congresso socialisti europei schlein scholz ursula von der leyen

DOPO I PIZZINI RICEVUTI DA MACRON E DAL PARTITO POPOLARE, URSULA INCASSA IL CAZZIATONE PURE DAI SOCIALISTI – ALL’EVENTO ORGANIZZATO A BERLINO DAL PSE, ELLY SCHLEIN E SCHOLZ UCCELLANO VON DER LEYEN PER LE SUE APERTURE AI PARTITI DI DESTRA, DAI CONSERVATORI DI GIORGIA MELONI AL GRUPPO “IDENTITA’ & DEMOCRAZIA” DI SALVINI E LE PEN – L’AFFONDO DEI SOCIALISTI: “MAI ALLEANZE O COALIZIONI CON LE FORZE NAZIONALISTE DI DESTRA” – URSULA AVEVA SIBILLATO: “SE APRIRÒ UNA COLLABORAZIONE CON IL GRUPPO ECR DIPENDERÀ DA COME SARÀ LA COMPOSIZIONE DELL'EUROCAMERA E DA CHI SARÀ NEL GRUPPO…”

Estratto dell’articolo di Uski Audino per “la Stampa”

 

CONGRESSO DEI SOCIALISTI EUROPEI A BERLINO - ELLY SCHLEIN E PEDRO SANCHEZ

Mai alleanze con le destre nazionaliste in Europa e massima allerta per le relazioni pericolose tessute dai partiti popolari e liberali con l'estrema destra. È questo il messaggio che arriva dall'evento organizzato ieri a Berlino dai socialisti europei del Pse a cui ha partecipato la segretaria del Pd Elly Schlein. «Per noi è molto importante essere qui oggi con la famiglia socialista a dire mai ad alleanze o coalizioni con le forze nazionaliste di destra» ha esordito la segretaria dei democratici, sbarcata nella capitale tedesca per mettere di suo pugno la firma sulla dichiarazione congiunta che impegna i partiti socialdemocratici europei a «non sedersi mai al tavolo delle trattative» con queste forze.

CONGRESSO DEI SOCIALISTI EUROPEI A BERLINO

 

«E questo vale sia per i conservatori guidati da Giorgia Meloni che per il gruppo Identità e Democrazia di cui fa parte Matteo Salvini e Marine Le Pen», continua la segretaria del Partito democratico, incontrando a margine i giornalisti. La dichiarazione comune firmata nella capitale tedesca lancia anche «un segnale molto forte ai popolari e ai liberali dicendo basta con la normalizzazione della destra nazionalista», prosegue la segretaria del Partito democratico. Il documento di Berlino «è la risposta più forte alle gravi dichiarazioni di qualche giorno fa di Ursula von der Leyen, che invece ha aperto alle forze conservatrici e nazionaliste» continua Schlein.

ELLY SCHLEIN E OLAF SCHOLZ AL CONGRESSO DEI SOCIALISTI EUROPEI A BERLINO

 

Lunedì scorso infatti la presidente della Commissione Ue e candidata di punta del Ppe aveva ufficializzato l'apertura ad alleanze con il gruppo europeo presieduto dalla premier Meloni, chiarendo che «se aprirò una collaborazione con il gruppo Ecr dipenderà da come sarà la composizione dell'Eurocamera e da chi sarà nel gruppo». La presenza in sala ieri a Berlino del cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz avrebbe dovuto controbilanciare […] il peso delle parole di Von der Leyen con un monito altrettanto chiaro alle forze moderate a non cadere nella tentazione di stringere accordi con chi mina le basi di un progetto comune europeo.

 

ELLY SCHLEIN AL CONGRESSO DEI SOCIALISTI EUROPEI A BERLINO

«Fino a che punto siete disposti come partiti popolari e liberali – si chiede Schlein - a tradire la vostra stessa storia per queste alleanze politiche che negano alla radice i fondamenti dello stare insieme nell'Unione europea?». Perché di questo si tratta: tradire il progetto europeista di una progressiva integrazione fondata su valori e su investimenti comuni o tornare indietro a nostalgie nazionalistiche e illiberali. […]

 

Venerdì notte a Dresda il candidato di punta del Spd della Sassonia, Matthias Ecke, è stato aggredito da quattro sconosciuti a calci e pugni mentre affiggeva manifesti elettorali socialdemocratici, e finendo in ospedale in condizioni serie. E non è un caso isolato. Dall'inizio della campagna elettorale il ministero degli Interni della Sassonia conta 51 casi analoghi di violenza. […]

CONGRESSO DEI SOCIALISTI EUROPEI A BERLINO

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…