SULLE TRACCE DEGLI EVASORI – FATTO L’ACCORDO FISCALE TRA ITALIA E SVIZZERA: VIA LIBERA ALLO SCAMBIO DI INFORMAZIONI SUI CONTI DEI NOSTRI CITTADINI, CHE DAL 2018 SARÀ AUTOMATICO – IN SVIZZERA CI SONO ALMENO 130 MILIARDI DI EURO ITALIANI

Paolo Baroni per “la Stampa

 

BANCHE SVIZZERE BANCHE SVIZZERE

Dopo due anni di trattative, momenti di stanca, rilanci e brusche rotture, l’accordo con la Svizzera sul rientro dei capitali è fatto. O quasi. «Questione di giorni», facevano sapere ieri sera varie fonti di governo. «Mancano solo gli ultimi dettagli».  

 

Firma «a giorni»  

L’idea sarebbe quella di chiudere entro una settimana - è stata indicata la data del 15 gennaio - prevedendo poi la firma ufficiale (con tanto di cerimonie) per i primi di febbraio. Insomma in tempo utile per rendere operativa la legge sulla «voluntary disclosure» che fissava come termine massimo il 2 marzo per siglare accordi fiscali coi vari paesi inseriti oggi nella «black list». Passaggio non di poco conto perchè una volta considerati in regola e passati nella «white list», questi paesi in virtù della nuova legge beneficiano di un trattamento fiscale più favorevole in materia di emersione dei capitali.  

 

BANCHE SVIZZEREBANCHE SVIZZERE

L’accordo con la Svizzera è fondamentale, per la Confederazione, perchè una volta uscita dalla lista nera le sue imprese, a cominciare dalle multinazionali e dalle istituzioni finanziarie, avrebbero più facilità nell’operare con l’Italia, ma anche per l’Italia che spera per questa via di recuperare ingenti risorse. 

 

La chiave di volta di tutta l’operazione è lo scambio delle informazioni, che probabilmente a partire dal 2018 sarà automatico e che fino ad allora potrà invece avvenire su richiesta delle autorità italiane, cui spetta l’onere di inseguire gli evasori. 

 

Un tesoro da 130 miliardi  

Secondo alcune stime, infatti, i depositi intestati ad italiani e aperti presso gli istituti bancari elvetici sarebbero circa 10 mila per un patrimonio complessivo pari a circa 130-150 miliardi di euro. Mentre gli svizzeri parlano di meno di 100 miliardi.  

 

la dogana di chiassola dogana di chiasso

In base alla legge sulla voluntary disclosure chi deciderà di far emergere i capitali esporti oltralpe avrà sì uno sconto sulle sanzioni amministrative ed i reati penali ma dovrà pagare per intero le tasse.

 

Per i patrimoni leciti come le vecchie eredità, i patrimoni dei professionisti e gli utili societari sottratti al fisco italiano,in particolare, la sanzione prevede il pagamento delle imposte sui rendimenti per ogni anno di permanenza all’estero, oltre alle sanzioni e agli interessi per il ritardato pagamento e alle sanzioni per la mancata comunicazione sul quadro Rw della dichiarazione dei redditi. Chi vorrà, una volta emersi, potrà mantenere i capitali nei forzieri svizzeri, ma dovrà continuare a versare le tasse in Italia. 

 

padoanpadoan

Una volta esaurita la finestra della voluntary disclosure, chi non avrà accettato l’offerta correrà invece rischi penali rilevanti e per tenere i propri capitali ancora nascosti non potrà che far rotta verso paradisi fiscali remoti, visto che accordo dopo accordo il numero dei paradisi fiscali si sta via via assottigliando.  

 

Ultimi dettagli  

Chi segue la trattativa parla di «ultimi dettagli da definire». Tra questi c’è certamente il trattamento fiscale riservato ai nostri lavoratori frontalieri. Punto delicatissimo e oggetto da tempo di un braccio di ferro con le autorità del Ticino. 

 

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?