mario draghi

MA È MACRON O MANDRAKE? - DRAGHI: ‘LA CRISI EUROPEA È ALLE NOSTRE SPALLE. LA MAGGIORANZA SILENZIOSA HA RITROVATO LA SUA VOCE CON LE ELEZIONI IN FRANCIA E OLANDA CHE HANNO PREMIATO PARTITI PRO-EUROPA’. AMMAZZA, BASTAVA COSÌ POCO? NON È CHE LA BCE ‘VUOLE’ (PER ORDINE DELLA GERMANIA) SMETTERE DI STAMPARE DENARO E DEVE PREPARARE IL CAMPO PER LA FINE DEL ‘QUANTITATIVE EASING’? E L’ITALIA…?

Domenico Conti per l’ANSA

 

MERKEL MACRONMERKEL MACRON

"La crisi è ora alle nostre spalle". Mario Draghi lancia il più forte messaggio di ottimismo sull'economia dell'Eurozona dall'inizio del suo mandato alla Bce, e rinfrancato dall'esito delle elezioni politiche in Francia rilancia l'integrazione europea: "ora la maggioranza silenziosa ha ritrovato la sua voce, il suo orgoglio e la fiducia in se stessa".

 

All'Università di Tel Aviv, in Israele, dove ha ricevuto un dottorato honoris causa, Draghi ha fatto il punto sull'economia, forte di una crescita doppia degli Usa nel primo trimestre dopo il sorpasso avvenuto nel 2016. "La ripresa dell'Eurozona è solida e sempre più ampia fra i Paesi e settori" economici, con "cinque milioni di impiegati in più rispetto al 2013".

 

draghi eurodraghi euro

Segnali di ottimismo che si accompagnano al rilancio del progetto europeo da parte dell'istituzione, la Bce, forse più attiva di tutte nella difesa e rafforzamento dell'euro degli ultimi cinque anni: c'è "un'onda crescente di energia nel chiedere un'azione unitaria europea. L'Ue e l'euro hanno sempre avuto il sostegno della maggioranza dei cittadini europei, ma spesso si sentiva solo una opposizione rumorosa".

 

Ora, dice Draghi forte della vittoria di Macron in Francia e del voto in Olanda, con un voto pro-Europa praticamente assicurato in Germania e il ritorno dell'asse franco-tedesco (la principale incognita rimane l'Italia), "la maggioranza silenziosa ha ritrovato la sua voce, il suo orgoglio e la fiducia in se stessa".

 

MACRON BRIGITTEMACRON BRIGITTE

Era tempo che Draghi non parlava con toni così "politici" ed è l'occasione per chiamare i Paesi all'azione: ora bisogna affrontare le riforme strutturali, eterne incompiute, e le sfide poste non solo dall'architettura dell'Unione economica e monetaria incompleta, ma anche da migrazioni, difesa comune, sicurezza: lo si può fare - dice Draghi - "solo mettendo insieme sovranità".

 

Se l'ottimismo di Draghi sulla ripresa lascia intravedere un possibile segnale di cambio di marcia alla riunione di giugno sulle politiche della Bce, va ancora più in questa direzione la presa di posizione di Benoit Coeuré: il consigliere esecutivo della Bce, alla Reuters, ha avvertito del rischio di una "eccessiva gradualità" nel cominciare a ritirare le misure straordinarie di Francoforte.

 

Già a fine marzo l'economista francese aveva detto che mettere in discussione l'attuale tabella di marcia, che prevede di terminare prima il 'quantitative easing' e poi rialzare i tassi, non è un "tabù". Oggi torna su quel tasto, dichiarando che non si tratta di una decisione "incisa nella pietra".

DRAGHI SCHAUBLE  .w_lDRAGHI SCHAUBLE .w_l

 

E' chiaro la discussione nel consiglio Bce si sta vivacizzando in vista dell'appuntamento dell'8 giugno a Tallinn, dove si potrebbe indicare un'inversione di marcia in arrivo, e ancor più della decisione da prendere entro fine anno sul futuro del 'quantitative easing'.

 

Lo rivelano gli stessi verbali della riunione di fine aprile a Francoforte: il consenso sul fatto che i rischi sono scesi ulteriormente da marzo è "generale", non unanime, con alcuni Paesi più deboli che ritengono prematuro cantare vittoria. Consenso "ampio", anche qui non unanime, sulla tenuta dell'inflazione, con il fronte capitanato dai tedeschi che vorrebbe dichiarare missione compiuta.

BENOIT COEUREBENOIT COEURE

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...