IL DUALISMO DI MAIO-FICO E’ L’ULTIMA PENSATA DI GRILLO – VUOLE UN MOVIMENTO A DUE FORNI, IN GRADO DI FARE UN’OPPOSIZIONE MODERATA ED UNA DURA – "DI MIAO", DIVORATO DALL’AMBIZIONE, SPIEGA AI SUOI CHE QUALCHE ESPONENTE PENTASTELLATO POTREBBE ENTRARE IN UN “GOVERNO DI SALUTE PUBBLICA”
DAGONOTA
La convenscion grillina di Rimini, con gli scazzi fra Di Maio e Fico, in realtà è stata una piece teatrale gestita e diretta dal regista Beppe Grillo. L’ex comico ha pensato bene che il movimento deve avere sia la sua ala moderata (interpretata dal vice presidente della Camera), sia la sua anima irredentista e rivoluzionaria (ruolo che il copione assegna a Fico).
Quando si tratta di fare opposizione dura e pura, le telecamere si fermeranno su Fico. Quando è il momento del negoziato, arriva l’azzimato Giggino. Il problema è che Di Maio ci crede davvero. E non pensa di essere un “personaggio in cerca d’autore”. Quello già ce l’ha, ed è Beppe.
roberto fico davide casaleggio
Però, l’ambizione è un tarlo che scava le carni più dure, figurarsi quelle tenere (in virtù dell’età) di Di Maio. Tant’è che il giovanotto ai suoi teorizza che se Mattarella dovesse mettere in piedi un governo “d’emergenza o di salute pubblica”, alcuni esponenti dell’M5S potrebbero prenderne parte.
E già brillano gli occhi al sociologo De Masi, al capo segreteria Spatafora ed a qualche consigliere di Stato: primi terminali delle confidenze di Giggino.