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FAIDA ITALIA – ENTRO POCHI GIORNI TAJANI SARÀ NOMINATO PRESIDENTE PRO TEMPORE AL POSTO DI BERLUSCONI PER EVITARE CHE IL PARTITO SI SGRETOLI SUBITO DOPO LA SCOMPARSA DI BERLUSCONI – UN SEGNALE DI SOPRAVVIVENZA, IN ATTESA DI DECIDERE I TEMPI PER UN CONGRESSO. I RONZULLIANI, MAZZOLATI E UMILIATI DA MARTA FASCINA, AFFILANO LE LAME…

Estratto dell'articolo di Emanuele Lauria per www.repubblica.it

 

ANTONIO TAJANI PIANGE AL FUNERALE DI SILVIO BERLUSCONI

Forza Italia serra i tempi e decide di lanciare subito un segnale di sopravvivenza alla morte del suo leader. Domattina, in una conferenza stampa che plasticamente vuole dimostrare l'unità del partito, il coordinatore Antonio Tajani e i due capigruppo Paolo Barelli e Licia Ronzulli - dunque le diverse anime di FI - parleranno di nuove iniziative in programma e della prosecuzione della campagna di tesseramento.

 

Ma il punto più importante è la transizione: come da statuto, di qui a pochi giorni si avvierà l'iter per la sostituzione - temporanea, al momento - di Silvio Berlusconi. Forza Italia per la prima volta dal 1994 a oggi avrà come presidente una figura diversa da quella del fondatore, defunto lunedì: sarà Antonio Tajani.

 

ANTONIO TAJANI - SILVIO BERLUSCONI - MARTA FASCINA

Si è stabilito di attuare al più presto l'articolo 19 dello Statuto, che così recita: "In caso di dimissioni o impedimento permanente del Presidente, il Comitato di Presidenza convoca immediatamente il Consiglio Nazionale che provvede alla sua sostituzione temporanea per il periodo strettamente necessario per la convocazione del Congresso Nazionale".

 

[…] la strada è segnata: il presidente (o reggente, a seconda delle angolazioni) sarà il vicepremier. Con buona pace di tutti, e con la garanzia - chiesta dalle opposizioni interne - che si andrà appunto a congresso.

 

antonio tajani silvio berlusconi convention di forza italia

I tempi del congresso sono da definire: e non è una variabile di poco conto. Perché senza un'intesa fra le varie componenti del partito, e una prospettiva almeno di medio periodo, è forte il rischio del "fuggi fuggi" evocato ieri da un vecchio navigante forzista come Claudio Scajola.

 

Nessuno mette in discussione il ruolo della famiglia, di sostegno anche economico al partito, almeno fino alle Europee. Resta da dare i contorni all'influenza di Marta Fascina, che prima della morte di Silvio Berlusconi, era molto forte. La deputata campana rimane legatissima a Marina, la primogenita del Cavaliere. […]

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