gianluigi paragone 1

DOPO TANTO STARNAZZARE, PARAGONE SI È ARRESO AL GREEN PASS - L'EX ESPONENTE GRILLINO, FONDATORE DEL MOVIMENTO ITALEXIT, DICEVA CHE IL CERTIFICATO VERDE ERA "UNA VIGLIACCATA", "UN MODO PER BUCARE LE ISTITUZIONI" E CHE NON L'AVREBBE "MAI ESIBITO": INDOVINATE COME È ENTRATO IN PARLAMENTO PER VOTARE CONTRO IL DDL ZAN? ESATTO, ESIBENDO IL GREEN PASS… - "SULLE VOTAZIONI IMPORANTI NON GLI REGALO NULLA"

Francesco Specchia per “Libero Quotidiano

 

gianluigi paragone 1

Le ultime parole famose accompagnano le grandi uscite, e talora pure le grandi entrate. Prendete l'entrata del senatore Gianluigi Paragone che l'altro giorno si è infilato in Senato esibendo il suo bel certificato verde.

 

Paragone era stato tranchat in tv e nelle pubbliche piazze: «Il Green Pass è una vigliaccata», «un modo per bucare le istituzioni», «non lo esibirò mai». E ancora: «Non solo non esibirò alcun Green Pass per entrare in Parlamento, non potranno neanche mettersi a fare barriera per entrare in un luogo istituzionale che non può prevedere alcuna limitazione», era stata la sua parola definitiva.

 

gianluigi paragone 4

Poi, si sa, la politica è l'arte del possibile. Alla fine Gianluigi s'è arreso. L'ex esponente M5S, fondatore del movimento Italexit si è ritrovato ieri in Aula per la votazione sul ddl Zan.

 

L'ingresso di Paragone a Palazzo Madama è avvenuto dopo l'esibizione della certificazione verde: strumento aspramente criticato dall'ex conduttore de La Gabbia, che nei giorni scorsi era arrivato a minacciare una plateale protesta. Sono piovute le critiche e le accuse di incoerenza (non del tutto ingiustificate).

 

gianluigi paragone 3

Paragone ha avuto la solita risposta pronta con l'AdnKronos: «Volevano approvare il ddl Zan nel mezzo di una battaglia politica, in cui i diritti dei lavoratori sono annientati. Sulle votazioni importanti il segno lo voglio lasciare eccome, non gli regalo nulla», motivando la decisione di presentarsi al Senato.

 

gianluigi paragone 2

«Io sono venuto a bloccare il ddl Zan per un motivo semplice: stiamo vivendo in un'epoca in cui i diritti lavoratori sono discriminati dalle decisioni del governo». E al cronista che insisteva: «Ma lei aveva dichiarato: entrerò in Parlamento senza esibirlo», Paragone ha risposto: «Vabbè, ho capito, la battaglia politica si fa con la battaglia politica, si risponde colpo su colpo...». Colpo su colpo.

 

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