivi ma¬estri e contro quel «preoccupan¬te silenzio che arriva da uomini della cultura e della politica, perché è un silenzio che parte dalla sottovalutazione, fino a ra¬sentare la connivenza», disse il magistrato. E fu così che qual¬che intellettuale si sentì chiama¬to in causa.

Tra questi Erri De Lu¬ca che replicò attraverso un'in¬tervista all' Huffington Post per dire: «La Tav va sabotata. Ecco perché servivano le cesoie: so¬no utili a tagliare le reti. Nessun terrorismo...».Per poi aggiunge¬re: «Hanno fallito i tavoli del go¬verno, hanno fallito le mediazio¬ni: il sabotaggio è l'unica alter¬nativa ». Concetto che poi De Lu¬ca ha ribadito in altre occasioni.

Da qui la denuncia di Ltf, in cui si legge che «le dichiarazioni di De Luca sono un chiaro incita¬mento alla violenza idoneo a su¬scitare consensi tra gli attivisti No Tav, peraltro distintisi an¬che recentemente con episodi preparatori di azioni violente con armi. E di queste il De Luca, pur vivendo appartato ma con la possibilità di strumenti cono¬scitivi ta-nto da intervenire pron¬tamente anche su questo tema, non può non essere al corren¬te ». Non è questa l'unica denun¬cia che porta la firma di Ltf: ce ne sono altre contro intellettua-li e politici che inciterebbero al¬la violenza.

De Luca, quindi, non è l'unico che rischia di fini¬re nei guai. Chi invece è già inda¬gato è il filosofo ed europarla¬mentare Gianni Vattimo. È ac¬cusato di falso ideologico insie¬me con due attivisti No Tav, Lu¬ca Abbà e Nicoletta Dosio, che il filosofo presentò come suoi consulenti in occasione di una visita in carcere a un No Tav. Do¬sio e Abbà ieri sono stati interro¬gati, ma si sono avvalsi della fa¬coltà di non rispondere.

 

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