putin prigozhin

“WAGNER È LA SQUADRA DI CUI PUTIN HA BISOGNO” – FRANCESCA MANNOCCHI: “IL CREMLINO HA SCHIERATO GLI UOMINI DI PRIGOZHIN PER CONDURRE OPERAZIONI DI INFLUENZA DA UN LATO E DESTABILIZZAZIONE DALL'ALTRO, IN TUTTO IL MONDO. ECCO PERCHÉ NON HA ALCUN INTERESSE NEL DISSOLVERE UNA FORZA DI COMBATTIMENTO E D'AFFARI CHE, NON RISPONDENDO SULLA CARTA AL MINISTERO DELLA DIFESA, PUÒ AGIRE IMPUNITO…”

Estratto dell’articolo di Francesca Mannocchi per “La Stampa”

 

FRANCESCA MANNOCCHI

Il gruppo Wagner: evoluzione di un esercito privato. È questo il titolo dell'ultimo dettagliatissimo rapporto pubblicato due giorni fa dal Soufan Center, centro studi basato a New York. Quaranta pagine che ripercorrono la storia del gruppo, tracciano i legami col Cremlino, le conseguenze delle operazioni armate in Africa e in Medio Oriente e gli effetti regionali e internazionali se il fondatore Prigozhin perdesse il controllo sul gruppo.

 

Il gruppo Wagner è stato uno strumento incredibilmente importante della politica estera russa, in Libia, Mali, Repubblica Centrafricana, Siria, gli Eminari Arabi Uniti. Dopo gli eventi di ieri, l'audio di Prigozhin a giustificazione parziale dell'ammutinamento, le frasi di Lavrov, rassicuranti sul fatto che il gruppo continuerà a lavorare «normalmente in Mali e Repubblica Centrafricana», è sempre più chiaro che il Cremlino non vuole perdere gli affari e l'influenza che il gruppo garantisce da anni in Africa.

 

IL FALO DI CONFRONTO TRA VLADIMIR PUTIN E EVGENY PRIGOZHIN

Come sottolinea il rapporto, il gruppo in Africa è apparso «estensione di una campagna di disinformazione che ha screditato i partner antiterrorismo occidentali, Wagner ha allineato le sue narrazioni a quelle russe, alimentando proteste anti occidentali e anti-Onu».

 

[…] Come ha sottolineato ieri l'ex ufficiale della Defense Intelligence Agency americana Rebekah Koffler: «Il gruppo Wagner non è una compagnia militare privata tradizionale ma un'estensione dello stato russo, creata con l'obiettivo specifico di condurre "affari delicati" per conto del Cremlino quando era richiesta una copertura plausibile».

 

PRIGOZHIN E PUTIN

Come a dire che il Cremlino ha schierato gli uomini di Prigozhin per condurre operazioni di influenza da un lato e destabilizzazione dall'altro, in tutto il mondo. Ecco perché Putin non ha alcun interesse nel dissolvere una forza di combattimento e d'affari che, non rispondendo sulla carta al ministero della Difesa, può agire impunito. Wagner è la squadra personale di cui Putin ha bisogno, tanto quanto Prigozhin ha avuto bisogno di Putin per arricchirsi.

 

Come il rapporto del Soufan Center ricostruisce, il gruppo Wagner è coinvolto in una serie di attività illecite che vanno ben oltre i servizi di sicurezza che offrono: dalle industrie commerciali ed estrattive. […] Un gruppo che opera come un conglomerato composto da diverse entità di sicurezza e commerciali, i cui flussi monetari, sempre più opachi, sono quasi impossibili da monitorare.

 

MERCENARI WAGNER RECLUTANO SOLDATI NELLA REPUBBLICA CENTRAFICANA

Ecco perché la rivolta del gruppo contro i vertici della Difesa russa russo potrebbe avere importanti ripercussioni non solo sulle operazioni in Africa e Medio Oriente, ma anche sulla capacità di Mosca di sostituire le reti finanziarie che Prigozhin garantisce da anni. «Per molti versi, Wagner funziona come un coltellino svizzero», dice Colin P. Clarke, coautore del rapporto del Soufan Group: «Il gruppo è versatile e abile, la brutalità del gruppo contro i civili e il suo sostegno ai governi predatori ha prolungato e persino espanso l'instabilità e l'insicurezza che hanno portato i governi a cercare la loro assistenza».

 

camion militari del gruppo wagner in marcia

Per questo la domanda, a tre giorni dall'ammutinamento fallito, è cosa accadrà di fronte al destino incerto di Prigozhin, chi assumerà le redini delle migliaia di uomini che gestisce in Africa e quali saranno le conseguenze dell'eventuale vuoto di potere nelle regioni teatro delle azioni del gruppo, come la Libia e la Siria. Se cioè le varie filiali africane e mediorientali possano trasformarsi in strutture mercenarie completamente incontrollabili e favorire radicalismi.

MERCENARI WAGNER IN AFRICA

 

[…]  Gli analisti concordano che l'approccio del gruppo rischia di destabilizzare ulteriormente i Paesi in cui opera e influenzare la minaccia terroristica nella regione. In Mali, le forze di Wagner sono state accusate di atrocità di massa, torture, esecuzioni sommarie e altri crimini brutali. Dal dicembre 2021, più di 2.000 civili sono stati uccisi in Mali, rispetto alle 500 persone dell'anno precedente. Nella Repubblica Centrafricana, Wagner è stato implicato in casi di sparizioni forzate, stupri e omicidi extragiudiziali.

 

PUTIN E PRIGOZHIN

Ma gli appaltatori privati, come si diceva, rischiano l'impunità, perché si muovono in un'area grigia del diritto internazionale non essendo né civili né legittimi combattenti in conflitto. «I diplomatici russi hanno interferito e si sono immischiati nella politica dei Paesi in cui è schierato Wagner. Nella Repubblica Centrafricana, i funzionari del governo russo hanno insistito affinché il presidente Faustin-Archange Touadéra abolisse le restrizioni costituzionali sui limiti del mandato presidenziale.

 

I PIANI AMANO IL SILENZIO - MESSAGGIO SUL GRUPPO TELEGRAM DELLA WAGNER, GREY ZONE

E le campagne di disinformazione e le operazioni di influenza nell'Africa sub-sahariana sostenute da Prigozhin hanno contribuito a suscitare sentimenti anti-occidentali tra le popolazioni locali, distorcendo ulteriormente dinamiche politiche già complesse. Gli agenti di Wagner hanno persino consigliato ai dittatori come condurre campagne sui social media per schiacciare i movimenti democratici» ha scritto ancora Clarke.

 

Da ultimo la presenza del Gruppo Wagner ha stimolato i gruppi jihadisti, che hanno sequestrato e cercato di controllare il territorio in tutta la regione. Date queste premesse, il rischio è che gli sviluppi interni alla Federazione Russa di questi giorni creino un vuoto di potere che possa consentire ad altri attori di entrare a colmare quel vuoto, cioè che la Russia si lasci alle spalle una regione ancora più instabile che potrebbe trasformarsi in un rifugio per gruppi radicali e jihadisti.

LA BRIGATA WAGNER IN AFRICA evgeny prigozhin evgenij prigozhin e vladimir putin 3soldato della brigata wagner per le strade di rostov sul don polizia all ingresso della piazza rossa a mosca soldati del gruppo wagner lasciano rostov sul don evgenij prigozhin e vladimir putin 2prigozhin minaccia putin

Ultimi Dagoreport

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E TUTTO SAREBBE FINITO LÌ. INVECE LA MAL-DESTRA HA PRESO IL SOPRAVVENTO BUTTANDOLA IN CACIARA E METTENDO NEL MIRINO IL PROCURATORE LO VOI, MOLTO LONTANO DALLA SINISTRA DELLE “TOGHE ROSSE” - QUELLO CHE COLPISCE DEL PASTICCIACCIO LIBICO È CHE SIA STATO CUCINATO CON I PIEDI, MALGRADO LA PRESENZA A FIANCO DI GIORGIA MELONI DI UN TRUST DI CERVELLONI COMPOSTO DA UN EX MAGISTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (CARLO NORDIO), UN PREFETTO A CAPO DEGLI INTERNI (MATTEO PIANTEDOSI) E DI UN ALTRO EX GIUDICE ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO - NELL’INCONTRO AL COLLE, LA DUCETTA HA ILLUSTRATO A MATTARELLA (CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CSM), COSA AVREBBE TUONATO VIA SOCIAL CONTRO LE “TOGHE ROSSE”? OVVIAMENTE NO… - I VOLI DI STATO PER IL TRASPORTO DI AUTORITÀ, LE MISSIONI E GLI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE COINVOLTE IN “SITUAZIONI DI RISCHIO” (DA CECILIA STRADA AD ALMASRI), VENGONO EFFETTUATI DAI FALCOM 900 DELLA CAI, LA COMPAGNIA AERONAUTICA DI PROPRIETÀ DEI SERVIZI SEGRETI, CHE FA BASE A CIAMPINO

romano prodi dario franceschini giuseppe conte elly schlein

DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE REGIONALI 2025 E DELLE POLITICHE DEL 2027? A PARTE FRANCESCHINI, L’HANNO CAPITO TUTTI CHE MARCIANDO DIVISI, PER I PARTITI DELL’OPPOSIZIONE LA SCONFITTA È SICURA - CHIUSA NEL BUNKER DEL NAZARENO CON UNA MANCIATA DI FEDELISSIMI, ELLY SCHLEIN HA GIÀ UN ACCORDO SOTTOBANCO COL M5S DI CONTE PER MARCIARE UNITI ALLE PROSSIME REGIONALI IN TOSCANA, CAMPANIA E PUGLIA E VENETO. UNA VOLTA UNITE LE FORZE, LE PRIME TRE, ACCORDO IN FIERI COL REGNO DI NAPOLI DI DE LUCA, IL SUCCESSO PER L’OPPOSIZIONE È SICURO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027 VINCERÀ L’IDEA DI UN ‘’PARTITO-PLURALE’’ CON ELLY CHE SI ACCORDERÀ CON IL PADRE NOBILE E SAGGIO DELL’ULIVO, ROMANO PRODI, SULLE PRIORITÀ DEL PROGRAMMA (NON SOLO DIRITTI CIVILI E BANDIERE ARCOBALENO), E FARÀ SPAZIO ALL'ANIMA CATTO-DEM DI BONACCINI, GENTILONI, GUERINI, RUFFINI...

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO