DIETRO LA CAMPAGNA EUROPEA DI MUSK CI SONO SOLO I SUOI AFFARI – PERCHÉ IL MAGNATE AMICO DELLE SVASTICHELLE HA LANCIATO LO SLOGAN “MAKE EUROPE GREAT AGAIN”? NON PERCHE’ CREDE IN UN’“INTERNAZIONALE SOVRANISTA” MA PERCHÉ HA BISOGNO DI SPONDE NEL VECCHIO CONTINENTE PER PORTARE AVANTI IL SUO BUSINESS, DAL CONTRATTO DI STARLINK CON IL GOVERNO ITALIANO ALL’AMPLIAMENTO DELLA FABBRICA TESLA IN GERMANIA – SULLO SFONDO L'INCHIESTA DELLA COMMISSIONE UE SULLA POSSIBILE MANIPOLAZIONE DEGLI ALGORITMI DI X PER FAVORIRE I PARTITI DI ESTREMA DESTRA…
Estratto dell’articolo di Giuseppe Sarcina per www.corriere.it
Elon Musk cerca sponde in Europa. Sabato 1 febbraio ha lanciato un'altra campagna di comunicazione sulla sua piattaforma X, e con toni vagamente marxiani: «Cittadini d'Europa, unitevi al movimento Mega, Make Europe Great Again». […]
Viene naturale collegare la mossa del miliardario con l'inchiesta avviata dalla Commissione europea. Come ha spiegato giovedì 30 gennaio Henna Virkkunen, titolare della «Sovranità tecnologica», l'esecutivo di Bruxelles «ha adottato nuove misure per chiarire se i sistemi di raccomandazione di X siano conformi al Digital Services Act».
elon musk e l europa - illustrazione the atlantic
In altri termini la Commissione vuole capire se X stia manipolando gli algoritmi per orientare i contenuti veicolati dalla piattaforma, favorendo una parte politica. Virkkunnen ha chiesto ai dirigenti di X di consegnare entro il 15 febbraio 2025 la documentazione sulle eventuali modifiche in corso o quelle pianificate da qui alla fine dell'anno. Il timore è che il social di Musk possa inquinare le campagne elettorali nei Paesi europei.
Un fenomeno, in realtà, già visibile in Germania. Musk si è schierato con l'AfD, il partito di estrema destra, per altro intervistando anche la leader Alice Weidel.
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Negli Stati Uniti Musk ha potuto trasformare l'ex Twitter in una clava mediatica per attaccare gli avversari di Donald Trump, pilotando la gerarchia dei messaggi proposti agli utenti e, soprattutto, azzerando ogni controllo sui contenuti. Nell'Unione Europea, però, resistono alcuni vincoli di garanzia per i frequentatori dei Social. E queste regole, fanno sapere da Bruxelles, valgono anche per X.
Come sempre, però, quando c'è di mezzo Musk, le questioni di principio si intrecciano con gli affari. L'imprenditore sta trattando su vari fronti con diversi partner europei. Giusto per fare un paio di esempi: in Italia è aperto il dossier sui satelliti Starlink. In Germania sta cercando di ampliare una fabbrica della Tesla, l'auto elettrica.
Sul piano politico, almeno per ora, non si sono viste reazioni particolari. Certo, la paternità della parola d'ordine «Mega» va attribuita al premier ungherese Viktor Orban che l'ha usata lo scorso anno. [...]
Oggi bisognerà vedere se quelli che vengono considerati gli interlocutori naturali di Musk, a cominciare dalla premier Giorgia Meloni, saranno davvero disponibili a creare una rete anti Bruxelles con lo stesso Orban, la tedesca Weidel e altri estremisti, come il britannico neo fascista Tommy Robinson.
VIGNETTA DI CHARLIE HEBDO SU GIORGIA MELONI ED ELON MUSK
L'iniziativa di Musk potrebbe ricordare il tentativo di costituire un'internazionale sovranista condotto negli anni del primo mandato trumpiano da Steve Bannon. Impresa fallita prima ancora di cominciare. Ma sarebbe un errore sottovalutare l'enorme potenziale di Musk: le campagne di X, gli eventuali finanziamenti a partiti e forze politiche, gli investimenti per attirare qualche governo dalla sua parte.
GIORGIA MELONI PREMIATA DA ELON MUSK - MEME BY FAWOLLOadesivi contro elon musk - showroom di tesla a londra