renzi vespa salvini

IL DECLINO DEI DUE MATTEI - IL LORO "GOVERNISSIMO" ANTI-CRISI CON TUTTI DENTRO È STATO PRESO A PERNACCHIE DA TUTTI, MELONI COMPRESA – FINCHÉ AVRÀ ALLEATI LE PEN E AFD, PER SALVINI LA STRADA DEL GOVERNO È SBARRATA DALL’EUROPA - MEGLIO TENERSI LA DEBOLE COALIZIONE ATTUALE, CERCANDO DI RINFORZARLA CON I "RESPONSABILI" - RENZI È AVVERTITO. E A QUESTO PUNTO, SE TOGLIESSE IL DISTURBO USCENDO DAL GOVERNO, PARADOSSALMENTE DAREBBE ANCHE UNA MANO

Marcello Sorgi per “la Stampa”

 

salvini renzi

Salvini e Renzi isolati. E il "governissimo" anti-crisi con tutti dentro svela subito le sue debolezze. Nel giorno in cui incontra al Quirinale il presidente Mattarella, Salvini lo ripropone, con il risultato di sentirsi dire una serie di "no" dal suo campo. A cominciare da quello ultraconvinto di Giorgia Meloni.

 

giuseppe conte dario franceschini

Un conto è il senso di responsabilità che ha portato l' opposizione di centrodestra a votare il primo decreto del governo sull' emergenza coronavirus. E un altro trovarsi a condividere la responsabilità di guidare il Paese in una fase difficilissima di recessione in arrivo, con la trattativa sulla flessibilità in Europa tutta da vedere, e l' opinione pubblica avvolta nella una nube di panico generata anche dal virus.

scontro renzi salvini prima e dopo

 

Alla solitudine del Capitano, che ieri si è esposto, si accompagna quella di Renzi, fautore anche lui del governo a larga maggioranza non guidato dall' attuale premier. Contro quest' ipotesi, ufficialmente per reagire al leader leghista, in realtà rivolgendosi anche a quello di Iv, si sono schierati al più alto livello Pd, 5S e LeU, vale a dire le componenti dell' attuale maggioranza tranne i renziani.

 

La ragione di una levata di scudi così netta è che Zingaretti, Crimi (per conto di Di Maio) e i bersaniani non vedono di buon occhio una maggioranza allargata in cui il contributo degli attuali partners verrebbe annacquato e le alleanze si formerebbero e si sfascerebbero sui singoli provvedimenti.

 

SALVINI DI MAIO ZINGARETTI MATTARELLA

Meglio tenersi la debole coalizione attuale, cercando di rinforzarla con i "responsabili". Con i quali, oltre a Conte, che ha tentato il primo approccio ed è stato "tanato" da Renzi, ora tratta, nel suo felpatissimo stile democristiano, Franceschini. Renzi è avvertito. E a questo punto, se togliesse il disturbo uscendo dal governo, paradossalmente darebbe anche una mano.

 

 

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