“HO CHIESTO A PUTIN LO SBLOCCO DEL GRANO IN UCRAINA. NON HO VISTO SPIRAGLI DI PACE” – DRAGHI RACCONTA LA TELEFONATA CON MAD VLAD: “MI SONO SENTITO IN DOVERE DI CHIAMARE IL PRESIDENTE RUSSO PER EVITARE UNA CRISI ALIMENTARE. GLI HO CHIESTO DI SBLOCCARE I PORTI SUL MAR NERO. LUI MI HA DETTO CHE…
Da corriere.it
In conferenza stampa il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto di essersi sentito in dovere di chiamare il presidente russo per evitare una crisi alimentare: «Ho cercato il presidente Putin: lo scopo era chiedere se si potesse far qualcosa per sbloccare il grano che oggi è nei depositi in Ucraina perché la crisi alimentare che si sta avvicinando, e in alcuni Paesi africani è già presente, avrà proporzioni gigantesche e conseguenze umanitarie terribili».
Aggiungendo: «Una prima iniziativa che si potrebbe esplorare è se si possa costruire una possibile una cooperazione sullo sblocco dei porti sul mar Nero. Putin ha detto che non è sufficiente a risolvere la crisi alimentare mondiale. Gli ho replicato: "sblocchiamoli altrimenti c'è il rischio che vadano a male". Putin ha poi detto che il problema è che i porti sono minati».
Secondo il presidente russo «la crisi alimentare è colpa delle sanzioni e che se le sanzioni fossero tolte la Russia potrebbe esportare grano — ha precisato Draghi —. Ma ovviamente le sanzioni sono lì perché la Russia ha attaccato l'Ucraina».
Per quanto riguarda la possibilità di una risoluzione del conflitto ha affermato: «Non ho visto spiragli di pace».