giorgia meloni

IL POTERE LOGORA CHI NON CE L’HA MAI AVUTO - GIORGIA MELONI, COME SE FOSSE ANCORA ALLA GUIDA DI UN PARTITO AL 2%, SI LANCIA IN UN COMIZIO URLATO DURANTE LE COMUNICAZIONI A CAMERA E SENATO: “NON MI VEDRETE MAI PALUDATA” - L’ATTACCO A GENTILONI SUL PNRR (“MI FA SPECIE CHE GENTILONI SE LA PRENDA CON L'ATTUALE GOVERNO: IL PIANO MI IMMAGINO LO AVESSE LETTO PRIMA...”) E AI "GUFI" SULL'ECONOMIA - IL MORSO ALLA BCE PER LA STRETTA MONETARIA (“L'AUMENTO COSTANTE DEI TASSI FINISCE PER COLPIRE PIÙ LE NOSTRE ECONOMIE CHE L'INFLAZIONE”) - GIORGETTI ASSISTE DAI BANCHI DELLA LEGA E NON DA QUELLI DEL GOVERNO LA SPIEGAZIONE DELLA DUCETTA SUL NO AL MES…

Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per “la Stampa”

 

giorgia meloni paolo gentiloni

La vigilia del Consiglio europeo si anima all'improvviso: accuse alla Bce, ai commissari, niente voto sul Mes, attacchi a gufi, amici di Castro e ai traditori della patria. Giorgia Meloni torna in Parlamento e accende gli animi, a cominciare dal suo, «non mi vedrete mai paludata», annuncia, quando ormai la cosa era chiarissima. Lei agita i fogli, sgrana gli occhi e a tratti grida. Le sue truppe esultano, in Senato parte anche un coro, «Giorgia, Giorgia», gli elementi del comizio ci sono tutti.

 

giorgia meloni antonio tajani

L'occasione in realtà sarebbe quasi formale, le comunicazioni a Camera e Senato prima del Consiglio europeo in programma oggi e domani a Bruxelles. […] nelle sue repliche la presidente del Consiglio decide, oltre a lanciare accuse alla Banca centrale europea e anche al commissario all'Economia Paolo Gentiloni, di partire all'attacco del centrosinistra, facendo di fatto «l'opposizione all'opposizione», […]

 

Se la parte forte arriva nelle repliche, i toni sono decisi già nel discorso scritto pronunciato di primo mattino a Montecitorio. Nella sua lunga relazione la presidente del Consiglio si sofferma sulla scelta della Banca centrale europea di alzare i tassi di interesse: una «ricetta semplicistica» e sbagliata, secondo Meloni, perché «non si può non considerare il rischio che l'aumento costante dei tassi finisca per colpire più le nostre economie che l'inflazione».

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo piantedosi parata 2 giugno

In Transatlantico si aggira anche il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti che parla apertamente di recessione, «in Germania è già arrivata». Il titolare di via XX settembre siede nei banchi della Lega e non in quelli del governo e da lì assiste alle giustificazioni di Meloni per non ratificare il Meccanismo europeo di stabilità […]

 

Meloni dice di voler affrontare il negoziato sulla nuova governance europea «con un approccio a pacchetto, nel quale le nuove regole del Patto di stabilità, il completamento dell'Unione bancaria e i meccanismi di salvaguardia finanziaria si discutono nel loro complesso nel rispetto del nostro interesse nazionale», e quindi «non è il momento per discutere in Parlamento di questo tema».

giorgia meloni antonio tajani alla camera

 

[…] A Montecitorio c'è anche Antonio Tajani, ministro degli Esteri, vicepremier, ma soprattutto «commissario europeo per dieci anni» e quindi esperto della materia: «Il Mes non lo ratificheremo. Non finché non ci sarà anche un'Unione bancaria seria e una armonizzazione fiscale» […] Qualche metro più in là Meloni evoca animali notturni, cari a suo tempo, a Matteo Renzi: «Abbiamo dimostrato serietà fin dalla legge di bilancio, con buona pace dei gufi che preconizzavano disastri». […]

 

Anche sul Pnrr c'è maretta. E per la prima volta Meloni attacca il commissario europeo Paolo Gentiloni: «Mi fa specie che ci siano quelli che se la prendono con l'attuale governo, mi fa specie che lo faccia il commissario Gentiloni, che il piano mi immagino lo avesse letto prima e che oggi chiama in causa il governo italiano dicendo "bisogna correre e fare di più", ma se si fosse vigilato in passato». […]

giorgia meloni giancarlo giorgetti

 

Altro capitolo teso è quello sull'immigrazione. Meloni pregustando risultati positivi dal Consiglio di oggi arriva a dire «sono fiera di essere arrivata alla guida di questa nazione quando era lanciata a folle velocità verso la cancellazione dei confini nazionali».

Lo scontro stavolta è con l'ex presidente della Camera Laura Boldrini, che critica gli accordi con il presidente tunisino Kais Saied, definito «un dittatore»: «Le lezioni da quelli che andavano a braccetto con la Cuba di Fidel Castro e con le dittature comuniste di ieri e di oggi non le accetto. Pure Maduro, li abbiamo "abbraccettati" tutti» […]

Ultimi Dagoreport

elon musk steve bannon village people donald trump

KITSCH BUSSA ALLA NOSTRA PORTA? – LA MOTOSEGA DI MUSK, I SALUTI ROMANI DI BANNON, IL BALLO DI TRUMP COI VILLAGE PEOPLE: FARSA O TRAGEDIA? - VINCENZO SUSCA: ‘’LA CIFRA ESTETICA DELLA TECNOCRAZIA È IL KITSCH PIÙ SFOLGORANTE, LOGORO E OSCENO, IN QUANTO SPETTACOLARIZZAZIONE BECERA E GIOCOSA DEL MALE IN POLITICA - MAI COME OGGI, LA STORIA SI FONDA SULL’IMMAGINARIO. POCO IMPORTANO I PROGRAMMI POLITICI, I CALCOLI ECONOMICI, LE QUESTIONI MORALI. CIÒ CHE IMPORTA E PORTA VOTI, PER L’ELETTORE DELUSO DALLA DEMOCRAZIA, TRASCURATO DALL’INTELLIGHÈNZIA, GETTATO NELLE BRACCIA DI TIK TOK, X, FOX NEWS, È EVOCARE NEL MODO PIÙ BRUTALE POSSIBILE LA MORTE DEL SISTEMA CHE L'HA INGANNATO”

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CHI HA CAPITO L’ARIA NUOVA CHE TIRA, E' QUEL “GENIO” DI FAZZOLARI: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO,  QUINDI PERICOLOSO, DI SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA FDI, C’È MARETTA. IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI EDMONDO CIRIELLI HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?